+ \funcdecl{int utimensat(int dirfd, const char *pathname, const struct
+ timespec times[2], int flags)} Cambia i tempi del file \param{pathname}.
+
+
+ \bodydesc{Le funzioni restituiscono zero in caso di successo e $-1$ per un
+ errore, nel qual caso \var{errno} assumerà gli stessi valori di
+ \func{utimes}, con in più per \func{futimes}:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EBADF}] \param{fd} non è un file descriptor.
+ \item[\errcode{ENOSYS}] il filesystem \texttt{/proc} non è accessibile.
+ \end{errlist}}
+\end{functions}
+
+Entrambe le funzioni utilizzano per indicare i valori dei tempi un
+vettore \param{times} di due strutture \struct{timespec} che permette di
+specificare un valore di tempo con una precisione fino al nanosecondo, la cui
+definizione è riportata in fig.~\ref{fig:sys_timespec_struct}.
+
+\begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize \centering
+ \begin{minipage}[c]{15cm}
+ \includestruct{listati/timespec.h}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{La struttura \structd{timespec} usata per indicare valori di tempo
+ con la precisione del nanosecondo.}
+ \label{fig:sys_timespec_struct}
+\end{figure}
+
+Come per le precedenti funzioni il primo elemento di \param{times} indica il
+tempo di ultimo accesso ed il secondo quello di ultima modifica, e se si usa
+il valore \const{NULL} verrà impostato il tempo corrente sia per l'ultimo
+accesso che per l'ultima modifica. Nei singoli elementi di \param{times} si
+possono inoltre utilizzare due valori speciali per il campo \var{tv\_nsec}:
+con \const{UTIME\_NOW} si richiede l'uso del tempo corrente, mentre con
+\const{UTIME\_OMIT} si richiede di non impostare il tempo. Si può così
+aggiornare in maniera specifica soltanto uno fra il tempo di ultimo accesso e
+quello di ultima modifica. Quando si usa uno di questi valori speciali per
+\var{tv\_nsec} il corrispondente valore di \var{tv\_sec} viene ignorato.
+
+Queste due funzioni sono una estensione definita in una recente revisione
+dello standard POSIX (la POSIX.1-2008); sono state introdotte a partire dal
+kernel 2.6.22, e supportate dalle \acr{glibc} a partire dalla versione
+2.6.\footnote{in precedenza, a partire dal kernel 2.6.16, era stata introdotta
+ la funzione \func{futimesat} seguendo una bozza della revisione dello
+ standard poi modificata, questa funzione, sostituita da \func{utimensat}, è
+ stata dichiarata obsoleta, non è supportata da nessuno standard e non deve
+ essere più utilizzata: pertanto non la tratteremo.} La prima è
+sostanzialmente una estensione di \func{futimes} che consente di specificare i
+tempi con precisione maggiore, la seconda supporta invece, rispetto ad
+\func{utimes}, una sintassi più complessa che, come vedremo in
+sez.~\ref{sec:file_openat},\footnote{si rimanda pertanto la spiegazione del
+ significato degli argomenti aggiuntivi alla trattazione generica delle varie
+ funzioni che usano la stessa sintassi, effettuata in
+ sez.~\ref{sec:file_openat}.} consente una indicazione sicura dei
+\textit{pathname relativi} specificando la directory da usare come riferimento
+in \param{dirfd} e la possibilità di usare \param{flags} per indicare alla
+funzione di dereferenziare o meno i link simbolici.