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time} e \textit{process time}, secondo le seguenti definizioni:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.5cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
-\item[\textit{calendar time}] detto anche \textsl{tempo di calendario},
- \textsl{tempo d'orologio} o \textit{tempo reale}. Si tratta di un
- tempo assoluto o di un intervallo di tempo come lo intende
- normalmente per le misure fatte con un orologio. Per esprimere
- questo tempo è stato riservato il tipo \type{time\_t}, e viene
- tradizionalmente misurato in secondi a partire dalla mezzanotte del
- primo gennaio 1970, data che viene chiamata \textit{the Epoch}.
+\item[\textit{calendar time}] detto anche \textsl{tempo di calendario},
+ \textsl{tempo d'orologio} o \textit{tempo reale}. Si tratta di un tempo
+ assoluto o di un intervallo di tempo come lo intende normalmente per le
+ misure fatte con un orologio. Per esprimere questo tempo è stato riservato
+ il tipo \type{time\_t}, e viene tradizionalmente misurato nel cosiddetto
+ \itindex{unix-time} \textit{unix-time}, espresso in secondi a partire dalla
+ mezzanotte del primo gennaio 1970, data che viene chiamata \textit{the
+ Epoch}.
\item[\textit{process time}] detto anche \textsl{tempo di processore} o
\textsl{tempo di CPU}. Si tratta del tempo impiegato da un processore
}
{Le funzioni ritornano un puntatore al risultato in caso di successo e
- \val{NULL} per un errore, tranne tranne che \func{mktime} che restituisce
+ \val{NULL} per un errore, tranne che \func{mktime} che restituisce
direttamente il valore o $-1$ in caso di errore, \var{errno} non viene
modificata.}
\end{funcproto}
anche della differenza fra tempo universale e ora locale, compresa l'eventuale
ora legale. Questo viene fatto dalle funzioni di conversione grazie alle
informazioni riguardo la propria \textit{timezone} mantenute nelle tre
-variabili globali mostrate in fig.~\ref{fig:sys_tzname}, cui si si può
-accedere direttamente includendo \headfile{time.h}. Come illustrato queste
-variabili vengono impostate internamente da alcune delle delle precedenti
-funzioni di conversione, ma lo si può fare esplicitamente chiamando
-direttamente la funzione \funcd{tzset}, il cui prototipo è:
+variabili globali mostrate in fig.~\ref{fig:sys_tzname}, cui si può accedere
+direttamente includendo \headfile{time.h}. Come illustrato queste variabili
+vengono impostate internamente da alcune delle precedenti funzioni di
+conversione, ma lo si può fare esplicitamente chiamando direttamente la
+funzione \funcd{tzset}, il cui prototipo è:
\begin{funcproto}{
\fhead{time.h}
per il fatto che, separati con il solito due punti-spazio, vengono inseriti un
nome di file indicato da \param{fname} ed un numero di linea subito dopo la
stampa del nome del programma. Inoltre essa usa un'altra variabile globale,
-\var{error\_one\_per\_line}, che impostata ad un valore diverso da zero fa si
+\var{error\_one\_per\_line}, che impostata ad un valore diverso da zero fa sì
che errori relativi alla stessa linea non vengano ripetuti.