X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=system.tex;h=bd60d40fb574b7261ae83d92750ec402e9c835e3;hp=8a8ee4985f587764756974d1f3f7fab288cf49f9;hb=cda41b2445832d1c5f364ba501d5ef06b78f6aa3;hpb=ae7bf994013ffbf4f5ef1d5a38a18033593e3e9f diff --git a/system.tex b/system.tex index 8a8ee49..bd60d40 100644 --- a/system.tex +++ b/system.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% system.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2018 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -2056,13 +2056,14 @@ espressi con diversi tipi di dati, chiamati rispettivamente \textit{calendar time} e \textit{process time}, secondo le seguenti definizioni: \begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.5cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}} -\item[\textit{calendar time}] detto anche \textsl{tempo di calendario}, - \textsl{tempo d'orologio} o \textit{tempo reale}. Si tratta di un - tempo assoluto o di un intervallo di tempo come lo intende - normalmente per le misure fatte con un orologio. Per esprimere - questo tempo è stato riservato il tipo \type{time\_t}, e viene - tradizionalmente misurato in secondi a partire dalla mezzanotte del - primo gennaio 1970, data che viene chiamata \textit{the Epoch}. +\item[\textit{calendar time}] detto anche \textsl{tempo di calendario}, + \textsl{tempo d'orologio} o \textit{tempo reale}. Si tratta di un tempo + assoluto o di un intervallo di tempo come lo intende normalmente per le + misure fatte con un orologio. Per esprimere questo tempo è stato riservato + il tipo \type{time\_t}, e viene tradizionalmente misurato nel cosiddetto + \itindex{unix-time} \textit{unix-time}, espresso in secondi a partire dalla + mezzanotte del primo gennaio 1970, data che viene chiamata \textit{the + Epoch}. \item[\textit{process time}] detto anche \textsl{tempo di processore} o \textsl{tempo di CPU}. Si tratta del tempo impiegato da un processore @@ -2740,7 +2741,7 @@ invece disponibili altre tre funzioni, \funcd{gmtime}, \funcd{localtime} e } {Le funzioni ritornano un puntatore al risultato in caso di successo e - \val{NULL} per un errore, tranne tranne che \func{mktime} che restituisce + \val{NULL} per un errore, tranne che \func{mktime} che restituisce direttamente il valore o $-1$ in caso di errore, \var{errno} non viene modificata.} \end{funcproto} @@ -2799,11 +2800,11 @@ Come accennato l'uso del \textit{broken-down time} permette di tenere conto anche della differenza fra tempo universale e ora locale, compresa l'eventuale ora legale. Questo viene fatto dalle funzioni di conversione grazie alle informazioni riguardo la propria \textit{timezone} mantenute nelle tre -variabili globali mostrate in fig.~\ref{fig:sys_tzname}, cui si si può -accedere direttamente includendo \headfile{time.h}. Come illustrato queste -variabili vengono impostate internamente da alcune delle delle precedenti -funzioni di conversione, ma lo si può fare esplicitamente chiamando -direttamente la funzione \funcd{tzset}, il cui prototipo è: +variabili globali mostrate in fig.~\ref{fig:sys_tzname}, cui si può accedere +direttamente includendo \headfile{time.h}. Come illustrato queste variabili +vengono impostate internamente da alcune delle precedenti funzioni di +conversione, ma lo si può fare esplicitamente chiamando direttamente la +funzione \funcd{tzset}, il cui prototipo è: \begin{funcproto}{ \fhead{time.h} @@ -3210,7 +3211,7 @@ l'errore è \funcd{error\_at\_line}; il suo prototipo è: per il fatto che, separati con il solito due punti-spazio, vengono inseriti un nome di file indicato da \param{fname} ed un numero di linea subito dopo la stampa del nome del programma. Inoltre essa usa un'altra variabile globale, -\var{error\_one\_per\_line}, che impostata ad un valore diverso da zero fa si +\var{error\_one\_per\_line}, che impostata ad un valore diverso da zero fa sì che errori relativi alla stessa linea non vengano ripetuti.