-dimensione opportuna, di solito si pari al numero di bit dell'architettura
-della macchina\footnote{nel caso dei PC questo comporta un massimo di 32
- segnali distinti, dato che in Linux questi sono sufficienti non c'è
- necessità di nessuna struttura più complicata.}, ciascun bit del quale è
-associato ad uno specifico segnale; in questo modo è di solito possibile
-implementare le operazioni direttamente con istruzioni elementari del
-processore; lo standard POSIX.1 definisce cinque funzioni per la manipolazione
-degli insiemi di segnali: \funcd{sigemptyset}, \funcd{sigfillset},
-\funcd{sigaddset}, \funcd{sigdelset} e \funcd{sigismember}, i cui prototipi
-sono:
+dimensione opportuna, di solito pari al numero di bit dell'architettura della
+macchina,\footnote{nel caso dei PC questo comporta un massimo di 32 segnali
+ distinti: dato che in Linux questi sono sufficienti non c'è necessità di
+ nessuna struttura più complicata.} ciascun bit del quale è associato ad uno
+specifico segnale; in questo modo è di solito possibile implementare le
+operazioni direttamente con istruzioni elementari del processore. Lo standard
+POSIX.1 definisce cinque funzioni per la manipolazione degli insiemi di
+segnali: \funcd{sigemptyset}, \funcd{sigfillset}, \funcd{sigaddset},
+\funcd{sigdelset} e \funcd{sigismember}, i cui prototipi sono: