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+\section{La gestione degli errori}
+\label{sec:intro_errors}
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+La gestione degli errori è in genere una materia complessa. Inoltre il modello
+utilizzato dai sistema unix-like è basato sull'architettura a processi, e
+presenta una serie di problemi nel caso lo si debba usare con i thread.
+Esamineremo in questa sezione le sue caratteristiche principali.
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+\subsection{La variabile \func{errno}}
+\label{sec:intro_errno}
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+Quasi tutte le funzioni delle librerie del C sono in grado di individuare e
+riportare condizioni di errore, ed è una buona norma di programmazione
+controllare sempre che le funzioni chiamate si siano concluse correttamente.
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+In genere le funzioni di libreria usano un valore speciale per indicare che
+c'è stato un errore. Di solito questo valore è -1 o un puntatore nullo o la
+costante \macro{EOF} (a seconda della funzione); ma questo valore segnala solo
+che c'è stato un errore, non il tipo di errore.
+
+Per riportare il tipo di errore il sistema usa la variabile globale
+\var{errno}\footnote{L'uso di una variabile globale può comportare alcuni
+ problemi (ad esempio nel caso dei thread) ma lo standard ISO C consente
+ anche di definire \var{errno} come un \textit{modifiable lvalue}, quindi si
+ può anche usare una macro, e questo è infatti il modo usato da Linux per
+ renderla locale ai singoli thread }, definita nell'header \file{errno.h}, la
+variabile è in genere definita come \var{volatile} dato che può essere
+cambiata in modo asincrono da un segnale (per una descrizione dei segnali si
+veda \secref{cha:signals}), ma dato che un manipolatore di segnale scritto
+bene salva e ripristina il valore della variabile, di questo non è necessario
+preoccuparsi nella programmazione normale.
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+I valori che può assumere \var{errno} sono riportati in \capref{cha:errors},
+nell'header \file{errno.h} sono anche definiti i nomi simbolici per le
+costanti numeriche che identificano i vari errori; essi iniziano tutti per
+\macro{E} e si possono considerare come nomi riservati. In seguito faremo
+sempre rifermento a tali valori, quando descriveremo i possibili errori
+restituiti dalle funzioni.
+
+Il valore di \var{errno} viene sempre settato a zero all'avvio di un
+programma, gran parte delle funzioni di libreria settano \var{errno} ad un
+valore diverso da zero in caso di errore. Si tenga presente che le funzioni
+non cambiano il valore di \var{errno} quando hanno successo, pertanto un
+valore non nullo non è sintomo di errore (potrebbe essere il risultato di un
+errore precedente) e non si può usare \var{errno} per determinare
+\textsl{quando} una chiamata a funzione è fallita. Pertanto la procedura da
+seguire è quella di controllare \var{errno} immediatamente dopo il fallimento
+della chiamata.
+
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+\subsection{Le funzioni \func{strerror} e \func{perror}}
+\label{sec:intro_strerror}
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+Benché gli errori siano identificati univocamente dal valore di \var{errno} le
+librerie provvedono alcune funzioni e variabili utili per riportare in
+opportuni messaggi le condizioni di errore verificatesi.
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