Quando un processo esegue una system call che opera su un file il kernel
chiama sempre una funzione implementata nel VFS; la funzione eseguirà le
-manipolazioni sulle strutture generiche e utilizzaerà poi la chiamata alla
+manipolazioni sulle strutture generiche e utilizzarà poi la chiamata alla
opportune routine del filesystem specifico a cui si fa riferimento. Saranno
queste a chiamare le funzioni di più basso livello che eseguono le operazioni
di I/O sul dispositivo fisico, secondo lo schema riportato in \nfig.
e file, corrispondenti a tre apposite strutture definite nel kernel.
Il VFS usa una tabella mantenuta dal kernel che contiene il nome di ciascun
-filesystem supportato, quando si vuole inserire il supporto di un nuovo
-filesystem tutto quello che occorre è una chiamata alla funzione
-\func{register\_filesystem} passando un'apposita struttura che
-(\var{file\_system\_type}) contiene l'implementazione edl medesimo, che sarà
-aggiunta alla citata tabella.
+filesystem supportato: quando si vuole inserire il supporto di un nuovo
+filesystem tutto quello che occorre è chiamare la funzione
+\func{register\_filesystem} passandole un'apposita struttura
+(\var{file\_system\_type}) che contiene i dettagli per il riferimento
+all'implementazione del medesimo, che sarà aggiunta alla citata tabella.
In questo modo quando viene effettuata la richiesta di montare un nuovo disco