dati.
Questo significa che si può accedere cioè a qualunque periferica del computer,
-dalla seriale, alla parallela, alla console, e agli stessi dischi, (unica
-eccezione le interfacce di rete, che che non rientrano bene nell'astrazione)
-attraverso i cosiddetti file di dispositivo (i \textit{device files}). Questi
-sono dei file speciali agendo sui quali i programmi possono leggere, scrivere
-e compiere operazioni direttamente sulle perferiche, usando le stesse funzioni
-che si usano per i normali file di dati.
+dalla seriale, alla parallela, alla console, e agli stessi dischi attraverso i
+cosiddetti file di dispositivo (i \textit{device files}). Questi sono dei file
+speciali agendo sui quali i programmi possono leggere, scrivere e compiere
+operazioni direttamente sulle perferiche, usando le stesse funzioni che si
+usano per i normali file di dati.
In questo capitolo forniremo un'introduzione alle principali caratteristiche
di questa interfaccia, su come essa viene implementata in linux e su come sono
Ad ogni file Unix associa sempre l'utente che ne è proprietario (il cosiddetto
\textit{owner}) e il gruppo di appartenenza, secondo il meccanismo degli uid e
-gid spiegato in \ref{sec:intro_usergroup}, e un insieme di permessi che sono
-divisi in tre classi, e cioè attribuiti rispettivamente al proprietario, a
-qualunque utente faccia parte del gruppo cui appartiene il file, e a tutti gli
-altri utenti.
+gid spiegato in Sez.~\ref{sec:intro_usergroup}, e un insieme di permessi che
+sono divisi in tre classi, e cioè attribuiti rispettivamente al proprietario,
+a qualunque utente faccia parte del gruppo cui appartiene il file, e a tutti
+gli altri utenti.
I permessi sono espressi da un insieme di 12 bit: di questi i nove meno
significativi sono usati a gruppi di tre per indicare i permessi base di
dal sistema file di diverso contenuto o formato (come nel caso di quella fra
file di testo e binari che c'è in windows) né c'è una strutturazione a record
per il cosiddetto ``accesso diretto'' come nel caso del VMS.
+% (con i kernel
+% della serie 2.4 è disponibile una forma di accesso diretto ai dischi il
+% \textit{raw access} che però non ha nulla a che fare con questo).
Una seconda differenza è nel formato dei file ascii; in Unix la fine riga è
codificata in maniera diversa da Windows o MacIntosh, in particolare il fine
In generale, se non necessitano specificatamente le funzionalità di basso
livello, è opportuno usare sempre gli stream per la loro maggiore portabilità
-essendo questi ultimi definito nello standard ISO C; l'interfaccia con i file
+essendo questi ultimi definiti nello standard ANSI C; l'interfaccia con i file
descriptor invece segue solo lo standard POSIX.1 dei sistemi unix ed è
pertanto di portabilità più limitata.