privilegi può eseguire l'operazione.
\item \macro{ENOENT} \textit{No such file or directory}. Il file indicato dal
pathname non esiste: o una delle componenti non esiste o il pathname
- contiene un link simbolico spezzato.
+ contiene un link simbolico spezzato. Errore tipico di un riferimento ad un
+ file che si suppone erroneamente essere esistente.
\item \macro{EIO} \textit{Input/output error}. Errore di input/output: usato
- per riportare errori hardware in lettura/scrittura (su un dispositivo).
+ per riportare errori hardware in lettura/scrittura su un dispositivo.
\item \macro{ENXIO} \textit{No such device or address}. Device inesistente: il
sistema ha tentato di usare un dispositivo attraverso il file specificato,
ma non lo ha trovato. Può significare che il file di dispositivo non è
corretto, che il modulo relativo non è stato caricato nel kernel, o che il
- dispositico è fisicamente assente o non funzionante.
+ dispositivo è fisicamente assente o non funzionante.
\item \macro{ENOEXEC} \textit{Invalid executable file format}. Il file non ha
un formato eseguibile, è un errore riscontrato dalle funzioni \func{exec}.
\item \macro{EBADF} \textit{Bad file descriptor}. File descriptor non valido:
si è usato un file descriptor inesistente, o aperto in sola lettura per
- scrivere, o viceversa.
+ scrivere, o viceversa, o si è cercato di eseguire un'operazione non
+ consentita per quel tipo di file descriptor.
\item \macro{ENOMEM} \textit{No memory available}. Il kernel non è in grado di
allocare ulteriore memoria per completare l'operazione richiesta.
-\item \macro{EACCESS} \textit{Permission denied}. Permesso negato: l'accesso
+\item \macro{EACCESS} \textit{Permission denied}. Permesso negato; l'accesso
al file non è consentito: i permessi del file o della directory non
consentono l'operazione.
-
-
-
-\section{Gli errori di rete}
-\label{sec:err_network}
-
-
-\item \macro{EXDEV} \textit{Cross-device link}.
-\item \macro{ENOTBLK} \textit{}.
-\item \macro{EBUSY} \textit{Resource busy}.
+\item \macro{ELOOP} \textit{Too many symbolic links encountered}. Ci sono
+ troppi link simbolici nella risoluzione di un pathname.
+\item \macro{ENAMETOOLONG} \textit{File name too long}. Si è indicato un
+ pathname troppo lungo.
\item \macro{EEXIST} \textit{File exists}.
\item \macro{ENODEV} \textit{No such device}.
-\item \macro{ENOTDIR} \textit{Not a directory}. un componente del pathname non è una directory.
-
+\item \macro{ENOTDIR} \textit{Not a directory}. Un componente del pathname non
+ è una directory.
\item \macro{EISDIR} \textit{Is a directory}.
\item \macro{EINVAL} \textit{Invalid argument}.
\item \macro{EMFILE} \textit{Too many open files}.
\item \macro{ENOTTY} \textit{Not a terminal}.
\item \macro{ETXTBSY} \textit{Text file busy}.
\item \macro{EFBIG} \textit{File too big}.
-
\item \macro{ENOSPC} \textit{No space left on device}. la directory in cui si
vuole creare il link non ha spazio per ulteriori voci.
-
\item \macro{ESPIPE} \textit{Invalid seek operation}.
\item \macro{EROFS} \textit{Read-only file system}. il file risiede su un filesystem read-only.
-
\item \macro{EMLINK} \textit{Too many links}. Ci sono troppi link al file (il
- numero massimo è specificato dalla variabile \macro{LINK\_MAX}, vedi
+ numero massimo è specificato dalla variabile \macro{LINK\_MAX}, vedi
\secref{sec:xxx_limits}).
-
\item \macro{EPIPE} \textit{Broken pipe}.
+
+
+
+\section{Gli errori dei processi}
+\label{sec:err_proc_errors}
+
+In questa sezione riassumeremo gli errori restituiti dalle funzioni di
+libreria che operano sui processi.
+
+\begin{description}
+
+\item \macro{ESRCH} \textit{No process matches the specified process ID}. Non
+ esiste un processo con il \acr{pid} specificato.
+\item \macro{EINTR} \textit{Interrupted function call}. Una funzione di
+ libreria è stata interrotta. In genere questo avviene causa di un segnale
+ asincrono al processo che impedisce la conclusione della chiamata. In questo
+ caso è necessario ripetere la chiamata alla funzione.
+\item \macro{E2BIG} \textit{Argument list too long}. Lista degli argomenti
+ troppo lunga: è una condizione prevista da POSIX quando la lista degli
+ argomenti passata ad una delle funzioni \func{exec} occupa troppa memoria,
+ non può mai accadere in GNU/Linux.
+\item \macro{ECHILD} \textit{There are no child processes}. Non esiste un
+ processo figlio. Viene rilevato dalle funzioni per la gestione dei processi
+ figli.
+\item \macro{EDEADLK} \textit{Deadlock avoided}. L'allocazione di una risorsa
+ avrebbe causato un deadlock. Non sempre il sistema è in grado di riconoscere
+ queste situazioni, nel qual caso si avrebbe in blocco.
+\item \macro{EFAULT} \textit{Bad address} una stringa passata come parametro è
+ fuori dello spazio di indirizzi del processo, in genere questa situazione
+ provova.
+
+
+
+
+\section{Gli errori di rete}
+\label{sec:err_network}
+
+
+\item \macro{EXDEV} \textit{Cross-device link}.
+\item \macro{ENOTBLK} \textit{}.
+\item \macro{EBUSY} \textit{Resource busy}.
\item \macro{EDOM} \textit{Domain error}.
\item \macro{ERANGE} \textit{Range error}.
\item \macro{EAGAIN} \textit{Resource temporarily unavailable}.
\item \macro{ETIMEDOUT} \textit{Connection timed out}.
\item \macro{ECONNREFUSED} \textit{Connection refused}.
-\item \macro{ELOOP} \textit{Too many symbolic links encountered}. ci sono
- troppi link simbolici nella risoluzione di un pathname.
-
-\item \macro{ENAMETOOLONG} \textit{File name too long}. si è indicato un
- pathname troppo lungo.
-
\item \macro{EHOSTDOWN} \textit{Host is down}.
\item \macro{EHOSTUNREACH} \textit{No route to host}.
\item \macro{ENOTEMPTY} \textit{Directory not empty}.
\end{description}
-\section{Gli errori dei processi}
-\label{sec:err_proc_errors}
-
-In questa sezione riassumeremo gli errori restituiti dalle funzioni di
-libreria che operano sui processi.
-
-\begin{description}
-
-\item \macro{ESRCH} \textit{No process matches the specified process ID}. Non
- esiste un processo con il \acr{pid} specificato.
-\item \macro{EINTR} \textit{Interrupted function call}. Una funzione di
- libreria è stata interrotta. In genere questo avviene causa di un segnale
- asincrono al processo che impedisce la conclusione della chiamata. In questo
- caso è necessario ripetere la chiamata alla funzione.
-\item \macro{E2BIG} \textit{Argument list too long}. Lista degli argomenti
- troppo lunga: è una condizione prevista da POSIX quando la lista degli
- argomenti passata ad una delle funzioni \func{exec} occupa troppa memoria,
- non può mai accadere in GNU/Linux.
-\item \macro{ECHILD} \textit{There are no child processes}. Non esiste un
- processo figlio. Viene rilevato dalle funzioni per la gestione dei processi
- figli.
-\item \macro{EDEADLK} \textit{Deadlock avoided}. L'allocazione di una risorsa
- avrebbe causato un deadlock. Non sempre il sistema è in grado di riconoscere
- queste situazioni, nel qual caso si avrebbe in blocco.
-\item \macro{EFAULT} \textit{Bad address} una stringa passata come parametro è
- fuori dello spazio di indirizzi del processo, in genere questa situazione
- provova.
-
\section{Altri errori}
\subsection{Tipi di dati primitivi}
\label{sec:intro_data_types}
+
+
+
\section{La gestione degli errori}
\label{sec:intro_errors}
Esamineremo in questa sezione le sue caratteristiche principali.
-
\subsection{La variabile \func{errno}}
\label{sec:intro_errno}
problemi (ad esempio nel caso dei thread) ma lo standard ISO C consente
anche di definire \var{errno} come un \textit{modifiable lvalue}, quindi si
può anche usare una macro, e questo è infatti il modo usato da Linux per
- renderla locale ai singoli thread
-}, definita nell'header \file{errno.h}, la variabile è in genere
-definita come \var{volatile} dato che può essere cambiata in modo asincrono da
-un segnale (per una descrizione dei segnali si veda \secref{cha:signals}), ma
-dato che un manipolatore di segnale scritto bene salva e ripristina il valore
-della varibile, di questo non è necessario preoccuparsi nella programmazione
-normale.
+ renderla locale ai singoli thread }, definita nell'header \file{errno.h}, la
+variabile è in genere definita come \var{volatile} dato che può essere
+cambiata in modo asincrono da un segnale (per una descrizione dei segnali si
+veda \secref{cha:signals}), ma dato che un manipolatore di segnale scritto
+bene salva e ripristina il valore della variabile, di questo non è necessario
+preoccuparsi nella programmazione normale.
I valori che può assumere \var{errno} sono riportati in \capref{cha:errors},
nell'header \file{errno.h} sono anche definiti i nomi simbolici per le
-costanti numeriche che identificano i vari errori. In seguito faremo sempre
-rifermento a tali valori, quando descriveremo i possibili errori restituiti
-dalle funzioni.
+costanti numeriche che identificano i vari errori; essi iniziano tutti per
+\macro{E} e si possono considerare come nomi riservati. In seguito faremo
+sempre rifermento a tali valori, quando descriveremo i possibili errori
+restituiti dalle funzioni.
+
+Il valore di \var{errno} viene sempre settato a zero all'avvio di un
+programma, gran parte delle funzioni di libreria settano \var{errno} ad un
+valore diverso da zero in caso di errore. Si tenga presente che le funzioni
+non cambiano il valore di \var{errno} quando hanno successo, pertanto un
+valore non nullo non è sintomo di errore (potrebbe essere il risultato di un
+errore precedente) e non si può usare \var{errno} per determinare
+\textsl{quando} una chiamata a funzione è fallita. Pertanto la procedura da
+seguire è quella di controllare \var{errno} immediatamente dopo il fallimento
+della chiamata.
+
\subsection{Le funzioni \func{strerror} e \func{perror}}
\label{sec:intro_strerror}
-
+Benché gli errori siano identificati univocamente dal valore di \var{errno} le
+librerie provvedono alcune funzioni e variabili utili per riportare in
+opportuni messaggi le condizioni di errore verificatesi.