From: Simone Piccardi Date: Tue, 28 Aug 2001 16:14:35 +0000 (+0000) Subject: Aggiunto materiale sugli errori X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=commitdiff_plain;h=eeb51cd82a56668eff7439a1e7d397e106463cc8 Aggiunto materiale sugli errori --- diff --git a/errors.tex b/errors.tex index d0f8513..69b4e3e 100644 --- a/errors.tex +++ b/errors.tex @@ -30,38 +30,34 @@ libreria che operano sui file. privilegi può eseguire l'operazione. \item \macro{ENOENT} \textit{No such file or directory}. Il file indicato dal pathname non esiste: o una delle componenti non esiste o il pathname - contiene un link simbolico spezzato. + contiene un link simbolico spezzato. Errore tipico di un riferimento ad un + file che si suppone erroneamente essere esistente. \item \macro{EIO} \textit{Input/output error}. Errore di input/output: usato - per riportare errori hardware in lettura/scrittura (su un dispositivo). + per riportare errori hardware in lettura/scrittura su un dispositivo. \item \macro{ENXIO} \textit{No such device or address}. Device inesistente: il sistema ha tentato di usare un dispositivo attraverso il file specificato, ma non lo ha trovato. Può significare che il file di dispositivo non è corretto, che il modulo relativo non è stato caricato nel kernel, o che il - dispositico è fisicamente assente o non funzionante. + dispositivo è fisicamente assente o non funzionante. \item \macro{ENOEXEC} \textit{Invalid executable file format}. Il file non ha un formato eseguibile, è un errore riscontrato dalle funzioni \func{exec}. \item \macro{EBADF} \textit{Bad file descriptor}. File descriptor non valido: si è usato un file descriptor inesistente, o aperto in sola lettura per - scrivere, o viceversa. + scrivere, o viceversa, o si è cercato di eseguire un'operazione non + consentita per quel tipo di file descriptor. \item \macro{ENOMEM} \textit{No memory available}. Il kernel non è in grado di allocare ulteriore memoria per completare l'operazione richiesta. -\item \macro{EACCESS} \textit{Permission denied}. Permesso negato: l'accesso +\item \macro{EACCESS} \textit{Permission denied}. Permesso negato; l'accesso al file non è consentito: i permessi del file o della directory non consentono l'operazione. - - - -\section{Gli errori di rete} -\label{sec:err_network} - - -\item \macro{EXDEV} \textit{Cross-device link}. -\item \macro{ENOTBLK} \textit{}. -\item \macro{EBUSY} \textit{Resource busy}. +\item \macro{ELOOP} \textit{Too many symbolic links encountered}. Ci sono + troppi link simbolici nella risoluzione di un pathname. +\item \macro{ENAMETOOLONG} \textit{File name too long}. Si è indicato un + pathname troppo lungo. \item \macro{EEXIST} \textit{File exists}. \item \macro{ENODEV} \textit{No such device}. -\item \macro{ENOTDIR} \textit{Not a directory}. un componente del pathname non è una directory. - +\item \macro{ENOTDIR} \textit{Not a directory}. Un componente del pathname non + è una directory. \item \macro{EISDIR} \textit{Is a directory}. \item \macro{EINVAL} \textit{Invalid argument}. \item \macro{EMFILE} \textit{Too many open files}. @@ -69,18 +65,55 @@ libreria che operano sui file. \item \macro{ENOTTY} \textit{Not a terminal}. \item \macro{ETXTBSY} \textit{Text file busy}. \item \macro{EFBIG} \textit{File too big}. - \item \macro{ENOSPC} \textit{No space left on device}. la directory in cui si vuole creare il link non ha spazio per ulteriori voci. - \item \macro{ESPIPE} \textit{Invalid seek operation}. \item \macro{EROFS} \textit{Read-only file system}. il file risiede su un filesystem read-only. - \item \macro{EMLINK} \textit{Too many links}. Ci sono troppi link al file (il - numero massimo è specificato dalla variabile \macro{LINK\_MAX}, vedi + numero massimo è specificato dalla variabile \macro{LINK\_MAX}, vedi \secref{sec:xxx_limits}). - \item \macro{EPIPE} \textit{Broken pipe}. + + + +\section{Gli errori dei processi} +\label{sec:err_proc_errors} + +In questa sezione riassumeremo gli errori restituiti dalle funzioni di +libreria che operano sui processi. + +\begin{description} + +\item \macro{ESRCH} \textit{No process matches the specified process ID}. Non + esiste un processo con il \acr{pid} specificato. +\item \macro{EINTR} \textit{Interrupted function call}. Una funzione di + libreria è stata interrotta. In genere questo avviene causa di un segnale + asincrono al processo che impedisce la conclusione della chiamata. In questo + caso è necessario ripetere la chiamata alla funzione. +\item \macro{E2BIG} \textit{Argument list too long}. Lista degli argomenti + troppo lunga: è una condizione prevista da POSIX quando la lista degli + argomenti passata ad una delle funzioni \func{exec} occupa troppa memoria, + non può mai accadere in GNU/Linux. +\item \macro{ECHILD} \textit{There are no child processes}. Non esiste un + processo figlio. Viene rilevato dalle funzioni per la gestione dei processi + figli. +\item \macro{EDEADLK} \textit{Deadlock avoided}. L'allocazione di una risorsa + avrebbe causato un deadlock. Non sempre il sistema è in grado di riconoscere + queste situazioni, nel qual caso si avrebbe in blocco. +\item \macro{EFAULT} \textit{Bad address} una stringa passata come parametro è + fuori dello spazio di indirizzi del processo, in genere questa situazione + provova. + + + + +\section{Gli errori di rete} +\label{sec:err_network} + + +\item \macro{EXDEV} \textit{Cross-device link}. +\item \macro{ENOTBLK} \textit{}. +\item \macro{EBUSY} \textit{Resource busy}. \item \macro{EDOM} \textit{Domain error}. \item \macro{ERANGE} \textit{Range error}. \item \macro{EAGAIN} \textit{Resource temporarily unavailable}. @@ -113,12 +146,6 @@ libreria che operano sui file. \item \macro{ETIMEDOUT} \textit{Connection timed out}. \item \macro{ECONNREFUSED} \textit{Connection refused}. -\item \macro{ELOOP} \textit{Too many symbolic links encountered}. ci sono - troppi link simbolici nella risoluzione di un pathname. - -\item \macro{ENAMETOOLONG} \textit{File name too long}. si è indicato un - pathname troppo lungo. - \item \macro{EHOSTDOWN} \textit{Host is down}. \item \macro{EHOSTUNREACH} \textit{No route to host}. \item \macro{ENOTEMPTY} \textit{Directory not empty}. @@ -204,34 +231,6 @@ libreria che operano sui file. \end{description} -\section{Gli errori dei processi} -\label{sec:err_proc_errors} - -In questa sezione riassumeremo gli errori restituiti dalle funzioni di -libreria che operano sui processi. - -\begin{description} - -\item \macro{ESRCH} \textit{No process matches the specified process ID}. Non - esiste un processo con il \acr{pid} specificato. -\item \macro{EINTR} \textit{Interrupted function call}. Una funzione di - libreria è stata interrotta. In genere questo avviene causa di un segnale - asincrono al processo che impedisce la conclusione della chiamata. In questo - caso è necessario ripetere la chiamata alla funzione. -\item \macro{E2BIG} \textit{Argument list too long}. Lista degli argomenti - troppo lunga: è una condizione prevista da POSIX quando la lista degli - argomenti passata ad una delle funzioni \func{exec} occupa troppa memoria, - non può mai accadere in GNU/Linux. -\item \macro{ECHILD} \textit{There are no child processes}. Non esiste un - processo figlio. Viene rilevato dalle funzioni per la gestione dei processi - figli. -\item \macro{EDEADLK} \textit{Deadlock avoided}. L'allocazione di una risorsa - avrebbe causato un deadlock. Non sempre il sistema è in grado di riconoscere - queste situazioni, nel qual caso si avrebbe in blocco. -\item \macro{EFAULT} \textit{Bad address} una stringa passata come parametro è - fuori dello spazio di indirizzi del processo, in genere questa situazione - provova. - \section{Altri errori} diff --git a/intro.tex b/intro.tex index 13a5f4a..5fac07c 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -301,6 +301,9 @@ time viene chiamato \textit{CPU time}. \subsection{Tipi di dati primitivi} \label{sec:intro_data_types} + + + \section{La gestione degli errori} \label{sec:intro_errors} @@ -310,7 +313,6 @@ presenta una serie di problemi nel caso lo si debba usare con i thread. Esamineremo in questa sezione le sue caratteristiche principali. - \subsection{La variabile \func{errno}} \label{sec:intro_errno} @@ -328,22 +330,35 @@ Per riportare il tipo di errore il sistema usa la variabile globale problemi (ad esempio nel caso dei thread) ma lo standard ISO C consente anche di definire \var{errno} come un \textit{modifiable lvalue}, quindi si può anche usare una macro, e questo è infatti il modo usato da Linux per - renderla locale ai singoli thread -}, definita nell'header \file{errno.h}, la variabile è in genere -definita come \var{volatile} dato che può essere cambiata in modo asincrono da -un segnale (per una descrizione dei segnali si veda \secref{cha:signals}), ma -dato che un manipolatore di segnale scritto bene salva e ripristina il valore -della varibile, di questo non è necessario preoccuparsi nella programmazione -normale. + renderla locale ai singoli thread }, definita nell'header \file{errno.h}, la +variabile è in genere definita come \var{volatile} dato che può essere +cambiata in modo asincrono da un segnale (per una descrizione dei segnali si +veda \secref{cha:signals}), ma dato che un manipolatore di segnale scritto +bene salva e ripristina il valore della variabile, di questo non è necessario +preoccuparsi nella programmazione normale. I valori che può assumere \var{errno} sono riportati in \capref{cha:errors}, nell'header \file{errno.h} sono anche definiti i nomi simbolici per le -costanti numeriche che identificano i vari errori. In seguito faremo sempre -rifermento a tali valori, quando descriveremo i possibili errori restituiti -dalle funzioni. +costanti numeriche che identificano i vari errori; essi iniziano tutti per +\macro{E} e si possono considerare come nomi riservati. In seguito faremo +sempre rifermento a tali valori, quando descriveremo i possibili errori +restituiti dalle funzioni. + +Il valore di \var{errno} viene sempre settato a zero all'avvio di un +programma, gran parte delle funzioni di libreria settano \var{errno} ad un +valore diverso da zero in caso di errore. Si tenga presente che le funzioni +non cambiano il valore di \var{errno} quando hanno successo, pertanto un +valore non nullo non è sintomo di errore (potrebbe essere il risultato di un +errore precedente) e non si può usare \var{errno} per determinare +\textsl{quando} una chiamata a funzione è fallita. Pertanto la procedura da +seguire è quella di controllare \var{errno} immediatamente dopo il fallimento +della chiamata. + \subsection{Le funzioni \func{strerror} e \func{perror}} \label{sec:intro_strerror} - +Benché gli errori siano identificati univocamente dal valore di \var{errno} le +librerie provvedono alcune funzioni e variabili utili per riportare in +opportuni messaggi le condizioni di errore verificatesi.