-\begin{prototype}{arpa/inet.h}
- {int inet\_aton(const char *src, struct in\_addr *dest)}
- Converte la stringa puntata da \var{src} nell'indirizzo binario da
- memorizzare all'indirizzo puntato da \var{dest}, restituendo 0 in caso di
- successo e 1 in caso di fallimento (è espressa in questa forma in modo da
- poterla usare direttamente con il puntatore usato per passare la struttura
- degli indirizzi). Se usata con \var{dest} inizializzato a \macro{NULL}
- effettua la validazione dell'indirizzo.
-\end{prototype}
-\begin{prototype}{arpa/inet.h}{in\_addr\_t inet\_addr(const char *strptr)}
- Restituisce l'indirizzo a 32 bit in network order a partire dalla stringa
- passata come parametro, in caso di errore restituisce il valore
- \macro{INADDR\_NONE} che tipicamente sono trentadue bit a uno; questo
- comporta che la stringa \texttt{255.255.255.255}, che pure è un indirizzo
- valido, non può essere usata con questa funzione; per questo motivo essa è
- generalmente deprecata in favore della precedente.
-\end{prototype}
-\begin{prototype}{arpa/inet.h}{char *inet\_ntoa(struct in\_addr addrptr)}
- Converte il valore a 32 bit dell'indirizzo (espresso in \textit{network
- order}) restituendo il puntatore alla stringa che contiene l'espressione
- in formato dotted decimal. Si deve tenere presente che la stringa risiede in
- memoria statica, per cui questa funzione non è rientrante.
-\end{prototype}
+\begin{functions}
+ \headdecl{arpa/inet.h}
+
+ \funcdecl{in\_addr\_t inet\_addr(const char *strptr)} Converte la stringa
+ dell'indirizzo \textit{dotted decimal} in nel numero IP in network order.
+
+ \funcdecl{int inet\_aton(const char *src, struct in\_addr *dest)} Converte
+ la stringa dell'indirizzo \textit{dotted decimal} in un indirizzo IP.
+
+ \funcdecl{char *inet\_ntoa(struct in\_addr addrptr)}
+ Converte un indirizzo IP in una stringa \textit{dotted decimal}.
+
+ \bodydesc{Tutte queste le funzioni non generano codice di errore.}
+\end{functions}
+
+La prima funcione, \func{inet\_addr}, restituisce l'indirizzo a 32 bit in
+network order (del tipo \type{in\_addr\_t}) a partire dalla stringa passata
+nellargomento \param{strptr}. In caso di errore (quando la stringa non esprime
+un indirizzo valido) restituisce invece il valore \const{INADDR\_NONE} che
+tipicamente sono trentadue bit a uno. Questo però comporta che la stringa
+\texttt{255.255.255.255}, che pure è un indirizzo valido, non può essere usata
+con questa funzione; per questo motivo essa è generalmente deprecata in favore
+di \func{inet\_aton}.
+
+La funzione \func{inet\_aton} converte la stringa puntata da \param{src}
+nell'indirizzo binario che viene memorizzato nell'opportuna struttura
+\var{in\_addr} (si veda \secref{fig:sock_sa_ipv4_struct}) situata
+all'indirizzo dato dall'argomento \param{dest} (è espressa in questa forma in
+modo da poterla usare direttamente con il puntatore usato per passare la
+struttura degli indirizzi). La funzione restituesce 0 in caso di successo e 1
+in caso di fallimento. Se usata con \var{dest} inizializzato a \val{NULL}
+effettua la validazione dell'indirizzo.
+
+L'ultima funzione, \func{inet\_ntoa}, converte il valore a 32 bit
+dell'indirizzo (espresso in \textit{network order}) restituendo il puntatore
+alla stringa che contiene l'espressione in formato dotted decimal. Si deve
+tenere presente che la stringa risiede in memoria statica, per cui questa
+funzione non è rientrante.