-System V presenta numerosi problemi; in \cite{APUE}\footnote{nel capitolo 14.}
-Stevens effettua una accurata analisi (i cui concetti sono già stati accennati
-in precedenza) ed elenca alcune possibili alternative, che vogliamo riprendere
-in questa sezione.
+System V presenta numerosi problemi; in \cite{APUE}\footnote{in particolare
+ nel capitolo 14.} Stevens effettua una accurata analisi (alcuni dei
+concetti sono già stati accennati in precedenza) ed elenca alcune possibili
+alternative, che vogliamo riprendere in questa sezione.
+
+
+\subsection{Alternative alle code di messaggi}
+\label{sec:ipc_mq_alternative}
+
+Le code di messaggi sono probabilmente il meno usato degli oggetti di IPC di
+System V; esse infatti nacquero principalmente come meccanismo di
+comunicazione bidirezionale quando ancora le pipe erano ancora unidirezionali;
+abbiamo visto però in \secref{sec:ipc_socketpair} che la funzione
+\func{socketpair} permette di fare la stessa cosa senza incorrere nelle
+complicazioni introdotte dal sistema di IPC di System V.
+
+In realtà, grazie alla presenza del campo \var{mtype}, le code di messaggi
+hanno delle caratteristiche ulteriori, consentendo una classificazione dei
+messaggi ed un accesso non rigidamente sequenziale, due cose che sono
+impossibili da ottenere con le pipe e i socket di \func{socketpair}.
+
+È però possibile implementare un meccanismo analogo attraverso l'uso di
+memoria condivisa e di meccanismi di sincronizzazione, (un esempio di
+reimplementazione di code di messaggi usando il \textit{memory mapping} e i
+semafori si trova in \cite{UNP2}). pertanto non è