-senso aprirle come fossero dei file di dati. Inoltre si
-
- Può però essere utile poterne
-leggere il contenuto ad esempio per fare la lista dei file che esse contengono
-o ricerche sui medesimi. Solo il kernel può scrivere direttamente il contenuto
-di una directory (onde evitare inconsistenze all'interno del filesystem), i
-processi devono creare i file usando le apposite funzioni.
-
-Per accedere al contenuto delle directory si usano i cosiddetti
-\textit{directory streams} (chiamati così per l'analogia con i file stream di
-\capref{cha:files_std_interface}); la funzione \funcd{opendir} apre uno di
-questi stream, il suo prototipo è:
+senso aprirle come fossero dei file di dati; per questo solo il kernel può
+scrivere direttamente il contenuto di una directory (onde evitare
+inconsistenze all'interno del filesystem), mentre i processi devono creare i
+file usando le apposite funzioni. Può però essere utile potere leggere il
+contenuto di una directory, ad esempio per fare la lista dei file che contiene
+o per delle ricerche.
+
+Per far questo nello standard POSIX\footnote{le funzioni sono previste pure in
+ BSD e SVID.} ha introdotto i cosiddetti \textit{directory streams} (chiamati
+così per l'analogia con i file stream di \capref{cha:files_std_interface}) ed
+alcune di funzioni per la loro gestione. La prima di queste è \funcd{opendir},
+che apre uno di questi stream, il suo prototipo è: