-Abbiamo già trattato l'uso di \func{ioctl} in sez.~\ref{sec:file_ioctl}, dove
-però ne abbiamo descritto le funzionalità nell'ambito della sua applicazione a
-file descriptor associati a file normali; tratteremo qui invece il suo uso
-specifico quando la si impiega su file descriptor associati a dei socket.
-
-Quanto utilizzata con socket generici i valori utilizzabili per il secondo
-argomento della funzione (\param{request}, che indica il tipo di operazione
-richiesta) sono quelli riportati nel seguente elenco, il terzo argomento della
-funzione (quello usato per inviare o ricevere i dati) dipende dalla richiesta
-effettuata, ed è anch'esso illustrato nell'elenco in corrispondenza alla
-relativa richiesta:
+Tratteremo in questa sezione le caratteristiche specifiche delle funzioni
+\func{ioctl} e \func{fcntl} quando esse vengono utilizzate con dei socket
+generici. Quanto già detto in precedenza in sez.~\ref{sec:file_fcntl} e
+sez.~\ref{sec:file_ioctl} continua a valere; quello che tratteremo qui sono le
+operazioni ed i comandi che sono validi, o che hanno significati peculiari,
+quando queste funzioni vengono applicate a dei socket generici.
+
+Nell'elenco seguente si riportano i valori specifici che può assumere il
+secondo argomento della funzione \func{ioctl} (\param{request}, che indica il
+tipo di operazione da effettuare) quando essa viene applicata ad un socket
+generico. Nell'elenco si illustrerà anche, per ciascuna operazione, il tipo di
+dato usato come terzo argomento della funzione ed il significato che esso
+viene ad assumere. Dato che in caso di lettura questi dati vengono restituiti
+come \itindex{value~result~argument} \textit{value result argument}, con
+queste operazioni il terzo argomento deve sempre essere passato come puntatore
+ad una variabile (o struttura) precedentemente allocata. Le costanti che
+identificano le operazioni sono le seguenti: