-processi nella fase intermedia, questi infatti avranno un \textit{real id}
-privilegiato, che dovrà essere esplicitamente eliminato prima di porre in
-esecuzione un nuovo processo, che altrimenti potrebbero riottenere detti
-privilegi.
-
-Come accennato le funzioni derivano da un'implementazione che non prevedeva la
-presenza di \textit{saved id}, per evitare che questo possa essere
-riutilizzato nella fase intermedia per recuperare un \textit{effective id}
-(privilegiato) originale, tutte le volte che uno degli identificatori viene
-modificato da una di queste funzioni, il \textit{saved id} viene sempre
-settato al nuovo valore che viene ad assumere l'\textit{effective id}.
-
-
-\subsection{Le funzioni \func{seteuid} e \func{setegid}}
-\label{sec:proc_seteuid}
-
-Queste funzioni sono un'estensione allo standard POSIX.1 (ma sono comunque
-supportate dalla maggior parte degli unix) usate per cambiare gli
-\textit{effective id}; i loro prototipi sono:
-
-\begin{functions}
-\headdecl{unistd.h}
-\headdecl{sys/types.h}
-
-\funcdecl{int seteuid(uid\_t uid)} setta l'\textit{effective user ID} del
-processo corrente.
-
-\funcdecl{int setegid(gid\_t gid)} setta l'\textit{effective group ID} del
-processo corrente.
-
-Le funzioni restituiscono 0 in caso di successo e -1 in caso di fallimento:
-l'unico errore possibile è \macro{EPERM}.
-\end{functions}
-
-
+processi nella fase intermedia in cui si sono scambiati gli identificatori, in
+questo caso infatti essi avranno un \textit{real id} privilegiato, che dovrà
+essere esplicitamente eliminato prima di porre in esecuzione un nuovo
+programma (occorrerà cioè eseguire un'altra chiamata dopo la \func{fork}, e
+prima della \func{exec} per uniformare i \textit{real id} agli
+\textit{effective id}) in caso contrario quest'ultimo potrebbe a sua volta
+effettuare uno scambio e riottenere privilegi non previsti.
+
+Lo stesso problema di propagazione dei privilegi ad eventuali processi figli
+si porrebbe per i \textit{saved id}. Queste funzioni derivano da
+un'implementazione che non ne prevede la presenza, e quindi non è possibile
+usarle per correggere la situazione come nel caso precedente, per questo
+motivo tutte le volte che uno degli identificatori viene modificato ad un
+valore diverso dal precedente \textit{real id}, il \textit{saved id} viene
+sempre settato al valore dell'\textit{effective id}.