-sono fissi in una implementazione mentre possono variare in un altra.
-Quando i limiti sono fissi vengono definiti come macro nel file
-\file{limits.h}, se invece possono variare, il loro valore sarà ottenibile
-tramite la funzione \func{sysconf}.
-
-Lo standard ANSI C definisce dei limiti che sono tutti fissi e pertanto
-disponibili al momanto della compilazione; un elenco è riportato in
-\tabref{tab:sys_ansic_macro}, come ripreso da \file{limits.h}; come si vede
-per la maggior parte attengono alle dimensioni dei tipi dei dati interi, le
-informazioni analoghe per i dati in virgola mobile sono definite a parte e
-accessibili includendo \file{float.h}. Un'altra costante prevista dallo
-standard (l'unica che può non essere fissa e che pertanto non è definita in
-\file{limits.h}) è \macro{FOPEN\_MAX}, essa deve essere definita in
-\file{stdio.h} ed avere un valore minimo di 8.
+sono fissi in una implementazione mentre possono variare in un altra. Tutto
+questo crea una ambiguità che non è sempre possibile risolvere in maniera
+chiara; in generale quello che succede è che quando i limiti del sistema sono
+fissi essi vengono definiti come macro nel file \file{limits.h}, se invece
+possono variare, il loro valore sarà ottenibile tramite la funzione
+\func{sysconf}.
+
+Lo standard ANSI C definisce dei limiti che sono tutti fissi, pertanto questo
+saranno sempre disponibili al momento della compilazione; un elenco, ripreso
+da \file{limits.h}, è riportato in \tabref{tab:sys_ansic_macro}; come si vede
+per la maggior parte di questi limiti attengono alle dimensioni dei dati
+interi che sono in genere fissati dall'architettura hardware (le analoghe
+informazioni per i dati in virgola mobile sono definite a parte, ed
+accessibili includendo \file{float.h}). Lo standard prevede anche un'altra
+costante, \macro{FOPEN\_MAX}, che può non essere fissa e che pertanto non è
+definita in \file{limits.h}, essa deve essere definita in \file{stdio.h} ed
+avere un valore minimo di 8.