-\func{mkfifo} la fifo nota sulla quale il server ascolterà le richieste,
-qualora si riscontri un errore il server uscirà (escludendo ovviamente il caso
-in cui la funzione \func{mkfifo} fallisce per la precedente esistenza della
-fifo).
-
-Una volta che si è certi che la fifo di ascolto esiste la procedura di
-inizializzazione è completata. A questo punto si può chiamare (\texttt{\small
- 23}) la funzione \func{daemon} per far proseguire l'esecuzione del programma
-in background come demone. Si può quindi procedere (\texttt{\small 24--33})
-alla apertura della fifo: si noti che questo viene fatto due volte, prima in
-lettura e poi in scrittura, per evitare di dover gestire all'interno del ciclo
-principale il caso in cui il server è in ascolto ma non ci sono client che
-effettuano richieste. Si ricordi infatti che quando una fifo è aperta solo
-dal capo in lettura, l'esecuzione di \func{read} ritorna con zero byte (si ha
-cioè una condizione di end-of-file).
+\func{mkfifo} la \textit{fifo} nota sulla quale il server ascolterà le
+richieste, qualora si riscontri un errore il server uscirà (escludendo
+ovviamente il caso in cui la funzione \func{mkfifo} fallisce per la precedente
+esistenza della \textit{fifo}).
+
+Una volta che si è certi che la \textit{fifo} di ascolto esiste la procedura
+di inizializzazione è completata. A questo punto si può chiamare
+(\texttt{\small 23}) la funzione \func{daemon} per far proseguire l'esecuzione
+del programma in background come demone. Si può quindi procedere
+(\texttt{\small 24--33}) alla apertura della \textit{fifo}: si noti che questo
+viene fatto due volte, prima in lettura e poi in scrittura, per evitare di
+dover gestire all'interno del ciclo principale il caso in cui il server è in
+ascolto ma non ci sono client che effettuano richieste. Si ricordi infatti
+che quando una \textit{fifo} è aperta solo dal capo in lettura, l'esecuzione di
+\func{read} ritorna con zero byte (si ha cioè una condizione di end-of-file).