- all'interno dello stesso programma per associare indirizzi diversi a socket
- diversi. Il meccanismo funziona fintanto che ciascuna chiamata usa degli
- indirizzi remoti diversi. In genere questo viene fatto per i socket UDP, per
- ottenere l'indirizzo remoto, sui sistemi per i quali non è diponibile
- l'opzione \const{IP\_RECVDSTADDR}, non viene usata per TCP dato che su tali
- socket si può sempre invocare \func{getsockname} una volta che si è
- completata la connessione.
+ all'interno dello stesso programma per associare indirizzi locali diversi a
+ socket diversi. In genere questo viene fatto per i socket UDP quando è
+ necessario ottenere l'indirizzo a cui sono rivolte le richieste del client
+ ed il sistema non supporta l'opzione \const{IP\_RECVDSTADDR};\footnote{nel
+ caso di Linux questa opzione è stata supportata per in certo periodo nello
+ sviluppo del kernel 2.1.x, ma è in seguito stata soppiantata dall'uso di
+ \const{IP\_PKTINFO} (vedi sez.~\ref{sec:sock_ipv4_options}).} in tale modo
+ si può sapere a quale socket corrisponde un certo indirizzo. Non ha senso
+ per socket TCP dato che su di essi si può sempre invocare \func{getsockname}
+ una volta che si è completata la connessione.
+
+ Infine il quarto caso è quello in si vuole effettivamente ottenere un
+ \textit{completely duplicate binding}