%% tcpsock.tex
%%
-%% Copyright (C) 2000-2005 Simone Piccardi. Permission is granted to
+%% Copyright (C) 2000-2006 Simone Piccardi. Permission is granted to
%% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free
%% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the
%% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo",
connessione corrente. È possibile leggere e scrivere questo valore
attraverso l'opzione del socket \const{TCP\_MAXSEG}.
-\item \textit{window scale option}, %come spiegato in sez.~\ref{sec:tcp_protocol}
+\item \textit{window scale
+ option}, %come spiegato in sez.~\ref{sec:tcp_protocol}
il protocollo TCP implementa il controllo di flusso attraverso una
\textsl{finestra annunciata} (\textit{advertized window}) con la quale
ciascun capo della comunicazione dichiara quanto spazio disponibile ha in
(quello del capo che ha eseguito la chiusura attiva) venga perso, chi esegue
la chiusura passiva non ricevendo risposta rimanderà un ulteriore FIN, per
questo motivo chi esegue la chiusura attiva deve mantenere lo stato della
-connessione per essere in grado di reinviare l'ACK e chiuderla correttamente.
+connessione per essere in grado di rinviare l'ACK e chiuderla correttamente.
Se non fosse così la risposta sarebbe un RST (un altro tipo si segmento) che
verrebbe interpretato come un errore.
instradamento dei pacchetti possono impiegare diverso tempo (anche dell'ordine
dei minuti) prima di trovare e stabilire un percorso alternativo per i
pacchetti. Nel frattempo possono accadere casi in cui un router manda i
-pacchetti verso un'altro e quest'ultimo li rispedisce indietro, o li manda ad
+pacchetti verso un altro e quest'ultimo li rispedisce indietro, o li manda ad
un terzo router che li rispedisce al primo, si creano cioè dei circoli (i
cosiddetti \textit{routing loop}) in cui restano intrappolati i pacchetti.
tcp 0 0 195.110.112.152:22 192.84.146.100:21101 ESTABLISHED
\end{verbatim}
cioè il client effettuerà la connessione usando un'altra porta effimera: con
-questa sarà aperta la connessione, ed il server creerà un'altro processo
+questa sarà aperta la connessione, ed il server creerà un altro processo
figlio per gestirla.
Tutto ciò mostra come il TCP, per poter gestire le connessioni con un server
concorrente, non può suddividere i pacchetti solo sulla base della porta di
destinazione, ma deve usare tutta l'informazione contenuta nella socket pair,
compresa la porta dell'indirizzo remoto. E se andassimo a vedere quali sono i
-processi\footnote{ad esempio con il comando \cmd{fuser}, o con \cmd{lsof}.} a
-cui fanno riferimento i vari socket vedremmo che i pacchetti che arrivano
-dalla porta remota 21100 vanno al primo figlio e quelli che arrivano alla
-porta 21101 al secondo.
+processi\footnote{ad esempio con il comando \cmd{fuser}, o con \cmd{lsof}, o
+ usando l'opzione \texttt{-p}.} a cui fanno riferimento i vari socket
+vedremmo che i pacchetti che arrivano dalla porta remota 21100 vanno al primo
+figlio e quelli che arrivano alla porta 21101 al secondo.
\section{Le funzioni di base per la gestione dei socket}
\hline
\hline
\const{INADDR\_ANY} & Indirizzo generico (\texttt{0.0.0.0})\\
- \const{INADDR\_BROADCAST}& Indirizzo di \textit{broadcast}.\\
+ \const{INADDR\_BROADCAST}& Indirizzo di \itindex{broadcast}
+ \textit{broadcast}.\\
\const{INADDR\_LOOPBACK} & Indirizzo di \textit{loopback}
(\texttt{127.0.0.1}).\\
\const{INADDR\_NONE} & Indirizzo errato.\\
costante come operando a destra in una assegnazione.
Per questo motivo nell'header \file{netinet/in.h} è definita una variabile
-\const{in6addr\_any} (dichiarata come \direct{extern}, ed inizializzata dal
+\macro{in6addr\_any} (dichiarata come \direct{extern}, ed inizializzata dal
sistema al valore \const{IN6ADRR\_ANY\_INIT}) che permette di effettuare una
assegnazione del tipo: \includecodesnip{listati/serv_addr_sin6_addr.c} in
-maniera analoga si può utilizzare la variabile \const{in6addr\_loopback} per
+maniera analoga si può utilizzare la variabile \macro{in6addr\_loopback} per
indicare l'indirizzo di \textit{loopback}, che a sua volta viene inizializzata
staticamente a \const{IN6ADRR\_LOOPBACK\_INIT}.
\item[\errcode{EAFNOSUPPORT}] l'indirizzo non ha una famiglia di indirizzi
corretta nel relativo campo.
\item[\errcode{EACCES}, \errcode{EPERM}] si è tentato di eseguire una
- connessione ad un indirizzo broadcast senza che il socket fosse stato
- abilitato per il broadcast.
+ connessione ad un indirizzo \itindex{broadcast} \textit{broadcast} senza
+ che il socket fosse stato abilitato per il \itindex{broadcast}
+ \textit{broadcast}.
\end{errlist}
altri errori possibili sono: \errval{EFAULT}, \errval{EBADF},
\errval{ENOTSOCK}, \errval{EISCONN} e \errval{EADDRINUSE}.}
\begin{enumerate}
\item Il client non riceve risposta al SYN: l'errore restituito è
\errcode{ETIMEDOUT}. Stevens riporta che BSD invia un primo SYN alla chiamata
- di \func{connect}, un'altro dopo 6 secondi, un terzo dopo 24 secondi, se
+ di \func{connect}, un altro dopo 6 secondi, un terzo dopo 24 secondi, se
dopo 75 secondi non ha ricevuto risposta viene ritornato l'errore. Linux
invece ripete l'emissione del SYN ad intervalli di 30 secondi per un numero
di volte che può essere stabilito dall'utente sia con una opportuna
voluto in \file{/proc/sys/net/ipv4/tcp\_syn\_retries}. Il valore predefinito
per la ripetizione dell'invio è di 5 volte, che comporta un timeout dopo
circa 180 secondi.
-%
-% Le informazioni su tutte le opzioni impostabili via /proc stanno in
-% Linux/Documentation/networking/ip-sysctl.txt
-%
+
\item Il client riceve come risposta al SYN un RST significa che non c'è
nessun programma in ascolto per la connessione sulla porta specificata (il
che vuol dire probabilmente che o si è sbagliato il numero della porta o che
31}) un messaggio, e si termina (\texttt{\small 32}) immediatamente il
programma.
-Il passo successivo (\texttt{\small 35--39}) è quello di mettere ``in
-ascolto'' il socket; questo viene fatto (\texttt{\small 36}) con la funzione
-\func{listen} che dice al kernel di accettare connessioni per il socket che
-abbiamo creato; la funzione indica inoltre, con il secondo argomento, il
-numero massimo di connessioni che il kernel accetterà di mettere in coda per
-il suddetto socket. Di nuovo in caso di errore si stampa (\texttt{\small 37})
-un messaggio, e si esce (\texttt{\small 38}) immediatamente.
+Il passo successivo (\texttt{\small 35--39}) è quello di mettere ``\textsl{in
+ ascolto}'' il socket; questo viene fatto (\texttt{\small 36}) con la
+funzione \func{listen} che dice al kernel di accettare connessioni per il
+socket che abbiamo creato; la funzione indica inoltre, con il secondo
+argomento, il numero massimo di connessioni che il kernel accetterà di mettere
+in coda per il suddetto socket. Di nuovo in caso di errore si stampa
+(\texttt{\small 37}) un messaggio, e si esce (\texttt{\small 38})
+immediatamente.
La chiamata a \func{listen} completa la preparazione del socket per l'ascolto
(che viene chiamato anche \textit{listening descriptor}) a questo punto si può
27--30}) l'operazione usando \func{setuid} per cambiare anche
l'utente.\footnote{si tenga presente che l'ordine in cui si eseguono queste
due operazioni è importante, infatti solo avendo i privilegi di
- amministratore si può cambiare il gruppo di un processo ad un'altro di cui
+ amministratore si può cambiare il gruppo di un processo ad un altro di cui
non si fa parte, per cui chiamare prima \func{setuid} farebbe fallire una
successiva chiamata a \func{setgid}. Inoltre si ricordi (si riveda quanto
esposto in sez.~\ref{sec:proc_perms}) che usando queste due funzioni il
\includecodesample{listati/SignalRestart.c}
\end{minipage}
\normalsize
- \caption{La funzione \funcd{SignalRestart}, che installa un gestore di
+ \caption{La funzione \func{SignalRestart}, che installa un gestore di
segnali in semantica BSD per il riavvio automatico delle system call
interrotte.}
\label{fig:sig_SignalRestart_code}
dell'entrata nel ciclo principale è stata quella di aver introdotto, subito
dopo la chiamata (\texttt{\small 17--20}) alla funzione \func{listen}, una
eventuale pausa con una condizione (\texttt{\small 21}) sulla variabile
-\var{waiting}, che viene inizializzata, con l'opzione \code{-w Nsec}, al
+\var{waiting}, che viene inizializzata, con l'opzione \texttt{-w Nsec}, al
numero di secondi da aspettare (il valore preimpostato è nullo).
Si è potuto lasciare inalterata tutta la sezione di creazione del socket
-perché nel server l'unica chiamata ad una system call critica, che può essere
+perché nel server l'unica chiamata ad una system call lenta, che può essere
interrotta dall'arrivo di \const{SIGCHLD}, è quella ad \func{accept}, che è
l'unica funzione che può mettere il processo padre in stato di sleep nel
periodo in cui un figlio può terminare; si noti infatti come le altre
In questo caso l'andamento dei primi sette pacchetti è esattamente lo stesso
di prima. Solo che stavolta, non appena inviata la seconda riga, il programma
-si bloccherà nella successiva chiamata a \func{read}, non ottendo nessuna
+si bloccherà nella successiva chiamata a \func{read}, non ottenendo nessuna
risposta. Quello che succede è che nel frattempo il kernel provvede, come
richiesto dal protocollo TCP, a tentare la ritrasmissione della nostra riga un
certo numero di volte, con tempi di attesa crescente fra un tentativo ed il
che si incarica di trovare le corrispondenze fra indirizzo IP e indirizzo
hardware sulla scheda di rete. È evidente allora che nel nostro caso, essendo
client e server sulla stessa rete, è scaduta la voce nella \textit{ARP
- cache}\footnote{la \textit{ARP chache} è una tabella mantenuta internamente
+ cache}\footnote{la \textit{ARP cache} è una tabella mantenuta internamente
dal kernel che contiene tutte le corrispondenze fra indirizzi IP e indirizzi
fisici, ottenute appunto attraverso il protocollo ARP; le voci della tabella
hanno un tempo di vita limitato, passato il quale scadono e devono essere
di end-of-file (\texttt{\small 38--47}) si provvederà a chiudere
(\texttt{\small 39}) anche il nostro capo del socket e a marcarlo
(\texttt{\small 40}) nella struttura ad esso associata come inutilizzato.
-Infine dovrà essere ricalcolato (\texttt{\small 41--45}) un eventiale nuovo
+Infine dovrà essere ricalcolato (\texttt{\small 41--45}) un eventuale nuovo
valore di \var{max\_fd}. L'ultimo passo è (\texttt{\small 46}) chiudere il
ciclo in quanto in questo caso non c'è più niente da riscrivere all'indietro
sul socket.
%%% mode: latex
%%% TeX-master: "gapil"
%%% End:
+
+% LocalWords: socket TCP client dell'I multiplexing stream three way handshake
+% LocalWords: header stack kernel SYN ACK URG syncronize sez bind listen fig
+% LocalWords: accept connect active acknowledge l'acknowledge nell'header MSS
+% LocalWords: sequence number l'acknowledgement dell'header options l'header
+% LocalWords: option MMS segment size MAXSEG window advertized Mbit sec nell'
+% LocalWords: timestamp RFC long fat close of l'end l'ACK half shutdown CLOSED
+% LocalWords: netstat SENT ESTABLISHED WAIT IPv Ethernet piggybacking UDP MSL
+% LocalWords: l'overhead Stevens Lifetime router hop limit TTL to live RST SSH
+% LocalWords: routing dell'MSL l'IP multitasking well known port ephemeral BSD
+% LocalWords: ports dall' IANA Assigned Authority like glibc netinet IPPORT AF
+% LocalWords: RESERVED USERRESERVED rsh rlogin pair socketpair Local Address
+% LocalWords: Foreing DNS caching INADDR ANY multihoming loopback ssh fuser ip
+% LocalWords: lsof SOCK sys int sockfd const struct sockaddr serv addr socklen
+% LocalWords: addrlen errno EBADF descriptor EINVAL ENOTSOCK EACCES EADDRINUSE
+% LocalWords: EADDRNOTAVAIL EFAULT ENOTDIR ENOENT ENOMEM ELOOP ENOSR EROFS RPC
+% LocalWords: portmapper htonl tab endianess BROADCAST broadcast any extern fd
+% LocalWords: ADRR INIT DGRAM SEQPACKET servaddr ECONNREFUSED ETIMEDOUT EAGAIN
+% LocalWords: ENETUNREACH EINPROGRESS EALREADY EAFNOSUPPORT EPERM EISCONN proc
+% LocalWords: sysctl filesystem syn retries reset ICMP backlog EOPNOTSUPP RECV
+% LocalWords: connection queue dell'ACK flood spoofing syncookies SOMAXCONN CR
+% LocalWords: RDM EWOULDBLOCK firewall ENOBUFS EINTR EMFILE ECONNABORTED NULL
+% LocalWords: ESOCKTNOSUPPORT EPROTONOSUPPORT ERESTARTSYS connected listening
+% LocalWords: DECnet read write NONBLOCK fcntl getsockname getpeername name ps
+% LocalWords: namelen namlen ENOTCONN exec inetd POSIX daytime FullRead count
+% LocalWords: BUF FullWrite system call INET perror htons inet pton ctime FTP
+% LocalWords: fputs carriage return line feed superdemone daytimed sleep fork
+% LocalWords: daemon cunc logging list conn sock exit snprintf ntop ntohs echo
+% LocalWords: crash superserver L'RFC first ClientEcho stdin stdout fgets main
+% LocalWords: MAXLINE initd echod ServEcho setgid short nogroup nobody setuid
+% LocalWords: demonize PrintErr syslog wrapper log error root RTT EOF ctrl ack
+% LocalWords: while SIGCHLD Signal RESTART sigaction SignalRestart SigHand win
+% LocalWords: flags select recvfrom debug second compat waiting Nsec ENETDOWN
+% LocalWords: EPROTO ENOPROTOOPT EHOSTDOWN ENONET EHOSTUNREACH LINGER tcpdump
+% LocalWords: ECONNRESET advertising PSH SIGTERM strace SIGPIPE gets tcp ARP
+% LocalWords: cache anarres destination unreachable l'I low watermark RCVLOWAT
+% LocalWords: SNDLOWAT third fset maxfd fileno ISSET closed how SHUT RD WR eof
+% LocalWords: RDWR fifo Trip ping fourth CLR sull'I SETSIZE nread break Denial
+% LocalWords: Service poll POLLIN POLLRDNORM POLLPRI POLLRDBAND POLLOUT events
+% LocalWords: POLLHUP POLLERR revents pollfd