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\chapter{La gestione del sistema, delle risorse, e degli errori}
\label{cha:system}
-\section{La lettura delle caratteristiche del sistema}
+\section{Capacità e caratteristiche del sistema}
\label{sec:sys_characteristics}
In questa sezione tratteremo le varie modalità con cui un programma può
opzioni di configurazione.
La definizione di queste caratteristiche ed il tentativo di provvedere dei
-meccanismi generali che i programmi potessero usare per ricavarle è uno degli
+meccanismi generali che i programmi possono usare per ricavarle è uno degli
aspetti più complessi e controversi con cui le diverse standardizzazioni si
sono dovute confrontare, spesso con risultati spesso tutt'altro che chiari.
-Proveremo comunque a dare una descrizione dei principali metodi previsti dai
-vari standard per ricavare sia le caratteristiche specifiche del sistema, che
+Daremo comunque una descrizione dei principali metodi previsti dai vari
+standard per ricavare sia le caratteristiche specifiche del sistema, che
quelle della gestione dei file.
\begin{table}[htb]
\centering
\footnotesize
- \begin{tabular}[c]{|l|r|p{8cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|r|l|}
\hline
\textbf{Macro}&\textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \macro{NAME\_MAX}& 14 & lunghezza in byte di un nome di file. \\
- \macro{PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di pathname.\\
- \macro{PIPE\_BUF}&4096 & byte scrivibili atomicamente in una pipe\\
\macro{LINK\_MAX} &8 & numero massimo di link a un file\\
- \macro{MAX\_CANON}&255 & spazio disponibile nella coda di input
- canonica del terminale\\
+ \macro{NAME\_MAX}& 14 & lunghezza in byte di un nome di file. \\
+ \macro{PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di un pathname.\\
+ \macro{PIPE\_BUF}&4096 & byte scrivibili atomicamente in una pipe
+ (vedi \secref{sec:ipc_pipes}).\\
+ \macro{MAX\_CANON}&255 & dimensione di una riga di terminale in modo
+ canonico (vedi \secref{sec:term_design}).\\
\macro{MAX\_INPUT}&255 & spazio disponibile nella coda di input
- del terminale\\
+ del terminale (vedi \secref{sec:term_design}).\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Macro per i limiti sulle caratteristiche dei file.}
\begin{table}[htb]
\centering
\footnotesize
- \begin{tabular}[c]{|l|r|p{8cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|r|l|}
\hline
\textbf{Macro}&\textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \textbf{Macro}&\textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
- \macro{\_POSIX\_LINK\_MAX} &8 & numero massimo di link a un file\\
- \macro{\_POSIX\_MAX\_CANON}&255 & spazio disponibile nella coda di input
- canonica del terminale\\
- \macro{\_POSIX\_MAX\_INPUT}&255 & spazio disponibile nella coda di input
- del terminale\\
+ \macro{\_POSIX\_LINK\_MAX} &8 & numero massimo di link a un file.\\
\macro{\_POSIX\_NAME\_MAX}& 14 & lunghezza in byte di un nome di file. \\
- \macro{\_POSIX\_PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di pathname.\\
+ \macro{\_POSIX\_PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di un pathname.\\
\macro{\_POSIX\_PIPE\_BUF}& 512 & byte scrivibili atomicamente in una
- pipe\\
+ pipe.\\
+ \macro{\_POSIX\_MAX\_CANON}&255 & dimensione di una riga di
+ terminale in modo canonico.\\
+ \macro{\_POSIX\_MAX\_INPUT}&255 & spazio disponibile nella coda di input
+ del terminale.\\
% \macro{\_POSIX\_MQ\_OPEN\_MAX}& 8& \\
% \macro{\_POSIX\_MQ\_PRIO\_MAX}& 32& \\
% \macro{\_POSIX\_FD\_SETSIZE}& 16 & \\
l'implementazione è specifica di Linux; il suo prototipo è:
\begin{functions}
\headdecl{unistd.h}
-\headdecl{linux/unistd.h}
-\headdecl{linux/sysctl.h}
\funcdecl{int sysctl(int *name, int nlen, void *oldval, size\_t *oldlenp, void
*newval, size\_t newlen)}
\bodydesc{La funzione restituisce 0 in caso di successo e -1 in caso di
errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori:
\begin{errlist}
- \item[\macro{EPERM}] il processo non ha il permesso di accedere ad uno dei
- componenti nel cammino specificato per il parametro, o non ha il permesso
- di accesso al parametro nella modalità scelta.
+ \item[\macro{EPERM}] non si ha il permesso di accedere ad uno dei componenti
+ nel cammino specificato per il parametro, o di accedere al parametro nella
+ modalità scelta.
\item[\macro{ENOTDIR}] non esiste un parametro corrispondente al nome
\param{name}.
- \item[\macro{EFAULT}] si è specificato \param{oldlenp} zero quando
- \param{oldval} è non nullo.
+% \item[\macro{EFAULT}] si è specificato \param{oldlenp} zero quando
+% \param{oldval} è non nullo.
\item[\macro{EINVAL}] o si è specificato un valore non valido per il
parametro che si vuole impostare o lo spazio provvisto per il ritorno di un
valore non è delle giuste dimensioni.
quando non si è specificato sufficiente spazio per ricevere il valore di un
parametro.
\end{errlist}
+ ed inoltre \macro{EFAULT}.
}
\end{functions}
I parametri a cui la funzione permettere di accedere sono organizzati in
-maniera gerarchica all'interno un albero; per accedere ad uno di essi occorre
-specificare un cammino attraverso i vari nodi dell'albero, in maniera analoga
-a come avviene per la risoluzione di un pathname (da cui l'uso alternativo del
-filesystem \file{/proc}, che vedremo dopo).
+maniera gerarchica all'interno un albero;\footnote{si tenga presente che
+ includendo solo \file{unistd.h}, saranno definiti solo i parametri generici;
+ dato che ce ne sono molti specifici dell'implementazione, nel caso di Linux
+ occorrerà includere anche i file \file{linux/unistd.h} e
+ \file{linux/sysctl.h}.} per accedere ad uno di essi occorre specificare un
+cammino attraverso i vari nodi dell'albero, in maniera analoga a come avviene
+per la risoluzione di un pathname (da cui l'uso alternativo del filesystem
+\file{/proc}, che vedremo dopo).
Ciascun nodo dell'albero è identificato da un valore intero, ed il cammino che
arriva ad identificare un parametro specifico è passato alla funzione
riservata al \textit{magic number}.} mentre i 16 meno significativi sono
usati per specificare le opzioni; essi sono usati come maschera binaria e
vanno impostati con un OR aritmetico della costante \macro{MS\_MGC\_VAL} con i
-valori riportati in \ntab.
+valori riportati in \tabref{tab:sys_mount_flags}.
\begin{table}[htb]
\footnotesize
Queste funzioni permettono di ottenere una serie di informazioni generali
riguardo al filesystem su cui si trova il file specificato; queste vengono
restituite una struttura \param{buf} di tipo \type{statfs} definita come in
-\ref{fig:sys_statfs}, ed i campi che sono indefiniti per il filesystem in
-esame sono impostati a zero. I valori del campo \var{f\_type} sono definiti per
-i vari filesystem nei relativi file di header dei sorgenti del kernel da
-costanti del tipo \macro{XXX\_SUPER\_MAGIC}, dove \macro{XXX} in genere è il
+\figref{fig:sys_statfs}, ed i campi che sono indefiniti per il filesystem in
+esame sono impostati a zero. I valori del campo \var{f\_type} sono definiti
+per i vari filesystem nei relativi file di header dei sorgenti del kernel da
+costanti del tipo \var{XXX\_SUPER\_MAGIC}, dove \var{XXX} in genere è il
nome del filesystem stesso.
\begin{figure}[!htb]
\end{figure}
In genere il superamento di un limite comporta o l'emissione di un segnale o
-il fallimento della system call che lo ha provocato; per far leggere o impostare
-i limiti di utilizzo delle risorse da parte di un processo le \acr{glibc}
-prevedono due funzioni, \func{getrlimit} e \func{setrlimit}, i cui prototipi
-sono:
+il fallimento della system call che lo ha provocato; per far leggere o
+impostare i limiti di utilizzo delle risorse da parte di un processo le
+\acr{glibc} prevedono due funzioni, \func{getrlimit} e \func{setrlimit}, i cui
+prototipi sono:
\begin{functions}
\headdecl{sys/time.h}
\headdecl{sys/resource.h}
Il valore delle costanti per \var{mode} può essere anche espresso, secondo la
sintassi specificata per la forma equivalente di questa funzione definita come
-\func{ntp\_adjtime}, utilizzando il prefisso \macro{MOD} al posto di
-\macro{ADJ}.
+\func{ntp\_adjtime}, utilizzando il prefisso \code{MOD} al posto di
+\code{ADJ}.
\begin{table}[htb]
\footnotesize
\textbf{Modificatore} & \textbf{Esempio} & \textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \macro{\%a}&\texttt{Wed} & Nome del giorno, abbreviato.\\
- \macro{\%A}&\texttt{Wednesday} & Nome del giorno, completo.\\
- \macro{\%b}&\texttt{Apr} & Nome del mese, abbreviato.\\
- \macro{\%B}&\texttt{April} & Nome del mese, completo.\\
- \macro{\%c}&\texttt{Wed Apr 24 18:40:50 2002}& Data e ora.\\
- \macro{\%d}&\texttt{24} & Giorno del mese.\\
- \macro{\%H}&\texttt{18} & Ora del giorno, da 0 a 24.\\
- \macro{\%I}&\texttt{06} & Ora del giorno, da 0 a 12.\\
- \macro{\%j}&\texttt{114} & Giorno dell'anno.\\
- \macro{\%m}&\texttt{04} & Mese dell'anno.\\
- \macro{\%M}&\texttt{40} & Minuto.\\
- \macro{\%p}&\texttt{PM} & AM/PM.\\
- \macro{\%S}&\texttt{50} & Secondo.\\
- \macro{\%U}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dalla
- domenica).\\
- \macro{\%w}&\texttt{3} & Giorno della settimana. \\
- \macro{\%W}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dal
- lunedì).\\
- \macro{\%x}&\texttt{04/24/02} & La data.\\
- \macro{\%X}&\texttt{18:40:50} & L'ora.\\
- \macro{\%y}&\texttt{02} & Anno nel secolo.\\
- \macro{\%Y}&\texttt{2002} & Anno.\\
- \macro{\%Z}&\texttt{CEST} & Nome della \textit{timezone}.\\
- \macro{\%\%}&\texttt{\%} & Il carattere \%.\\
+ \var{\%a}&\texttt{Wed} & Nome del giorno, abbreviato.\\
+ \var{\%A}&\texttt{Wednesday} & Nome del giorno, completo.\\
+ \var{\%b}&\texttt{Apr} & Nome del mese, abbreviato.\\
+ \var{\%B}&\texttt{April} & Nome del mese, completo.\\
+ \var{\%c}&\texttt{Wed Apr 24 18:40:50 2002}& Data e ora.\\
+ \var{\%d}&\texttt{24} & Giorno del mese.\\
+ \var{\%H}&\texttt{18} & Ora del giorno, da 0 a 24.\\
+ \var{\%I}&\texttt{06} & Ora del giorno, da 0 a 12.\\
+ \var{\%j}&\texttt{114} & Giorno dell'anno.\\
+ \var{\%m}&\texttt{04} & Mese dell'anno.\\
+ \var{\%M}&\texttt{40} & Minuto.\\
+ \var{\%p}&\texttt{PM} & AM/PM.\\
+ \var{\%S}&\texttt{50} & Secondo.\\
+ \var{\%U}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dalla
+ domenica).\\
+ \var{\%w}&\texttt{3} & Giorno della settimana. \\
+ \var{\%W}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dal
+ lunedì).\\
+ \var{\%x}&\texttt{04/24/02} & La data.\\
+ \var{\%X}&\texttt{18:40:50} & L'ora.\\
+ \var{\%y}&\texttt{02} & Anno nel secolo.\\
+ \var{\%Y}&\texttt{2002} & Anno.\\
+ \var{\%Z}&\texttt{CEST} & Nome della \textit{timezone}.\\
+ \var{\%\%}&\texttt{\%} & Il carattere \%.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori previsti dallo standard ANSI C per modificatore della
I valori che può assumere \var{errno} sono riportati in \capref{cha:errors},
nell'header \file{errno.h} sono anche definiti i nomi simbolici per le
costanti numeriche che identificano i vari errori; essi iniziano tutti per
-\macro{E} e si possono considerare come nomi riservati. In seguito faremo
+\var{E} e si possono considerare come nomi riservati. In seguito faremo
sempre riferimento a tali valori, quando descriveremo i possibili errori
restituiti dalle funzioni. Il programma di esempio \cmd{errcode} stampa il
codice relativo ad un valore numerico con l'opzione \cmd{-l}.