informazioni degli utenti e dei gruppi per insiemi di macchine, in modo da
mantenere coerenti i dati, ha portato anche alla necessità di poter recuperare
e memorizzare dette informazioni su supporti diversi, introducendo il sistema
-del \itindex{Name~Service~Switch} \textit{Name Service Switch} che tratteremo
-brevemente più avanti (in sez.~\ref{sec:sock_resolver}) dato che la maggior
-parte delle sua applicazioni sono relative alla risoluzioni di nomi di rete.
+del \itindex{Name~Service~Switch~(NSS)} \textit{Name Service Switch} che
+tratteremo brevemente più avanti (in sez.~\ref{sec:sock_resolver}) dato che la
+maggior parte delle sua applicazioni sono relative alla risoluzioni di nomi di
+rete.
In questo paragrafo ci limiteremo comunque a trattare le funzioni classiche
per la lettura delle informazioni relative a utenti e gruppi tralasciando
Le funzioni viste finora sono in grado di leggere le informazioni sia
direttamente dal file delle password in \conffile{/etc/passwd} che tramite il
-sistema del \itindex{Name~Service~Switch} \textit{Name Service Switch} e sono
-completamente generiche. Si noti però che non c'è una funzione che permetta di
-impostare direttamente una password.\footnote{in realtà questo può essere
- fatto ricorrendo a PAM, ma questo è un altro discorso.} Dato che POSIX non
-prevede questa possibilità esiste un'altra interfaccia che lo fa, derivata da
-SVID le cui funzioni sono riportate in tab.~\ref{tab:sys_passwd_func}. Questa
-però funziona soltanto quando le informazioni sono mantenute su un apposito
-file di \textsl{registro} di utenti e gruppi, con il formato classico di
-\conffile{/etc/passwd} e \conffile{/etc/group}.
+sistema del \itindex{Name~Service~Switch~(NSS)} \textit{Name Service Switch} e
+sono completamente generiche. Si noti però che non c'è una funzione che
+permetta di impostare direttamente una password.\footnote{in realtà questo può
+ essere fatto ricorrendo a PAM, ma questo è un altro discorso.} Dato che
+POSIX non prevede questa possibilità esiste un'altra interfaccia che lo fa,
+derivata da SVID le cui funzioni sono riportate in
+tab.~\ref{tab:sys_passwd_func}. Questa però funziona soltanto quando le
+informazioni sono mantenute su un apposito file di \textsl{registro} di utenti
+e gruppi, con il formato classico di \conffile{/etc/passwd} e
+\conffile{/etc/group}.
\begin{table}[htb]
\footnotesize
\textbf{Funzione} & \textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \func{fgetpwent} & Legge una voce dal file di registro degli utenti
+ \funcm{fgetpwent} & Legge una voce dal file di registro degli utenti
+ specificato.\\
+ \funcm{fgetpwent\_r}& Come la precedente, ma \index{funzioni!rientranti}
+ rientrante.\\
+ \funcm{putpwent} & Immette una voce in un file di registro degli
+ utenti.\\
+ \funcm{getpwent} & Legge una voce da \conffile{/etc/passwd}.\\
+ \funcm{getpwent\_r} & Come la precedente, ma \index{funzioni!rientranti}
+ rientrante.\\
+ \funcm{setpwent} & Ritorna all'inizio di \conffile{/etc/passwd}.\\
+ \funcm{endpwent} & Chiude \conffile{/etc/passwd}.\\
+ \funcm{fgetgrent} & Legge una voce dal file di registro dei gruppi
specificato.\\
- \func{fgetpwent\_r}& Come la precedente, ma \index{funzioni!rientranti}
- rientrante.\\
- \func{putpwent} & Immette una voce in un file di registro degli
- utenti.\\
- \func{getpwent} & Legge una voce da \conffile{/etc/passwd}.\\
- \func{getpwent\_r} & Come la precedente, ma \index{funzioni!rientranti}
- rientrante.\\
- \func{setpwent} & Ritorna all'inizio di \conffile{/etc/passwd}.\\
- \func{endpwent} & Chiude \conffile{/etc/passwd}.\\
- \func{fgetgrent} & Legge una voce dal file di registro dei gruppi
- specificato.\\
- \func{fgetgrent\_r}& Come la precedente, ma \index{funzioni!rientranti}
- rientrante.\\
- \func{putgrent} & Immette una voce in un file di registro dei gruppi.\\
- \func{getgrent} & Legge una voce da \conffile{/etc/group}.\\
- \func{getgrent\_r} & Come la precedente, ma \index{funzioni!rientranti}
- rientrante.\\
- \func{setgrent} & Ritorna all'inizio di \conffile{/etc/group}.\\
- \func{endgrent} & Chiude \conffile{/etc/group}.\\
+ \funcm{fgetgrent\_r}& Come la precedente, ma \index{funzioni!rientranti}
+ rientrante.\\
+ \funcm{putgrent} & Immette una voce in un file di registro dei gruppi.\\
+ \funcm{getgrent} & Legge una voce da \conffile{/etc/group}.\\
+ \funcm{getgrent\_r} & Come la precedente, ma \index{funzioni!rientranti}
+ rientrante.\\
+ \funcm{setgrent} & Ritorna all'inizio di \conffile{/etc/group}.\\
+ \funcm{endgrent} & Chiude \conffile{/etc/group}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Funzioni per la manipolazione dei campi di un file usato come
Le \acr{glibc} utilizzano già una versione estesa di \code{utmp}, che rende
inutili queste nuove strutture; pertanto esse e le relative funzioni di
-gestione (\func{getutxent}, \func{getutxid}, \func{getutxline},
-\func{pututxline}, \func{setutxent} e \func{endutxent}) sono ridefinite come
+gestione (\funcm{getutxent}, \funcm{getutxid}, \funcm{getutxline},
+\funcm{pututxline}, \funcm{setutxent} e \funcm{endutxent}) sono ridefinite come
sinonimi delle funzioni appena viste.
+% TODO (verificare le funzioni di cui sopra )
+
Come visto in sez.~\ref{sec:sys_user_group}, l'uso di strutture allocate
staticamente rende le funzioni di lettura non \index{funzioni!rientranti}
rientranti; per questo motivo le \acr{glibc} forniscono anche delle versioni
-\index{funzioni!rientranti} rientranti: \func{getutent\_r}, \func{getutid\_r},
-\func{getutline\_r}, che invece di restituire un puntatore restituiscono un
+\index{funzioni!rientranti} rientranti: \funcm{getutent\_r}, \funcm{getutid\_r},
+\funcm{getutline\_r}, che invece di restituire un puntatore restituiscono un
intero e prendono due argomenti aggiuntivi. Le funzioni si comportano
esattamente come le analoghe non \index{funzioni!rientranti} rientranti, solo
che restituiscono il risultato all'indirizzo specificato dal primo argomento
una lettura approfondita del meccanismo descritto nell'RFC~1305, ci limitiamo
a descrivere in tab.~\ref{tab:sys_timex_mode} i principali valori utilizzabili
per il campo \var{mode}, un elenco più dettagliato del significato dei vari
-campi della struttura \struct{timex} può essere ritrovato in \cite{glibc}.
+campi della struttura \struct{timex} può essere ritrovato in \cite{GlibcMan}.
\begin{table}[!htb]
\footnotesize
(quella riportata dalla pagina di manuale), che restituisce \code{int} al
posto di \code{char *}, e che tronca la stringa restituita a
\param{size}.} una apposita versione \index{funzioni!rientranti} rientrante
-\func{strerror\_r}, il cui prototipo è:
+\funcd{strerror\_r}, il cui prototipo è:
\begin{prototype}{string.h}
{char * strerror\_r(int errnum, char *buf, size\_t size)}
altrimenti la stringa viene troncata.
Una seconda funzione usata per riportare i codici di errore in maniera
-automatizzata sullo standard error (vedi sez.~\ref{sec:file_std_descr}) è
-\funcd{perror}, il cui prototipo è:
+automatizzata sullo standard error è \funcd{perror}, il cui prototipo è:
\begin{prototype}{stdio.h}{void perror(const char *message)}
Stampa il messaggio di errore relativo al valore corrente di \var{errno}
sullo standard error; preceduto dalla stringa \param{message}.
gestione delle opzioni e tutte le definizioni necessarie ad associare il
valore numerico alla costante simbolica. In particolare si è riportata la
sezione che converte la stringa passata come argomento in un intero
-(\texttt{\small 1--2}), controllando con i valori di ritorno di \func{strtol}
+(\texttt{\small 1--2}), controllando con i valori di ritorno di \funcm{strtol}
che la conversione sia avvenuta correttamente (\texttt{\small 4--10}), e poi
stampa, a seconda dell'opzione scelta il messaggio di errore (\texttt{\small
11--14}) o la macro (\texttt{\small 15--17}) associate a quel codice.