long f_blocks; /* blocchi totali nel filesystem */
long f_bfree; /* blocchi liberi nel filesystem */
long f_bavail; /* blocchi liberi agli utenti normali */
- long f_files; /* inodes totali nel filesystem */
- long f_ffree; /* inodes liberi nel filesystem */
+ long f_files; /* inode totali nel filesystem */
+ long f_ffree; /* inode liberi nel filesystem */
fsid_t f_fsid; /* filesystem id */
long f_namelen; /* lunghezza massima dei nomi dei file */
long f_spare[6]; /* riservati per uso futuro */
sono previsti errori.}
\end{prototype}
-La funzione è prevista in SVr4, 4.4BSD e SUSv2, anche se questo ultimo
+La funzione è prevista in SVr4, BSD 4.4 e SUSv2, anche se questo ultimo
standard la etichetta come obsoleta, mentre lo standard POSIX 1003.1-2001 la
ha eliminata. In Linux è implementata come una system call nelle architetture
in cui essa è necessaria, ed in genere restituisce il valore del simbolo
\end{prototype}
La funzione restituisce in ciascun elemento di \param{loadavg} il numero medio
-di processi attivi sulla coda dello scheduler, calcolato su un diverso
-intervalli di tempo. Il numero di intervalli che si vogliono leggere è
-specificato da \param{nelem}, dato che nel caso di Linux il carico viene
-valutato solo su tre intervalli (corrispondenti a 1, 5 e 15 minuti), questo è
-anche il massimo valore che può essere assegnato a questo argomento.
+di processi attivi sulla coda dello scheduler\index{scheduler}, calcolato su
+un diverso intervalli di tempo. Il numero di intervalli che si vogliono
+leggere è specificato da \param{nelem}, dato che nel caso di Linux il carico
+viene valutato solo su tre intervalli (corrispondenti a 1, 5 e 15 minuti),
+questo è anche il massimo valore che può essere assegnato a questo argomento.