funziona con il criterio della \textsl{delegazione}, un server responsabile
per un dominio di primo livello può delegare la risoluzione degli indirizzi
per un suo dominio di secondo livello ad un altro server, il quale a sua volta
-potrà delegare la risoluzione di un eventuale sottodominio di terzo livello ad
+potrà delegare la risoluzione di un eventuale sotto-dominio di terzo livello ad
un altro server ancora.
In realtà un server DNS è in grado di fare altro rispetto alla risoluzione di
Le funzioni illustrate finora hanno un difetto: utilizzando una area di
memoria interna per allocare i contenuti della struttura \struct{hostent} non
-possono essere rientranti. Questo comporta anche che in due successive
-chiamate i dati potranno essere sovrascritti. Si tenga presente poi che
-copiare il contenuto della sola struttura non è sufficiente per salvare tutti
-i dati, in quanto questa contiene puntatori ad altri dati, che pure possono
-essere sovrascritti; per questo motivo, se si vuole salvare il risultato di
-una chiamata, occorrerà eseguire quella che si chiama una \itindex{deep~copy}
-\textit{deep copy}.\footnote{si chiama così quella tecnica per cui, quando si
- deve copiare il contenuto di una struttura complessa (con puntatori che
- puntano ad altri dati, che a loro volta possono essere puntatori ad altri
- dati) si deve copiare non solo il contenuto della struttura, ma eseguire una
- scansione per risolvere anche tutti i puntatori contenuti in essa (e così
- via se vi sono altre sottostrutture con altri puntatori) e copiare anche i
- dati da questi referenziati.}
+possono essere\index{funzioni!rientranti} rientranti. Questo comporta anche
+che in due successive chiamate i dati potranno essere sovrascritti. Si tenga
+presente poi che copiare il contenuto della sola struttura non è sufficiente
+per salvare tutti i dati, in quanto questa contiene puntatori ad altri dati,
+che pure possono essere sovrascritti; per questo motivo, se si vuole salvare
+il risultato di una chiamata, occorrerà eseguire quella che si chiama una
+\itindex{deep~copy} \textit{deep copy}.\footnote{si chiama così quella tecnica
+ per cui, quando si deve copiare il contenuto di una struttura complessa (con
+ puntatori che puntano ad altri dati, che a loro volta possono essere
+ puntatori ad altri dati) si deve copiare non solo il contenuto della
+ struttura, ma eseguire una scansione per risolvere anche tutti i puntatori
+ contenuti in essa (e così via se vi sono altre sotto-strutture con altri
+ puntatori) e copiare anche i dati da questi referenziati.}
Per ovviare a questi problemi nelle \acr{glibc} sono definite anche delle
-versioni rientranti delle precedenti funzioni, al solito queste sono
-caratterizzate dall'avere un suffisso \texttt{\_r}, pertanto avremo le due
-funzioni \funcd{gethostbyname\_r} e \funcd{gethostbyname2\_r} i cui prototipi
-sono:
+versioni \index{funzioni!rientranti} rientranti delle precedenti funzioni, al
+solito queste sono caratterizzate dall'avere un suffisso \texttt{\_r},
+pertanto avremo le due funzioni \funcd{gethostbyname\_r} e
+\funcd{gethostbyname2\_r} i cui prototipi sono:
\begin{functions}
\headdecl{netdb.h}
\headdecl{sys/socket.h}
altrimenti restituiscono un codice di errore negativo e all'indirizzo puntato
da \param{result} sarà salvato un puntatore nullo, mentre a quello puntato da
\param{h\_errnop} sarà salvato il valore del codice di errore, dato che per
-essere rientrante la funzione non può la variabile globale \var{h\_errno}. In
-questo caso il codice di errore, oltre ai valori di
+essere \index{funzioni!rientranti} rientrante la funzione non può la variabile
+globale \var{h\_errno}. In questo caso il codice di errore, oltre ai valori di
tab.~\ref{tab:h_errno_values}, può avere anche quello di \errcode{ERANGE}
qualora il buffer allocato su \param{buf} non sia sufficiente a contenere i
dati, in tal caso si dovrà semplicemente ripetere l'esecuzione della funzione
una apposita struttura \struct{servent} contenente tutti i risultati,
altrimenti viene restituito un puntatore nullo. Si tenga presente che anche
in questo caso i dati vengono mantenuti in una area di memoria statica e che
-quindi la funzione non è rientrante.
+quindi la funzione non è \index{funzioni!rientranti} rientrante.
\begin{figure}[!htb]
\footnotesize \centering
La prima funzione di questa interfaccia è \funcd{getaddrinfo},\footnote{la
funzione è definita, insieme a \func{getnameinfo} che vedremo più avanti,
- nell'\href{http://www.ietf.org/rfc/rfc2553.txt} {RFC~2553}.} che combina le
+ nell'\href{http://www.ietf.org/rfc/rfc2553.txt}{RFC~2553}.} che combina le
funzionalità delle precedenti \func{getipnodebyname}, \func{getipnodebyaddr},
\func{getservbyname} e \func{getservbyport}, consentendo di ottenere
contemporaneamente sia la risoluzione di un indirizzo simbolico che del nome
variabile (di tipo puntatore ad una struttura \struct{addrinfo}) che verrà
utilizzata dalla funzione per riportare (come \itindex{value~result~argument}
\textit{value result argument}) i propri risultati. La funzione infatti è
-rientrante, ed alloca autonomamente tutta la memoria necessaria in cui
-verranno riportati i risultati della risoluzione. La funzione scriverà
-all'indirizzo puntato da \param{res} il puntatore iniziale ad una
-\itindex{linked~list} \textit{linked list} di strutture di tipo
-\struct{addrinfo} contenenti tutte le informazioni ottenute.
+\index{funzioni!rientranti} rientrante, ed alloca autonomamente tutta la
+memoria necessaria in cui verranno riportati i risultati della risoluzione.
+La funzione scriverà all'indirizzo puntato da \param{res} il puntatore
+iniziale ad una \itindex{linked~list} \textit{linked list} di strutture di
+tipo \struct{addrinfo} contenenti tutte le informazioni ottenute.
\begin{figure}[!htb]
\footnotesize \centering
% riferimenti http://www.rcpt.to/lsfcc/lsf.html
% Documentation/networking/filter.txt
+% TODO documentare SO_MARK, introdotta nel 2.6.25, richiede CAP_NET_ADMIN
+%A userspace program may wish to set the mark for each packets its send
+%without using the netfilter MARK target. Changing the mark can be used
+%for mark based routing without netfilter or for packet filtering.
\end{basedescript}
reno& -- &Algoritmo tradizionale, usato in caso di assenza degli altri.\\
\texttt{bic} &\texttt{TCP\_CONG\_BIC} &
\href{http://www.csc.ncsu.edu/faculty/rhee/export/bitcp/index.htm}
- {\texttt{http://www.csc.ncsu.edu/faculty/rhee/export/bitcp/index.htm}}.\\
+ {\textsf{http://www.csc.ncsu.edu/faculty/rhee/export/bitcp/index.htm}}.\\
\texttt{cubic} &\texttt{TCP\_CONG\_CUBIC} &
\href{http://www.csc.ncsu.edu/faculty/rhee/export/bitcp/index.htm}
- {\texttt{http://www.csc.ncsu.edu/faculty/rhee/export/bitcp/index.htm}}.\\
+ {\textsf{http://www.csc.ncsu.edu/faculty/rhee/export/bitcp/index.htm}}.\\
\texttt{highspeed}&\texttt{TCP\_CONG\_HSTCP} &
\href{http://www.icir.org/floyd/hstcp.html}
- {\texttt{http://www.icir.org/floyd/hstcp.html}}.\\
+ {\textsf{http://www.icir.org/floyd/hstcp.html}}.\\
\texttt{htcp} &\texttt{TCP\_CONG\_HTCP} &
\href{http://www.hamilton.ie/net/htcp/}
- {\texttt{http://www.hamilton.ie/net/htcp/}}.\\
+ {\textsf{http://www.hamilton.ie/net/htcp/}}.\\
\texttt{hybla} &\texttt{TCP\_CONG\_HYBLA} &
\href{http://www.danielinux.net/projects.html}
- {\texttt{http://www.danielinux.net/projects.html}}.\\
+ {\textsf{http://www.danielinux.net/projects.html}}.\\
\texttt{scalable}&\texttt{TCP\_CONG\_SCALABLE}&
\href{http://www.deneholme.net/tom/scalable/}
- {\texttt{http://www.deneholme.net/tom/scalable/}}.\\
+ {\textsf{http://www.deneholme.net/tom/scalable/}}.\\
\texttt{vegas} &\texttt{TCP\_CONG\_VEGAS} &
\href{http://www.cs.arizona.edu/protocols/}
- {\texttt{http://www.cs.arizona.edu/protocols/}}.\\
+ {\textsf{http://www.cs.arizona.edu/protocols/}}.\\
\texttt{westwood}&\texttt{TCP\_CONG\_WESTWOOD}&
\href{http://www.cs.ucla.edu/NRL/hpi/tcpw/}
- {\texttt{http://www.cs.ucla.edu/NRL/hpi/tcpw/}}.\\
+ {\textsf{http://www.cs.ucla.edu/NRL/hpi/tcpw/}}.\\
% \texttt{}&\texttt{}& .\\
\hline
\end{tabular}
impostabili con \func{sysctl}, sono riportate sotto il nodo \texttt{net}, o,
se acceduti tramite l'interfaccia del filesystem \texttt{/proc}, sotto
\texttt{/proc/sys/net}. In genere sotto questa directory compaiono le
-sottodirectory (corrispondenti ad altrettanti sottonodi per \func{sysctl})
+sottodirectory (corrispondenti ad altrettanti sotto-nodi per \func{sysctl})
relative ai vari protocolli e tipi di interfacce su cui è possibile
intervenire per effettuare impostazioni; un contenuto tipico di questa
directory è il seguente:
Si tenga presente infine che se è sempre possibile utilizzare il filesystem
\texttt{/proc} come sostituto di \func{sysctl}, dato che i valori di nodi e
-sottonodi di quest'ultima sono mappati come file e directory sotto
+sotto-nodi di quest'ultima sono mappati come file e directory sotto
\texttt{/proc/sys/}, non è vero il contrario, ed in particolare Linux consente
di impostare alcuni parametri o leggere lo stato della rete a livello di
sistema sotto \texttt{/proc/net}, dove sono presenti dei file che non
% LocalWords: rename ifconf syndrome dell'ACK FTP ACCEPTFILTER advanced reno
% LocalWords: congestion control Networking cubic CUBIC highspeed HSTCP htcp
% LocalWords: HTCP hybla HYBLA scalable SCALABLE ifc req iflist access ntoa Kb
-% LocalWords: hop Selective acknowledgement Explicit RTO stack firewall
-% LocalWords: Notification wireless denial pressure ATTACH DETACH
-% LocalWords: libpcap discovery point l'overhaed min PAGE flood
-% LocalWords: selective COOKIES NAT
+% LocalWords: hop Selective acknowledgement Explicit RTO stack firewall passwd
+% LocalWords: Notification wireless denial pressure ATTACH DETACH publickey
+% LocalWords: libpcap discovery point l'overhaed min PAGE flood NFS blast
+% LocalWords: selective COOKIES NAT Translation
%%% Local Variables:
%%% mode: latex