\begin{figure}[htb]
\centering
- \includegraphics[width=10cm]{img/resolver}
+ \includegraphics[width=9cm]{img/resolver}
\caption{Schema di funzionamento delle routine del \textit{resolver}.}
\label{fig:sock_resolver_schema}
\end{figure}
funzioni di libreria, prevedendo un ordine di interrogazione predefinito e
non modificabile (a meno di una ricompilazione delle librerie stesse).}
+\index{\textit{Name~Service~Switch}|(}
Per risolvere questa serie di problemi la risoluzione dei nomi a dominio
eseguirà dal \textit{resolver} è stata inclusa all'interno di un meccanismo
generico per la risoluzione di corrispondenze fra nomi ed informazioni ad essi
disposizione,\footnote{è cura della implementazione fattane nelle \acr{glibc}
tenere conto della presenza del \textit{Name Service Switch}.} e sono queste
quelle che tratteremo nelle sezioni successive.
+\index{\textit{Name~Service~Switch}|)}
\subsection{Le funzioni di interrogazione del \textit{resolver}}
sez.~\ref{sec:TCP_func_accept}) ed adottato dalle \acr{glibc}.} è la
dimensione in byte dei dati presenti all'indirizzo indicato da \param{optval}.
Dato che il tipo di dati varia a seconda dell'opzione scelta, occorrerà
-individuare qual'è quello che deve essere usato, ed utilizzare le opportune
+individuare qual è quello che deve essere usato, ed utilizzare le opportune
variabili.
La gran parte delle opzioni utilizzano per \param{optval} un valore intero, se