fare questa operazione per un socket TCP dato che su di essi si può sempre
invocare \func{getsockname} una volta che si è completata la connessione.
-Infine il quarto caso è quello in cui si vuole effettivamente ottenere un
-\textit{completely duplicate binding}, quando cioè si vuole eseguire
-\func{bind} su un indirizzo ed una porta che sono già \textsl{legati} ad un
-altro socket. Questo ovviamente non ha senso per il normale traffico di rete,
-in cui i pacchetti vengono scambiati direttamente fra due applicazioni; ma
-quando un sistema supporta il traffico in multicast, in cui una applicazione
-invia i pacchetti a molte altre (vedi sez.~\ref{sec:multicast_xxx}), allora ha
-senso che su una macchina i pacchetti provenienti dal traffico in multicast
-possano essere ricevuti da più applicazioni\footnote{l'esempio classico di
- traffico in multicast è quello di uno streaming di dati (audio, video,
- ecc.), l'uso del multicast consente in tal caso di trasmettere un solo
- pacchetto, che potrà essere ricevuto da tutti i possibili destinatari
- (invece di inviarne un duplicato a ciascuno); in questo caso è perfettamente
- logico aspettarsi che sulla stessa macchina più utenti possano lanciare un
- programma che permetta loro di ricevere gli stessi dati.} o da diverse
-istanze della stessa applicazione.
+Infine il quarto caso è quello in cui si vuole effettivamente ottenere
+un \textit{completely duplicate binding}, quando cioè si vuole
+eseguire \func{bind} su un indirizzo ed una porta che sono già
+\textsl{legati} ad un altro socket. Questo ovviamente non ha senso
+per il normale traffico di rete, in cui i pacchetti vengono scambiati
+direttamente fra due applicazioni; ma quando un sistema supporta il
+traffico in \itindex{multicast}\textit{multicast}, in cui una
+applicazione invia i pacchetti a molte altre (vedi
+sez.~\ref{sec:multicast_xxx}), allora ha senso che su una macchina i
+pacchetti provenienti dal traffico in multicast possano essere
+ricevuti da più applicazioni\footnote{l'esempio classico di traffico
+ in multicast è quello di uno streaming di dati (audio, video, ecc.),
+ l'uso del multicast consente in tal caso di trasmettere un solo
+ pacchetto, che potrà essere ricevuto da tutti i possibili
+ destinatari (invece di inviarne un duplicato a ciascuno); in questo
+ caso è perfettamente logico aspettarsi che sulla stessa macchina più
+ utenti possano lanciare un programma che permetta loro di ricevere
+ gli stessi dati.} o da diverse istanze della stessa applicazione.
+\itindex{multicast}
In questo caso utilizzando \const{SO\_REUSEADDR} si consente ad una
-applicazione eseguire \func{bind} sulla stessa porta ed indirizzo usata da
-un'altra, così che anche essa possa ricevere gli stessi pacchetti (chiaramente
-la cosa non ha alcun senso per i socket TCP, ed infatti in questo tipo di
-applicazione è normale l'uso del protovollo UDP). La regola è che quando si
-hanno più applicazioni che hanno eseguito \func{bind} sulla stessa porta, di
-tutti pacchetti destinati ad un indirizzo di broadcast o di multicast viene
-inviata una copia a ciascuna applicazione. Non è definito invece cosa accade
-qualora il pacchetto sia destinato ad un indirizzo normale (unicast).
+applicazione eseguire \func{bind} sulla stessa porta ed indirizzo
+usata da un'altra, così che anche essa possa ricevere gli stessi
+pacchetti (chiaramente la cosa non ha alcun senso per i socket TCP, ed
+infatti in questo tipo di applicazione è normale l'uso del protovollo
+UDP). La regola è che quando si hanno più applicazioni che hanno
+eseguito \func{bind} sulla stessa porta, di tutti pacchetti destinati
+ad un indirizzo di broadcast o di \itindex{multicast}
+\texttt{multicast} viene inviata una copia a ciascuna applicazione.
+Non è definito invece cosa accade qualora il pacchetto sia destinato
+ad un indirizzo normale (unicast).
Essendo questo un caso particolare in alcuni sistemi (come BSD) è stata
introdotta una opzione ulteriore, \const{SO\_REUSEPORT} che richiede che detta
\item[\const{IP\_TTL}] L'opzione consente di leggere o impostare il campo
- \textit{Time to Live} dell'intestazione IP (vedi sez.~\ref{sec:IP_header}).
- Il campo TTL è di 8 bit e l'opzione richiede che \param{optval} sia un
- intero, che ne conterrà il valore.
+ \textit{Time to Live} dell'intestazione IP (vedi sez.~\ref{sec:IP_header})
+ per tutti i pacchetti associati al socket. Il campo TTL è di 8 bit e
+ l'opzione richiede che \param{optval} sia un intero, che ne conterrà il
+ valore.
\item[\const{IP\_HDRINCL}] Se abilitata l'utente deve fornire lui stesso
L'opzione richiede per \param{optval} un intero usato come valore logico;
l'opzione non è applicabile a socket di tipo \const{SOCK\_STREAM}.
-\item[\const{IP\_MTU\_DISCOVER}] Questa è una opzione introdotta con i kernel
- della serie 2.2.x, ed è specifica di Linux. L'opzione permette di scrivere
- o leggere le impostazioni usate nella determinazione della \textit{Maximum
- Tranfer Unit} (vedi sez.~\ref{sec:net_lim_dim}) per il socket. Il valore
- di default è determinato dal parametro \texttt{ip\_no\_pmtu\_disc} di
- \func{sysctl}.
+\item[\const{IP\_MTU\_DISCOVER}] Questa è una opzione introdotta con i
+ kernel della serie 2.2.x, ed è specifica di Linux. L'opzione
+ permette di scrivere o leggere le impostazioni usate nella
+ determinazione della \textit{Maximum Tranfer Unit} (vedi
+ sez.~\ref{sec:net_lim_dim}) per il socket. Il valore di default è
+ determinato dal parametro \texttt{ip\_no\_pmtu\_disc} di
+ \func{sysctl} per i socket di tipo \const{SOCK\_STREAM}, mentre è
+ diabilitato per tutti gli altri.
\item[\const{IP\_MTU}] Permette di leggere il valore della \textit{Maximum
Tranfer Unit} di percorso del socket. L'opzione richiede per
una opzione introdotta con i kernel della serie 2.2.x, ed è specifica di
Linux.
-\item[\const{IP\_ROUTER\_ALERT}] Questa è una opzione introdotta con i kernel
- della serie 2.2.x, ed è specifica di Linux.
+\item[\const{IP\_ROUTER\_ALERT}] Questa è una opzione introdotta con i
+ kernel della serie 2.2.x, ed è specifica di Linux. Prende per
+ \param{optval} un intero usato come valore logico. Se abilitata
+ passa tutti i pacchetti con l'opzione \textit{IP Router Alert} (vedi
+ sez.\ref{sec:IP_options}) che devono essere inoltrati al socket
+ corrente. Può essere usata soltanto per socket di tipo raw.
\item[\const{IP\_MULTICAST\_TTL}] L'opzione permette di impostare o leggere il
valore del campo TTL per i pacchetti in uscita associati al socket. È
L'opzione richiede per \param{optval} un intero che conterrà il valore del
TTL.
-\item[\const{IP\_MULTICAST\_LOOP}] L'opzione consente di decidere se i dati
- che si inviano su un socket usato con il multicast vengano ricevuti anche
- sulla stessa macchina da cui li si stanno inviando. Prende per
- \param{optval} un intero usato come valore logico.
+\item[\const{IP\_MULTICAST\_LOOP}] L'opzione consente di decidere se i
+ dati che si inviano su un socket usato con il \itindex{multicast}
+ \texttt{multicast} vengano ricevuti anche sulla stessa macchina da
+ cui li si stanno inviando. Prende per \param{optval} un intero
+ usato come valore logico.
In generale se si vuole che eventuali client possano ricevere i dati che si
inviano occorre che questa funzionalità sia abilitata (come avviene di
disponibili in locale l'uso di questa opzione permette di disabilitare
questo tipo di traffico.
-\item[\const{IP\_ADD\_MEMBERSHIP}] L'opzione consente di unirsi ad gruppo di
- multicast, e può essere usata solo con \func{setsockopt}. L'argomento
- \param{optval} in questo caso deve essere una struttura di tipo
- \struct{ip\_mreqn}, illustrata in fig.~\ref{fig:ip_mreqn_struct}, che
- permette di indicare, con il campo \var{imr\_multiaddr} l'indirizzo del
- gruppo di multicast a cui ci si vuole unire, con il campo \var{imr\_address}
- l'indirizzo dell'interfaccia locale con cui unirsi al gruppo di multicast e
- con \var{imr\_ifindex} l'indice dell'interfaccia da utilizzare (un valore
- nullo indica una interfaccia qualunque).
+\item[\const{IP\_ADD\_MEMBERSHIP}] L'opzione consente di unirsi ad
+ gruppo di \itindex{multicast} \texttt{multicast}, e può essere usata
+ solo con \func{setsockopt}. L'argomento \param{optval} in questo
+ caso deve essere una struttura di tipo \struct{ip\_mreqn},
+ illustrata in fig.~\ref{fig:ip_mreqn_struct}, che permette di
+ indicare, con il campo \var{imr\_multiaddr} l'indirizzo del gruppo
+ di multicast a cui ci si vuole unire, con il campo
+ \var{imr\_address} l'indirizzo dell'interfaccia locale con cui
+ unirsi al gruppo di multicast e con \var{imr\_ifindex} l'indice
+ dell'interfaccia da utilizzare (un valore nullo indica una
+ interfaccia qualunque).
Per compatibilità è possibile utilizzare anche un argomento di tipo
\struct{ip\_mreq}, una precedente versione di \struct{ip\_mreqn}, che
\end{figure}
+\item[\const{IP\_DROP\_MEMBERSHIP}] Lascia un gruppo di
+ \itindex{multicast} \texttt{multicast}, prende per \param{optval} la
+ stessa struttura \struct{ip\_mreqn} (o \struct{ip\_mreq}) usata
+ anche per \const{IP\_ADD\_MEMBERSHIP}.
-
-\item[\const{IP\_DROP\_MEMBERSHIP}]
-
-\item[\const{IP\_MULTICAST\_IF}]
+\item[\const{IP\_MULTICAST\_IF}] Imposta l'interfaccia locale per
+ i'utilizzo del multicast, ed utilizza come \param{optval} le stesse
+ strutture \struct{ip\_mreqn} o \struct{ip\_mreq} delle due
+ precedenti opzioni.
\end{basedescript}
\func{ioctl}.
-\subsection{L'uso di \func{fcntl} per i socket}
-\label{sec:sock_fcntl}
+\subsection{L'uso di \func{ioctl} per i socket}
+\label{sec:sock_ioctl}
-Abbiamo già trattato l'uso di \func{fcntl} in sez.~\ref{sec:file_fcntl}, dove
+Abbiamo già trattato l'uso di \func{ioctl} in sez.~\ref{sec:file_ioctl}, dove
però ne abbiamo descritto le funzionalità nell'ambito della sua applicazione a
file descriptor associati a file normali; tratteremo qui invece il suo uso
specifico quando la si impiega su file descriptor associati a dei socket.
+Quanto utilizzata con socket generici i valori utilizzabili per il secondo
+argomento della funzione (\param{request}, che indica il tipo di operazione
+richiesta) sono quelli riportati nel seguente elenco, il terzo argomento della
+funzione (quello usato per inviare o ricevere i dati) dipende dalla richiesta
+effettuata, ed è anch'esso illustrato nell'elenco in corrispondenza alla
+relativa richiesta:
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.5cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+\item[\const{SIOCGSTAMP}] restituisce una struttura \struct{timeval} con la
+ marca temporale dell'ultimo pacchetto ricevuto sul socket, questa operazione
+ può essere utilizzata per effettuare delle misurazioni precise del tempo di
+ andata e ritorno\footnote{il cosiddetto \itindex{round~trip~time}
+ \textit{round trip time}.} dei pacchetti sulla rete.
+\item[\const{SIOCSPGRP}] imposta il processo o il \itindex{process~group}
+ \textit{process group} a cui inviare i segnali \const{SIGIO} e
+ \const{SIGURG} quando viene completata una operazione di I/O asincrono o
+ arrivano dei dati urgenti. Il terzo argomento deve essere un puntatore ad una
+ variabile di tipo \type{pid\_t}; un valore positivo indica direttamente il
+ \acr{pid} del processo, mentre un valore negativo indica (col valore
+ assoluto) il \textit{process group}. Senxa privilegi di amministratore o la
+ capability \const{CAP\_KILL} si può impostare solo se stessi o il proprio
+ \textit{process group}.
+
+\item[\const{FIOASYNC}] .
+
+
+\item[\const{SIOCGPGRP}] .
+
+\end{basedescript}
-\subsection{L'uso di \func{ioctl} per i socket}
-\label{sec:sock_ioctl}
-Come per \func{fcntl} abbiamo trattato l'uso di \func{ioctl} in
-sez.~\ref{sec:file_ioctl}, dove ne abbiamo descritto le funzionalità
+\subsection{L'uso di \func{fcntl} per i socket}
+\label{sec:sock_fcntl}
+
+
+Come per \func{ioctl} abbiamo trattato l'uso di \func{fcntl} in
+sez.~\ref{sec:file_fcntl}, dove ne abbiamo descritto le funzionalità
nell'ambito dell'applicazione su file normali; tratteremo qui il suo uso
specifico quando la si impiega su file descriptor associati a dei socket.
pagina di manuale.\footnote{quella accessibile con \texttt{man 7 socket}.}
I principali sono:
-\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3.2cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
\item[\texttt{rmem\_default}] imposta la dimensione di default del buffer di
lettura (cioè per i dati in ingresso) dei socket.
\item[\texttt{rmem\_max}] imposta la dimensione massima che si può assegnare al
\item[\texttt{wmem\_max}] imposta la dimensione massima che si può assegnare al
buffer di uscita dei socket attraverso l'uso dell'opzione
\const{SO\_SNDBUF}.
-\item[\texttt{message\_cost}]
-\item[\texttt{message\_burst}]
-\item[\texttt{netdev\_max\_backlog}]
-\item[\texttt{optmem\_max}]
+\item[\texttt{message\_cost}, \texttt{message\_burst}] impostano i valori
+ delle impostazioni del \itindex{bucket~filter} \textit{bucket filter}
+ (rispettivamente flusso a regime e dimensione di picchi di emissione) che
+ limita l'ammontare dei messaggi di avvertimento inviati dal kernel a causa
+ di eventi esterni sulla rete.
+% TODO: spiegare il ucket filter e questa opzione
+\item[\texttt{netdev\_max\_backlog}] numero massimo di pacchetti che possono
+ essere contenuti nella coda di ingresso generale.
+\item[\texttt{optmem\_max}] lunghezza massima dei dati ancillari e di
+ controllo (vedi sez.~\ref{sec:TCP_ancillary_data}).
\end{basedescript}
Nella directory \texttt{/proc/sys/net/ipv4} sono disponibili i parametri per i
socket IPv4, descritti anche nella rispettiva pagina di
manuale.\footnote{quella accessibile con \texttt{man 7 ip}.} I principali
sono:
-\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3.2cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+
+\item[\texttt{ip\_default\_ttl}] imposta il valore di default per il campo TTL
+ (vedi sez.~\ref{sec:IP_header}) di tutti i pacchetti uscenti. Il valore può
+ essere modificato per il singolo socket con l'opzione
+ \const{IP\_TTL}. Prende un valore intero.
+
+\item[\texttt{ip\_forward}] abilita l'inoltro dei pacchetti da una interfaccia
+ ad un altra, e può essere impostato anche per la singola
+ interfaccia. Prende un valore logico (0 disabilita, diverso da zero abilita).
+
+\item[\texttt{ip\_dynaddr}] Abilita la riscrittura automatica degli indirizzi
+ associati ad un socket quando una interfaccia cambia indirizzo. Viene usato
+ per le interfacce usate nei collegamenti in dial-up, il cui indirizzo IP
+ viene assegnato dinamicamente dal provider, e può essere modificato. Un
+ valore nullo disabilita la funzionalità, con 1 la si abilita, con 2 la si
+ abilità in modalità \textsl{prolissa}.
+
+\item[\texttt{ip\_autoconfig}] non documentato
+
+\item[\texttt{ip\_local\_port\_range}] imposta l'intervallo dei valori usati
+ per l'assegnazione delle porte effimere, permette cioè di modificare i
+ valori illustrati in fig.~\ref{fig:TCP_port_alloc}; prende due valori
+ numerici, che indicano gli estremi dell'intervallo. Si abbia cura di non
+ definire un intervallo che si sovrappone a quello delle porte usate per il
+ \itindex{masquerading} \textit{masquerading}, il kernel può gestire la
+ sovrapposizione, ma si avrà una perdita di prestazioni. Si imposti sempre un
+ valore iniziale maggiore di 1024 (o meglio ancora di 4096) per evitare
+ conflitti con le porte usate dai servizi noti.
+
\item[\texttt{ip\_no\_pmtu\_disc}] imposta la discliplina di ricerca della
\textit{Path MTU} (vedi sez.~\ref{sec:net_lim_dim} e
sez.~\ref{sec:sock_ipv4_options}).
+
+\item[\texttt{ipfrag\_high\_thresh}] limite massimo (espresso in numero di
+ byte) sui pacchetti IP frammentati presenti in coda; quando questo valore
+ viene raggiunta la coda viene ripulita fino al valore
+ \texttt{ipfrag\_low\_thresh}.
+
+\item[\texttt{ipfrag\_low\_thresh}] soglia bassa (specificata in byte) cui
+ viene riportata la coda dei pacchetti IP frammentati quando si raggiunge il
+ valore \texttt{ipfrag\_high\_thresh}.
+
+\item[\texttt{ip\_always\_defrag}] se abilitato (prende un intero come valore
+ logico) tutti i pacchetti IP frammentati saranno riassemblati, anche in caso
+ in successivo immediato inoltro.\footnote{introdotto con il kernel 2.2.13,
+ nelle versioni precedenti questo comportamento poteva essere solo in fase
+ di compilazione del kernel con l'opzione
+ \texttt{CONFIG\_IP\_ALWAYS\_DEFRAG}.}
+
+\item[\texttt{}]
+
+
\end{basedescript}