per scrivere una prima applicazione client/server che usi i socket TCP per una
comunicazione in entrambe le direzioni.
-L'applicazione sarà una implementazione elementare, ma completa, del servizio
-\texttt{echo}. Si è scelto di usare questo servizio, seguendo lo Stevens, in
-quanto esso costituisce il prototipo ideale di una generica applicazione di
-rete; pertanto attraverso questo esempio potremo illustrare i fondamenti con i
-quali si può costruire una qualunque applicazione di rete.
-
Inoltre prenderemo in esame, oltre al comportamento in condizioni normali,
anche tutti i possibili scenari particolari (errori, sconnessione della rete,
crash del client o del server durante la connessione) che possono avere luogo
\section{Il servizio \texttt{echo}}
\label{sec:TCPsimp_echo}
-Il servizio \texttt{echo} è uno dei servizi standard solitamente provvisti
-direttamente dal superserver \texttt{inetd}, definito dall'RFC~862. Come dice
-il nome il servizio deve semplicemente rimandare indietro i dati che gli
-vengono inviati; l'RFC specifica che per il TCP una volta stabilita la
-connessione ogni dato in ingresso deve essere rimandato in uscita, fintanto
-che il chiamante non ha chiude la connessione; il servizio opera sulla porta
-TCP numero 7.
-
-Nel nostro caso l'esempio sarà strutturato scrivendo un client che legge una
-linea dallo standard input e la scrive sul server, il server leggerà una linea
-dalla connessione e la riscriverà all'indietro; sarà compito del client
+L'applicazione scelta come esempio sarà una implementazione elementare, ma
+completa, del servizio \texttt{echo}. Il servizio \texttt{echo} è uno dei
+servizi standard solitamente provvisti direttamente dal superserver
+\texttt{inetd}, ed è definito dall'RFC~862. Come dice il nome il servizio deve
+rimandare indietro sulla connessione i dati che gli vengono inviati; l'RFC
+descrive le specifiche sia per TCP che UDP, e per il primo stabilisce che una
+volta stabilita la connessione ogni dato in ingresso deve essere rimandato in
+uscita, fintanto che il chiamante non ha chiude la connessione; il servizio
+opera sulla porta 7.
+
+Nel nostro caso l'esempio sarà costituito da un client che legge una linea di
+caratteri dallo standard input e la scrive sul server, il server leggerà la
+linea dalla connessione e la riscriverà all'indietro; sarà compito del client
leggere la risposta del server e stamparla sullo standard output.
+Si è scelto di usare questo servizio, seguendo lo Stevens, perché costituisce
+il prototipo ideale di una generica applicazione di rete in cui un server
+risponde alle richieste di un client; tutto quello che cambia nel caso si una
+applicazione più complessa è la elaborazione dell'input del client da parte
+del server nel fornire le risposte in uscita.
+
+\subsection{La struttura del server}
+\label{sec:TCPsimp_server_main}
+
+Il server si compone di un corpo principale, costituito dalla funzione
+\texttt{main} che si incarica di creare il socket, metterlo in ascolto di
+connessioni in arrivo e creare un processo figlio a cui delegare la gestione
+di ciascuna connessione. Questa parte, riportata in \nfig, è sostanzialmente
+identica a quella vista nell'esempio in \figref{sec:TCPelem_serv_code}.
+
+\begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize
+ \begin{lstlisting}{}
+/* Subroutines declaration */
+void SockEcho(int sockfd);
+/* Program beginning */
+int main(int argc, char *argv[])
+{
+ int list_fd, conn_fd;
+ pid_t pid;
+ struct sockaddr_in serv_add;
+ ....
+ /* create socket */
+ if ( (list_fd = socket(AF_INET, SOCK_STREAM, 0)) < 0) {
+ perror("Socket creation error");
+ exit(-1);
+ }
+ /* initialize address */
+ memset((void *)&serv_add, 0, sizeof(serv_add)); /* clear server address */
+ serv_add.sin_family = AF_INET; /* address type is INET */
+ serv_add.sin_port = htons(13); /* daytime port is 13 */
+ serv_add.sin_addr.s_addr = htonl(INADDR_ANY); /* connect from anywhere */
+ /* bind socket */
+ if (bind(list_fd, (struct sockaddr *)&serv_add, sizeof(serv_add)) < 0) {
+ perror("bind error");
+ exit(-1);
+ }
+ /* listen on socket */
+ if (listen(list_fd, BACKLOG) < 0 ) {
+ perror("listen error");
+ exit(-1);
+ }
+ /* handle echo to client */
+ while (1) {
+ /* accept connection */
+ if ( (conn_fd = accept(list_fd, NULL, NULL)) < 0) {
+ perror("accept error");
+ exit(-1);
+ }
+ /* fork to handle connection */
+ if ( (pid = fork()) < 0 ){
+ perror("fork error");
+ exit(-1);
+ }
+ if (pid == 0) { /* child */
+ close(list_fd); /* close listening socket */
+ SockEcho(conn_fd); /* handle echo */
+ exit(0);
+ } else { /* parent */
+ close(conn_fd); /* close connected socket */
+ }
+ }
+ /* normal exit, never reached */
+ exit(0);
+}
+ \end{lstlisting}
+ \caption{Codice della funzione \texttt{main} del server
+ \texttt{SimpleEchoTCPServer.c} per il servizio \texttt{echo}.}
+ \label{fig:TCPsimpl_serv_code}
+\end{figure}
+
+La struttura del server è sostanzialmente a quella dell'esempio precedente, ed
+ad esso si applicano le considerazioni fatte in
+\secref{sec:TCPel_cunc_daytime}, le uniche differenze rispetto all'esempio in
+\figref{sec:TCPelem_serv_code} è che in questo caso per il socket in ascolto
+viene usata la porta 7 e tutta la gestione della comunicazione è delegata alla
+funzione \texttt{SockEcho}.
+
+
+
+\subsection{Il client}
+\label{sec:TCPsimp_server_main}
+
+