+Come si può notare in \figref{fig:sig_sigaction} \func{sigaction}
+permette\footnote{La possibilità è prevista dallo standard POSIX.1b, ed è
+ stata aggiunta a partire dai kernel della serie 2.1.x con l'introduzione dei
+ segnali real-time (vedi \secref{sec:sig_real_time}). In precedenza era
+ possibile ottenere alcune informazioni addizionali usando \var{sa\_handler}
+ con un secondo parametro addizionale di tipo \var{struct sigcontext}, che
+ adesso è deprecato.} di utilizzare due forme diverse di manipolatore, da
+specificare, a seconda dell'uso o meno del flag \macro{SA\_SIGINFO},
+rispettivamente attraverso i campi \var{sa\_sigaction} o \var{sa\_handler},
+(che devono essere usati in maniera alternativa, in certe implementazioni
+questi vengono addirittura definiti come \ctyp{union}): la prima è quella
+classica usata anche con \func{signal}, la seconda permette invece di usare un
+manipolatore in grado di ricevere informazioni più dettagliate dal sistema,
+attraverso la struttura \type{siginfo\_t}, riportata in
+\figref{fig:sig_siginfo_t}.
+
+\begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize \centering
+ \begin{minipage}[c]{15cm}
+ \begin{lstlisting}[labelstep=0]{}%,frame=,indent=1cm]{}
+siginfo_t {
+ int si_signo; /* Signal number */
+ int si_errno; /* An errno value */
+ int si_code; /* Signal code */
+ pid_t si_pid; /* Sending process ID */
+ uid_t si_uid; /* Real user ID of sending process */
+ int si_status; /* Exit value or signal */
+ clock_t si_utime; /* User time consumed */
+ clock_t si_stime; /* System time consumed */
+ sigval_t si_value; /* Signal value */
+ int si_int; /* POSIX.1b signal */
+ void * si_ptr; /* POSIX.1b signal */
+ void * si_addr; /* Memory location which caused fault */
+ int si_band; /* Band event */
+ int si_fd; /* File descriptor */
+}
+ \end{lstlisting}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{La struttura \type{siginfo\_t}.}
+ \label{fig:sig_siginfo_t}
+\end{figure}
+
+Installando un manipolatore di tipo \var{sa\_sigaction} diventa allora
+possibile accedere alle informazioni restituite attraverso il puntatore a
+questa struttura. Tutti i segnali settano i campi \var{si\_signo}, che riporta
+il segnale ricevuto, \var{si\_errno}, che riporta il codice di errore, e
+\var{si\_code}, che viene usato per indicare la ragione per cui è stato emesso
+il segnale (come i dettagli sul tipo di errore per \macro{SIGFPE} e
+\macro{SIGILL}) ed ha valori diversi\footnote{un elenco dettagliato è
+ disponibile nella man page di \func{sigaction}.} a seconda del tipo di
+segnale ricevuto.
+
+Il resto della struttura può essere definito come \ctyp{union} ed i valori
+eventualmente presenti dipendono dal segnale, così \macro{SIGCHLD} ed i
+segnali POSIX.1b\footnote{NdA trovare quale sono e completare l'informazione.}
+inviati tramite \func{kill} avvalorano \var{si\_pid} e \var{si\_uid} coi
+valori corrispondenti al processo che ha emesso il segnale, \macro{SIGILL},
+\macro{SIGFPE}, \macro{SIGSEGV} e \macro{SIGBUS} avvalorano \var{si\_addr} con
+l'indirizzo cui è avvenuto l'errore, \macro{SIGIO} (vedi
+\secref{sec:file_asyncronous_io}) e \macro{SIGPOLL} avvalorano \var{si\_fd}
+con il numero del file descriptor.
+