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\textit{delivered}) quando viene eseguita l'azione per esso prevista, mentre
per tutto il tempo che passa fra la generazione del segnale e la sua consegna
esso è detto \textsl{pendente} (o \textit{pending}). In genere questa
-procedura viene effettuata dallo \itindex{scheduler} scheduler quando,
-riprendendo l'esecuzione del processo in questione, verifica la presenza del
-segnale nella \struct{task\_struct} e mette in esecuzione il gestore.
+procedura viene effettuata dallo \textit{scheduler} quando, riprendendo
+l'esecuzione del processo in questione, verifica la presenza del segnale nella
+\struct{task\_struct} e mette in esecuzione il gestore.
In questa semantica un processo ha la possibilità di bloccare la consegna dei
segnali, in questo caso, se l'azione per il suddetto segnale non è quella di
ignorarlo.
Normalmente l'invio al processo che deve ricevere il segnale è immediato ed
-avviene non appena questo viene rimesso in esecuzione dallo
-\itindex{scheduler} scheduler che esegue l'azione specificata. Questo a meno
-che il segnale in questione non sia stato bloccato prima della notifica, nel
-qual caso l'invio non avviene ed il segnale resta \textsl{pendente}
-indefinitamente.
+avviene non appena questo viene rimesso in esecuzione dallo \textit{scheduler}
+che esegue l'azione specificata. Questo a meno che il segnale in questione non
+sia stato bloccato prima della notifica, nel qual caso l'invio non avviene ed
+il segnale resta \textsl{pendente} indefinitamente.
Quando lo si sblocca un segnale \textsl{pendente} sarà subito notificato. Si
tenga presente però che tradizionalmente i segnali \textsl{pendenti} non si
arrotondato al multiplo successivo di 1/\const{HZ}.
Con i kernel della serie 2.4 in realtà era possibile ottenere anche pause più
-precise del centesimo di secondo usando politiche di \itindex{scheduler}
-scheduling \textit{real-time} come \const{SCHED\_FIFO} o \const{SCHED\_RR}; in
-tal caso infatti il calcolo sul numero di interruzioni del timer veniva
-evitato utilizzando direttamente un ciclo di attesa con cui si raggiungevano
-pause fino ai 2~ms con precisioni del $\mu$s. Questa estensione è stata
-rimossa con i kernel della serie 2.6, che consentono una risoluzione più alta
-del timer di sistema; inoltre a partire dal kernel 2.6.21, \func{nanosleep}
-può avvalersi del supporto dei timer ad alta risoluzione, ottenendo la massima
-precisione disponibile sull'hardware della propria macchina.
+precise del centesimo di secondo usando politiche di \textit{scheduling}
+\textit{real-time} come \const{SCHED\_FIFO} o \const{SCHED\_RR} (vedi
+sez.~\ref{sec:proc_real_time}); in tal caso infatti il calcolo sul numero di
+interruzioni del timer veniva evitato utilizzando direttamente un ciclo di
+attesa con cui si raggiungevano pause fino ai 2~ms con precisioni del
+$\mu$s. Questa estensione è stata rimossa con i kernel della serie 2.6, che
+consentono una risoluzione più alta del timer di sistema; inoltre a partire
+dal kernel 2.6.21, \func{nanosleep} può avvalersi del supporto dei timer ad
+alta risoluzione, ottenendo la massima precisione disponibile sull'hardware
+della propria macchina.
\subsection{Un esempio elementare}