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tutto indipendente dalla frequenza scelta per il timer di sistema che governa
lo \textit{scheduler};\footnote{normalmente si possono ottenere precisioni
fino al microsecondo, andando molto oltre in caso di hardware dedicato.} per
-questo lo standard POSIX ha previsto una serie di nuove funzioni relative a a
-quelli che vengono chiamati ``\textsl{orologi} \textit{real-time}'', in grado
-di supportare risoluzioni fino al nanosecondo. Inoltre le CPU più moderne sono
-dotate a loro volta di contatori ad alta definizione che consentono una grande
-accuratezza nella misura del tempo da esse dedicato all'esecuzione di un
-processo.
+questo lo standard POSIX.1-2001 ha previsto una serie di nuove funzioni
+relative a quelli che vengono chiamati ``\textsl{orologi}
+\textit{real-time}'', in grado di supportare risoluzioni fino al
+nanosecondo. Inoltre le CPU più moderne sono dotate a loro volta di contatori
+ad alta definizione che consentono una grande accuratezza nella misura del
+tempo da esse dedicato all'esecuzione di un processo.
Per usare queste funzionalità ed ottenere risoluzioni temporali più accurate,
occorre però un opportuno supporto da parte del kernel, ed i cosiddetti
\footnotetext{specifico di Linux, introdotto a partire dal kernel 2.6.28, non
previsto da POSIX e non presente in altri sistemi unix-like.}
+% TODO, dal 2.6.39 anche CLOCK_BOOTTIME, vedi http://lwn.net/Articles/432757/
+
Per poter utilizzare queste funzionalità le \acr{glibc} richiedono che la
macro \macro{\_POSIX\_C\_SOURCE} sia definita ad un valore maggiore o uguale
di \texttt{199309L} (vedi sez.~\ref{sec:intro_gcc_glibc_std}), inoltre i
\end{functions}
+% TODO, dal 2.6.39 aggiunta clock_adjtime
+
Con l'introduzione degli orologi ad alta risoluzione è divenuto possibile
ottenere anche una gestione più avanzata degli allarmi; abbiamo già visto in
sez.~\ref{sec:sig_alarm_abort} come l'interfaccia di \func{setitimer} derivata