-deve mai usare un valore assoluto dato che si correrebbe il rischio di
-utilizzare un segnale in uso alle librerie, ed il numero del segnale deve
-invece essere sempre specificato in forma relativa a \const{SIGRTMIN} (come
-\code{SIGRTMIN + n}) avendo inoltre cura di controllare di non aver mai
-superato \const{SIGRTMAX}.
-
-I segnali con un numero più basso hanno una priorità maggiore e vengono
-consegnati per primi, inoltre i segnali \textit{real-time} non possono
-interrompere l'esecuzione di un gestore di un segnale a priorità più alta; la
-loro azione predefinita è quella di terminare il programma. I segnali
-ordinari hanno tutti la stessa priorità, che è più alta di quella di qualunque
-segnale \textit{real-time}. Lo standard non definisce niente al riguardo ma
-Linux, come molte altre implementazioni, adotta questa politica.
+deve mai usare un valore numerico assoluto, dato che si potrebbe correre il
+rischio di utilizzare un segnale già in uso alle librerie; il numero del
+segnale deve invece essere sempre specificato in forma relativa a
+\const{SIGRTMIN}, con qualcosa come \code{SIGRTMIN + n}, avendo sempre cura di
+controllare di non aver indicato un valore maggiore di \const{SIGRTMAX}.
+
+I segnali \textit{real-time} con un numero più basso hanno una priorità
+maggiore e vengono consegnati per primi, inoltre i segnali \textit{real-time}
+non possono interrompere l'esecuzione di un gestore di un segnale a priorità
+più alta. La loro azione predefinita è sempre quella di terminare il
+programma. I segnali ordinari invece hanno tutti la stessa priorità, che è
+più alta di quella di qualunque segnale \textit{real-time}.\footnote{questa è
+ però una caratteristica di Linux, presente comunque anche nella gran parte
+ degli altri kernel \textit{unix-like}, lo standard infatti non definisce
+ niente al riguardo.}