per \var{sigev\_notify}, \const{SIGALRM} per \var{sigev\_signo} e
l'identificatore del timer come valore per \var{sigev\_value.sival\_int}.
-
Il terzo argomento deve essere l'indirizzo di una variabile di tipo
\type{timer\_t} dove sarà scritto l'identificativo associato al timer appena
creato, da usare in tutte le successive funzioni di gestione. Una volta creato
Arma o disarma il timer POSIX.
- \bodydesc{La funzione restituisce 0 in caso di successo e $-1$
- in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà
+ \bodydesc{La funzione restituisce 0 in caso di successo e $-1$ in caso di
errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei seguenti valori:
\begin{errlist}
\item[\errcode{EINVAL}] all'interno di \param{new\_value.value} si è
fig.~\ref{fig:struct_itimerspec}; se il puntatore \param{old\_value} è diverso
da \val{NULL} il valore corrente della scadenza verrà restituito in una
analoga struttura, ovviamente in entrambi i casi le strutture devono essere
-state allocate.
+state allocate.
\begin{figure}[!htb]
\footnotesize \centering
\textit{epoch}) o come un certo numero di secondi o nanosecondi rispetto
alla partenza di un orologio di CPU.}
-Il campo \var{it\_interval} consente invece di importare un allarme periodico,
-se il suo valore è nullo (se cioè sono nulli tutti e due i valori di detta
+Il campo \var{it\_interval} consente invece di impostare un allarme periodico.
+Se il suo valore è nullo (se cioè sono nulli tutti e due i valori di detta
struttura \struct{timespec}) l'allarme scatterà una sola volta secondo quando
indicato con \var{it\_value}, altrimenti il valore specificato verrà preso
-come estensione del periodo di ripetizione della generazione dell'allarme.
+come l'estensione del periodo di ripetizione della generazione dell'allarme.
+
+Se il timer era già stato armato la funzione sovrascrive la precedente
+impostazione, se invece si indica come prima scadenza un tempo già passato,
+l'allarme verrà notificato immediatamente e al contempo verrà incrementato il
+contatore dei superamenti. Questo contatore serve a fornire una indicazione al
+programma che riceve l'allarme su un eventuale numero di scadenze che sono
+passate prima della ricezione della notifica dell'allarme.
+
+É infatti possibile, qualunque sia il meccanismo di notifica scelto, che
+quest'ultima venga ricevuta dopo che il timer è scaduto più di una
+volta.\footnote{specialmente se si imposta un timer con una ripetizione a
+ frequenza elevata.} Nel caso dell'uso di un segnale infatti il sistema mette
+in coda un solo segnale per timer,\footnote{questo indipendentemente che si
+ tratti di un segnale ordinario o \textit{real-time}; per questi ultimi
+ sarebbe anche possibile inviare un segnale per ogni scadenza, questo però
+ non viene fatto per evitare il rischio, tutt'altro che remoto, di riempire
+ la coda.} e se il sistema è sotto carico o se il segnale è bloccato, prima
+della sua ricezione può passare un intervallo di tempo sufficientemente lungo
+ad avere scadenze multiple, e lo stesso può accadere anche se si usa un
+\textit{thread}.
+
+Per questo motivo il gestore del segnale o il \textit{thread} di notifica può
+ottenere una indicazione di quante volte il time è scaduto utilizzando la
+fuzione \funcd{timer\_getoverrun}, il cui prototipo è:
+\begin{functions}
+ \headdecl{time.h}
+
+ \funcdecl{int timer\_getoverrun(timer\_t timerid)}
+
+ Ottiene il numero di scadenze di un timer POSIX.
+
+ \bodydesc{La funzione restituisce il numero di scadenze di un timer (anche 0
+ se non ve ne sono) in caso di successo e $-1$ in caso di errore, nel qual
+ caso \var{errno} assumerà il valore:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EINVAL}] \param{timerid} non indica un timer valido.
+ \end{errlist}
+}
+\end{functions}
-Se si indica un tempo
% TODO trattare i Posix timer, e le fuzioni: