+Come accennato in \secref{sec:sess_job_control_overview} nel job control i
+processi vengono raggruppati in \textit{process group} e \textit{sessioni};
+per far questo vengono utilizzati due ulteriori identificatori (oltre quelli
+visti in \secref{sec:proc_pid}) che il kernel associa a ciascun processo:
+l'identificatore del \textit{process group} e l'identificatore della
+\textsl{sessione}, che vengono indicati rispettivamente con le sigle
+\acr{pgid} e \acr{sid}, e sono mantenuti in variabili di tipo \type{pid\_t}. I
+valori di questi identificatori possono essere visualizzati dal comando
+\cmd{ps} usando l'opzione \cmd{-j}.
+
+Un \textit{process group} è pertanto definito da tutti i processi che hanno lo
+stesso \acr{pgid}; è possibile leggere il valore di questo identificatore con
+le funzioni \func{getpgid} e \func{getpgrp},\footnote{\func{getpgrp} è
+ definita nello standard POSIX.1, mentre \func{getpgid} è richiesta da SVr4.}
+i cui prototipi sono:
+\begin{functions}
+ \headdecl{unistd.h}
+
+ \funcdecl{pid\_t getpgid(pid\_t pid)}
+ Legge il \acr{pgid} del processo \param{pid}.
+
+ \funcdecl{pid\_t getpgrp(void)}
+ Legge il \acr{pgid} del processo corrente.
+
+ \bodydesc{Le funzioni restituiscono il \acr{pgid} del processo,
+ \func{getpgrp} ha sempre successo, mentre \func{getpgid} restituisce -1
+ ponendo \var{errno} a \macro{ESRCH} se il processo selezionato non esiste.}
+\end{functions}
+
+La funzione \func{getpgid} permette di specificare il \acr{pid} del processo
+di cui si vuole sapere il \acr{pgid}; un valore nullo per \param{pid}
+restituisce il \acr{pgid} del processo corrente; \func{getpgrp} è di norma
+equivalente a \code{getpgid(0)}.
+
+In maniera analoga l'identificatore della sessione può essere letto dalla
+funzione \func{getsid}, che però nelle \acr{glibc}\footnote{la system call è
+ stata introdotta in Linux a partire dalla versione 1.3.44, il supporto nelle
+ librerie del C è iniziato dalla versione 5.2.19. La funzione non è prevista
+ da POSIX.1, che parla solo di processi leader di sessione, e non di
+ identificatori di sessione.} è accessibile solo definendo
+\macro{\_XOPEN\_SOURCE} e \macro{\_XOPEN\_SOURCE\_EXTENDED}; il suo prototipo
+è:
+\begin{prototype}{unistd.h}{pid\_t getsid(pid\_t pid)}
+ Legge l'identificatore di sessione del processo \param{pid}.
+
+ \bodydesc{La funzione restituisce l'identificatore (un numero positivo) in
+ caso di successo, e -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà
+ i valori:
+ \begin{errlist}
+ \item[\macro{ESRCH}] Il processo selezionato non esiste.
+ \item[\macro{EPERM}] In alcune implementazioni viene restituito quando il
+ processo selezionato non fa parte della stessa sessione del processo
+ corrente.
+ \end{errlist}
+ }
+\end{prototype}
+
+Entrambi gli identificatori vengono inizializzati alla creazione di ciascun
+processo con lo stesso valore che hanno nel processo padre, per cui un
+processo appena creato appartiene sempre allo stesso raggruppamento e alla
+stessa sessione del padre. Vedremo poi come sia possibile creare più
+\textit{process group} all'interno della stessa sessione, e spostare i
+processi dall'uno all'altro, ma sempre all'interno di una stessa sessione.
+
+Ciascun gruppo di processi ha sempre un processo principale, il cosiddetto
+\textit{process group leader}, che è identificato dall'avere un \acr{pgid}
+uguale al suo \acr{pid}, in genere questo è il primo processo del gruppo, che
+si incarica di lanciare tutti gli altri. Un nuovo gruppo si crea con la
+funzione \func{setpgrp},\footnote{questa è la definizione di POSIX.1, BSD
+ definisce una funzione con lo stesso nome, che però è identica a
+ \func{setpgid}; nelle \acr{glibc} viene sempre usata sempre questa
+ definizione, a meno di non richiedere esplicitamente la compatibilità
+ all'indietro con BSD, definendo la macro \macro{\_BSD\_SOURCE}.} il cui
+prototipo è:
+\begin{prototype}{unistd.h}{int setpgrp(void)}
+ Modifica il \acr{pgid} al valore del \acr{pid} del processo corrente.
+
+ \bodydesc{La funzione restituisce il valore del nuovo \textit{process
+ group}.}
+\end{prototype}
+
+La funzione, assegnando al \acr{pgid} il valore del \acr{pid} processo
+corrente, rende questo \textit{process leader} di un nuovo gruppo, tutti i
+successivi processi da esso creati apparterranno (a meno di non cambiare di
+nuovo il \acr{pgid}) al nuovo gruppo. È possibile invece spostare un processo
+da un gruppo ad un altro con la funzione \func{setpgid}, il cui prototipo è:
+\begin{prototype}{unistd.h}{int setpgid(pid\_t pid, pid\_t pgid)}
+ Assegna al \acr{pgid} del processo \param{pid} il valore \param{pgid}.
+
+ \bodydesc{La funzione ritorna il valore del nuovo \textit{process group}, e
+ -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori:
+ \begin{errlist}
+ \item[\macro{ESRCH}] Il processo selezionato non esiste.
+ \item[\macro{EPERM}] Il cambiamento non è consentito.
+ \item[\macro{EINVAL}] Il valore di \param{pgid} è negativo.
+ \end{errlist}
+ }
+\end{prototype}
+
+La funzione permette di cambiare il \acr{pgid} del processo \param{pid}, ma il
+cambiamento può essere effettuato solo se \param{pgid} indica un
+\textit{process group} che è nella stessa sessione del processo chiamante.
+Inoltre la funzione può essere usata soltanto sul processo corrente o su uno
+dei suoi figli, ed in quest'ultimo caso ha successo soltanto se questo non ha
+ancora eseguito una \func{exec}. Specificando un valore nullo per \param{pid}
+si indica il processo corrente, mentre specificando un valore nullo per
+\param{pgid} si imposta il \textit{process group} al valore del \acr{pid} del
+processo selezionato; pertanto \func{setpgrp} è equivalente a \code{setpgid(0,
+ 0)}.
+
+Di norma questa funzione viene usata dalla shell quando si usano delle
+pipeline, per mettere nello stesso process group tutti i programmi lanciati su
+ogni linea di comando; essa viene chiamata dopo una \func{fork} sia dal
+processo padre, per impostare il valore nel figlio, che da quest'ultimo, per
+sé stesso, in modo che il cambiamento di \textit{process group} sia immediato
+per entrambi; una delle due chiamate sarà ridondante, ma non potendo
+determinare quale dei due processi viene eseguito per primo, occorre eseguirle
+comunque entrambe per evitare di esporsi ad una race condition.
+
+Si noti come nessuna delle funzioni esaminate finora permetta di spostare un
+processo da una sessione ad un altra; infatti l'unico modo di far cambiare
+sessione ad un processo è quello di crearne una nuova con l'uso di
+\func{setsid}; il suo prototipo è:
+\begin{prototype}{unistd.h}{pid\_t setsid(void)}
+ Crea una nuova sessione sul processo corrente settandone \acr{sid} e
+ \acr{pgid}.
+
+ \bodydesc{La funzione ritorna il valore del nuovo \acr{sid}, e -1 in caso di
+ errore, il solo errore possibile è \macro{EPERM}, che si ha quando il
+ \acr{pgid} e \acr{pid} del processo concidono.}
+\end{prototype}
+
+La funzione imposta il \acr{pgid} ed il \acr{sid} del processo corrente al
+valore del suo \acr{pid}, creando così una nuova sessione ed un nuovo
+\textit{process group} di cui esso diventa leader (come per i \textit{process
+ group} un processo si dice leader di sessione se il suo \acr{sid} è uguale
+al suo \acr{pid}). Inoltre il processo non avrà più un terminale di
+controllo.
+
+La funzione ha successo soltanto se il processo non è già leader per un
+\textit{process group}, per cui per usarla di norma si esegue una \func{fork}
+e si esce, per poi chiamare \func{setsid} nel processo figlio, in modo che,
+avendo questo lo stesso \acr{pgid} del padre ma un \acr{pid} diverso, non ci
+siano possibilità di errore. Questa funzione viene usata di solito nel
+processo di login (per i dettagli vedi \secref{sec:sess_login}) per
+raggruppare in una sessione tutti i comandi eseguiti da un utente dalla sua
+shell.