A tale scopo lo standard POSIX.1 prevede che ad ogni sessione possa essere
associato un terminale di controllo; in Linux questo viene realizzato
-mantenendo fra gli attributi di ciascun processo anche qual'è il suo terminale
+mantenendo fra gli attributi di ciascun processo anche qual è il suo terminale
di controllo. \footnote{Lo standard POSIX.1 non specifica nulla riguardo
l'implementazione; in Linux anch'esso viene mantenuto nella solita struttura
\struct{task\_struct}, nel campo \var{tty}.} In generale ogni processo
\func{waitpid}.} Se però si bloccano o ignorano i due segnali citati, le
funzioni di lettura e scrittura falliranno con un errore di \errcode{EIO}.
-Un processo può controllare qual'è il gruppo di \textit{foreground} associato
+Un processo può controllare qual è il gruppo di \textit{foreground} associato
ad un terminale con la funzione \funcd{tcgetpgrp}, il cui prototipo è:
\begin{functions}
\headdecl{unistd.h} \headdecl{termios.h}
automaticamente un avviso (un carattere di BELL, che provoca un beep)
sull'output quando si eccedono le dimensioni della coda. Se è abilitato il
modo canonico i caratteri in ingresso restano nella coda fintanto che non
-viene ricevuto un a capo; un'altra parametro del sistema, \const{MAX\_CANON},
+viene ricevuto un a capo; un'altro parametro del sistema, \const{MAX\_CANON},
specifica la dimensione massima di una riga in modo canonico.
La coda di uscita è analoga a quella di ingresso e contiene i caratteri