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Siccome la shell è collegata ad un solo terminale, che viene usualmente
chiamato \textsl{terminale di controllo}, (vedi sez.~\ref{sec:sess_ctrl_term})
-un solo comando alla volta (quello che viene detto in \textit{foreground}),
-potrà scrivere e leggere dal terminale. La shell però può eseguire anche più
-comandi in contemporanea, mandandoli in \textit{background} (aggiungendo una
-\cmd{\&} alla fine del comando), nel qual caso essi saranno eseguiti senza
-essere collegati al terminale.
+un solo comando alla volta (quello che viene detto in \textit{foreground} o in
+\textsl{primo piano}), potrà scrivere e leggere dal terminale. La shell però
+può eseguire, aggiungendo una \cmd{\&} alla fine del comando, più programmi in
+contemporanea, mandandoli in \textit{background} (o \textsl{sullo sfondo}),
+nel qual caso essi saranno eseguiti senza essere collegati al terminale.
Si noti come si sia parlato di comandi e non di programmi o processi; fra le
funzionalità della shell infatti c'è anche quella di consentire di concatenare
sé stesso, in modo che il cambiamento di \textit{process group} sia immediato
per entrambi; una delle due chiamate sarà ridondante, ma non potendo
determinare quale dei due processi viene eseguito per primo, occorre eseguirle
-comunque entrambe per evitare di esporsi ad una race
-condition\index{\textit{race~condition}}.
+comunque entrambe per evitare di esporsi ad una \textit{race
+ condition}\itindex{race~condition}.
Si noti come nessuna delle funzioni esaminate finora permetta di spostare un
processo da una sessione ad un altra; infatti l'unico modo di far cambiare
A tale scopo lo standard POSIX.1 prevede che ad ogni sessione possa essere
associato un terminale di controllo; in Linux questo viene realizzato
mantenendo fra gli attributi di ciascun processo anche qual'è il suo terminale
-di controllo. \footnote{Lo standard POSIX.1 non specifica nulla riguardo
+di controllo.\footnote{Lo standard POSIX.1 non specifica nulla riguardo
l'implementazione; in Linux anch'esso viene mantenuto nella solita struttura
\struct{task\_struct}, nel campo \var{tty}.} In generale ogni processo
eredita dal padre, insieme al \acr{pgid} e al \acr{sid} anche il terminale di
\func{waitpid}.} Se però si bloccano o ignorano i due segnali citati, le
funzioni di lettura e scrittura falliranno con un errore di \errcode{EIO}.
-Un processo può controllare qual'è il gruppo di \textit{foreground} associato
+Un processo può controllare qual è il gruppo di \textit{foreground} associato
ad un terminale con la funzione \funcd{tcgetpgrp}, il cui prototipo è:
\begin{functions}
\headdecl{unistd.h} \headdecl{termios.h}
\const{SIGQUIT} e \const{SIGTERM}, trattati in sez.~\ref{sec:sig_job_control})
a tutti i processi del raggruppamento di \textit{foreground}; in questo modo
la shell può gestire il blocco e l'interruzione dei vari comandi.
-
+
+% \|
+
Per completare la trattazione delle caratteristiche del job control legate al
terminale di controllo, occorre prendere in considerazione i vari casi legati
alla terminazione anomala dei processi, che sono di norma gestite attraverso
il segnale \const{SIGHUP}. Il nome del segnale deriva da \textit{hungup},
termine che viene usato per indicare la condizione in cui il terminale diventa
-inutilizzabile, (letteralmente sarebbe \textsl{impiccagione}).
+inutilizzabile, (letteralmente sarebbe \textsl{impiccagione}).
Quando si verifica questa condizione, ad esempio se si interrompe la linea, o
va giù la rete o più semplicemente si chiude forzatamente la finestra di
volta criptato, ed è il risultato che viene confrontato con il valore che
viene mantenuto nel database degli utenti.} la richiesta viene ripetuta un
certo numero di volte dopo di che \cmd{login} esce ed \cmd{init} provvede a
-rilanciare un'altra istanza di \func{getty}.
+rilanciare un'altra istanza di \cmd{getty}.
Se invece la password corrisponde \cmd{login} esegue \func{chdir} per settare
la \textit{home directory} dell'utente, cambia i diritti di accesso al
kernel.
\begin{figure}[htb]
- \centering \includegraphics[width=13cm]{img/term_struct}
+ \centering \includegraphics[width=14.5cm]{img/term_struct}
\caption{Struttura interna generica di un driver per un terminale.}
\label{fig:term_struct}
\end{figure}
automaticamente un avviso (un carattere di BELL, che provoca un beep)
sull'output quando si eccedono le dimensioni della coda. Se è abilitato il
modo canonico i caratteri in ingresso restano nella coda fintanto che non
-viene ricevuto un a capo; un'altra parametro del sistema, \const{MAX\_CANON},
+viene ricevuto un a capo; un'altro parametro del sistema, \const{MAX\_CANON},
specifica la dimensione massima di una riga in modo canonico.
La coda di uscita è analoga a quella di ingresso e contiene i caratteri
\textit{pathname} del terminale.}
\end{prototype}
-La funzione scrive il \index{\textit{pathname}}\textit{pathname} del terminale
-di controllo del processo chiamante nella stringa posta all'indirizzo
-specificato dall'argomento \param{s}. La memoria per contenere la stringa
-deve essere stata allocata in precedenza ed essere lunga almeno
+La funzione scrive il \itindex{pathname}\textit{pathname} del terminale di
+controllo del processo chiamante nella stringa posta all'indirizzo specificato
+dall'argomento \param{s}. La memoria per contenere la stringa deve essere
+stata allocata in precedenza ed essere lunga almeno
\const{L\_ctermid}\footnote{\const{L\_ctermid} è una delle varie costanti del
sistema, non trattata esplicitamente in sez.~\ref{sec:sys_characteristics}
che indica la dimensione che deve avere una stringa per poter contenere il
Se si passa come argomento \val{NULL} la funzione restituisce il puntatore ad
una stringa statica che può essere sovrascritta da chiamate successive. Si
-tenga presente che il \index{\textit{pathname}}\textit{pathname} restituito
+tenga presente che il \itindex{pathname}\textit{pathname} restituito
potrebbe non identificare univocamente il terminale (ad esempio potrebbe
essere \file{/dev/tty}), inoltre non è detto che il processo possa
effettivamente aprire il terminale.
\const{TOSTOP} & Se abilitato, con il supporto per il job control presente,
genera il segnale \const{SIGTTOU} per un processo in
background che cerca di scrivere sul terminale.\\
- \const{XCASE} & Se settato il terminale funziona solo con le
+ \const{XCASE} & Se impostato il terminale funziona solo con le
maiuscole. L'input è convertito in minuscole tranne per i
caratteri preceduti da una \verb|\|. In output le
maiuscole sono precedute da una \verb|\| e le minuscole
convertite in maiuscole.\\
- \const{DEFECHO}& Se impostate effettua l'eco solo se c'è un processo in
+ \const{DEFECHO}& Se impostato effettua l'eco solo se c'è un processo in
lettura.\\
\const{FLUSHO} & Effettua la cancellazione della coda di uscita. Viene
attivato dal carattere DISCARD. Non è supportato in
Anche in questo caso le due funzioni estraggono i valori della velocità della
linea da una struttura, il cui indirizzo è specificato dall'argomento
\param{termios\_p} che deve essere stata letta in precedenza con
-\func{tcgetaddr}.
+\func{tcgetattr}.
funzioni di scrittura, pertanto se usate da processi in background sul loro
terminale di controllo provocano l'emissione di \const{SIGTTOU} come
illustrato in sez.~\ref{sec:sess_ctrl_term}.\footnote{con la stessa eccezione,
- già vista per \func{tcsetaddr}, che quest'ultimo sia bloccato o ignorato dal
+ già vista per \func{tcsetattr}, che quest'ultimo sia bloccato o ignorato dal
processo chiamante.}
Una prima funzione, che è efficace solo in caso di terminali seriali asincroni