Come accennato in sez.~\ref{sec:intro_unix_struct} è lo \itindex{scheduler}
\textit{scheduler} che decide quale processo mettere in esecuzione; esso viene
eseguito ad ogni system call ed ad ogni interrupt,\footnote{più in una serie
- di altre occasioni.} (ma può essere anche attivato esplicitamente). Il timer
+ di altre occasioni.} ma può essere anche attivato esplicitamente. Il timer
di sistema provvede comunque a che esso sia invocato periodicamente; generando
un interrupt periodico secondo la frequenza specificata dalla costante
-\const{HZ},\footnote{fino al kernel 2.4 il valore usuale di questa costante
- era 100, per tutte le architetture eccetto l'alpha, per la quale era 1000,
- nel 2.6 è stato portato a 1000 su tutte le architetture; occorre fare
- attenzione a non confondere questo valore con quello dei
- \itindex{clock~tick} \textit{clock tick} (vedi
+\const{HZ},\footnote{fino al kernel 2.4 il valore di \const{HZ} era 100 su
+ tutte le architetture tranne l'alpha, per cui era 1000, nel 2.6 è stato
+ portato a 1000 su tutte; dal 2.6.13 lo si può impostare in fase di
+ compilazione del kernel, con un default di 250 e valori possibili di 100,
+ 250, 1000 e dal 2.6.20 anche 300 (che è divisibile per le frequenze di
+ refresh della televisione); occorre fare attenzione a non confondere questo
+ valore con quello dei \itindex{clock~tick} \textit{clock tick} (vedi
sez.~\ref{sec:sys_unix_time}).} definita in \file{asm/param.h}, ed il cui
valore è espresso in Hertz.\footnote{a partire dal kernel 2.6.21 è stato
introdotto (a cura di Ingo Molnar) un meccanismo completamente diverso,