-\item[\const{CLONE\_IO}]
-\item[\const{CLONE\_NEWIPC}]
-\item[\const{CLONE\_NEWNET}]
-\item[\const{CLONE\_NEWNS}]
-\item[\const{CLONE\_NEWPID}]
-\item[\const{CLONE\_NEWUTS}]
+\item[\const{CLONE\_IO}] se questo flag viene impostato il nuovo il nuovo
+ processo condividerà con il padre il contesto dell'I/O, altrimenti, come
+ come avviene nel comportamento ordinario con una \func{fork} otterrà un suo
+ contesto dell'I/O.
+
+ Il contesto dell'I/O viene usato dagli \textit{scheduler} di I/O (visti in
+ sez.~\ref{sec:io_priority}) e se questo è lo stesso per diversi processi
+ questi vengono trattati come se fossero lo stesso, condividendo il tempo per
+ l'accesso al disco, e possono interscambiarsi nell'accesso a disco. L'uso di
+ questo flag consente, quando più \textit{thread} eseguono dell'I/O per conto
+ dello stesso processo (ad esempio con le funzioni di I/O asincrono di
+ sez.~\ref{sec:file_asyncronous_io}), migliori prestazioni.
+
+%TODO : tutti i CLONE_NEW* attengono ai namespace, ed è meglio metterli nella
+%relativa sezione da creare a parte
+
+% \item[\const{CLONE\_NEWIPC}] è uno dei flag ad uso dei \textit{container},
+% introdotto con il kernel 2.6.19. L'uso di questo flag crea per il nuovo
+% processo un nuovo \textit{namespace} per il sistema di IPC, sia per quello
+% di SysV (vedi sez.~\ref{sec:ipc_sysv}) che, dal kernel 2.6.30, per le code
+% di messaggi POSIX (vedi sez.~\ref{sec:ipc_posix_mq}); si applica cioè a
+% tutti quegli oggetti che non vegono identificati con un \textit{pathname}
+% sull'albero dei file.
+
+% L'uso di questo flag richiede privilegi di amministratore (più precisamente
+% la capacità \const{CAP\_SYS\_ADMIN}) e non può essere usato in combinazione
+% con \const{CLONE\_SYSVSEM}.
+
+% \item[\const{CLONE\_NEWNET}]
+% \item[\const{CLONE\_NEWNS}]
+% \item[\const{CLONE\_NEWPID}]
+% \item[\const{CLONE\_NEWUTS}]
+