Normalmente la chiamata a \func{fork} può fallire solo per due ragioni, o ci
sono già troppi processi nel sistema (il che di solito è sintomo che
qualcos'altro non sta andando per il verso giusto) o si è ecceduto il limite
-sul numero totale di processi permessi all'utente (vedi \secref{sec:sys_xxx}).
+sul numero totale di processi permessi all'utente (vedi
+\secref{sec:sys_resource_limit}, ed in particolare
+\tabref{tab:sys_rlimit_values}).
L'uso di \func{fork} avviene secondo due modalità principali; la prima è
quella in cui all'interno di un programma si creano processi figli cui viene
\secref{sec:file_locking}).
\item i segnali sospesi (\textit{pending}) e la maschera dei segnali (si veda
\secref{sec:sig_sigmask}).
-\item i limiti sulle risorse (vedi \secref{sec:sys_resource_limits}).
+\item i limiti sulle risorse (vedi \secref{sec:sys_resource_limit}).
\item i valori delle variabili \var{tms\_utime}, \var{tms\_stime},
- \var{tms\_cutime}, \var{tms\_ustime} (vedi \secref{sec:sys_xxx}).
+ \var{tms\_cutime}, \var{tms\_ustime} (vedi \secref{sec:sys_cpu_times}).
\end{itemize*}
Inoltre i segnali che sono stati settati per essere ignorati nel processo
La funzione restituisce il valore dell'intervallo di tempo usato per la
politica \textit{round robin} in una struttura \var{timespec}, (la cui
-definizione si può trovare in \secref{fig:sig_timespec_def}).
+definizione si può trovare in \figref{fig:sys_timeval_struct}).
Come accennato ogni processo che usa lo scheduling real-time può rilasciare