La funzione \funcd{fork} è la funzione fondamentale della gestione dei
processi: come si è detto tradizionalmente l'unico modo di creare un nuovo
processo era attraverso l'uso di questa funzione,\footnote{in realtà oggi la
- system call usata più comunemente da Linux per creare nuovi processi è
- \func{clone} (vedi \ref{sec:process_clone}) , anche perché a partire dalle
- \acr{glibc} 2.3.3 non viene più usata la system call originale, ma la stessa
+ \textit{system call} usata da Linux per creare nuovi processi è \func{clone}
+ (vedi \ref{sec:process_clone}), anche perché a partire dalle \acr{glibc}
+ 2.3.3 non viene più usata la \textit{system call} originale, ma la stessa
\func{fork} viene implementata tramite \func{clone}, cosa che consente una
migliore interazione coi \textit{thread}.} essa quindi riveste un ruolo
centrale tutte le volte che si devono scrivere programmi che usano il
Dato che Linux supporta il \itindex{copy~on~write} \textit{copy on write} la
perdita di prestazioni è assolutamente trascurabile, e l'uso di questa
-funzione, che resta un caso speciale della system call \func{clone} (che
-tratteremo in dettaglio in sez.~\ref{sec:process_clone}) è deprecato; per
+funzione, che resta un caso speciale della \textit{system call} \func{clone}
+(che tratteremo in dettaglio in sez.~\ref{sec:process_clone}) è deprecato; per
questo eviteremo di trattarla ulteriormente.
parte in tab.~\ref{tab:proc_waitpid_options} che possono essere combinati fra
loro con un OR aritmetico. Nella seconda parte della stessa tabella si sono
riportati anche alcuni valori non standard specifici di Linux, che consentono
-un controllo più dettagliato per i processi creati con la system call generica
-\func{clone} (vedi sez.~\ref{sec:process_clone}) usati principalmente per la
-gestione della terminazione dei \itindex{thread} \textit{thread} (vedi
+un controllo più dettagliato per i processi creati con la \textit{system call}
+generica \func{clone} (vedi sez.~\ref{sec:process_clone}) usati principalmente
+per la gestione della terminazione dei \itindex{thread} \textit{thread} (vedi
sez.~\ref{sec:thread_xxx}).
\begin{table}[!htb]
attengono alla gestione ordinaria dei processi e delle loro proprietà più
comuni. Tratteremo qui alcune \textit{system call} dedicate alla gestione di
funzionalità dei processi molto specifiche ed avanzate, il cui uso è in genere
-piuttosto ridotto. Trattandosi di problematiche relativamente complesse, che
-spesso presuppongono la conoscenza di altri argomenti trattati più avanti
-nella guida, si può saltare questa lezione ad una prima lettura, tornando su
+piuttosto ridotto. Trattandosi di problematiche abbastanza complesse, che
+spesso presuppongono la conoscenza di altri argomenti trattati nel seguito
+della guida, si può saltare questa sezione in una prima lettura, tornando su
di essa in un secondo tempo.
\subsection{La system call \func{clone}}
\label{sec:process_clone}
-Da fare
+La funzione tradizionale con cui creare un nuovo processo in un sistema
+Unix-like è, come illustrato in sez.~\ref{sec:proc_fork}, \func{fork}, ma con
+l'introduzione del supporto del kernel per i \textit{thread} (vedi
+cap.~\ref{cha:threads}), si è avuta la necessità di una interfaccia che
+consentisse un maggiore controllo sulla modalità con cui vengono creati nuovi
+processi, che poi è stata utilizzata anche per fornire ulteriore supporto per
+le varie tecnologie di virtualizzazione dei processi (i cosidetti
+\textit{container}).
+
+Per far questo l'interfaccia per la creazione di un nuovo processo è stata
+implementata una nuova \textit{system call}, \texttt{sys\_clone}, che consente
+di reimplementare anche la tradizionale \func{fork}. La \textit{system call}
+richiede due argomenti, \param{flags}, che consente di controllare le modalità
+di creazione del nuovo processo e \param{child\_stack}, che deve essere
+indicato se si intende creare un \textit{thread} in cui la memoria viene
+condivisa fra il processo chiamante ed il nuovo processo creato. L'esecuzione
+del programma creato da \param{child\_stack} riprende, come per \func{fork},
+da dopo l'esecuzione della stessa.
+
+La necessità di avere uno \itindex{stack} \textit{stack} alternativo c'è solo
+quando si intende creare un \textit{thread}, in tal caso infatti il nuovo
+processo vede esattamente la stessa memoria del processo chiamante, e nella
+sua esecuzione andrebbe a scrivere sullo \textit{stack} usato anche da questi,
+il che comporterebbe immediatamente la presenza di \itindex{race~condition}
+\textit{race conditions} all'esecuzione di una funzione da parte di entrambi
+(si ricordi quanto visto in sez.~\ref{sec:proc_mem_layout} riguardo all'uso
+dello \textit{stack}).
+
+Per evitare questo è allora necessario che il chiamante allochi
+preventivamente un'area di memoria (in genere lo si fa con una \func{malloc})
+che la funzione imposterà come \textit{stack} del nuovo processo, avendo
+ovviamente cura di non utilizzarla direttamente. Si tenga presente inoltre che
+in molte architetture lo \textit{stack} cresce verso il basso, pertanto in tal
+caso non si dovrà specificare per \param{child\_stack} il puntatore restituito
+da \func{malloc}, ma un puntatore alla fine del buffer con essa allocato.
+
+Dato che tutto ciò serve solo per i \textit{thread} che condividono la
+memoria, la \textit{system call}, a differenza della funzione di libreria che
+vedremo a breve, consente anche di passare il valore \val{NULL}
+per \param{child\_stack}, nel qual caso si applicherà la semantica del
+\itindex{copy-on-write} \textit{copy on write} illustrata in
+sez.~\ref{sec:proc_fork}, le pagine dello \textit{stack} verranno
+automaticamente copiate come le altre e il nuovo processo avrà un suo
+\textit{stack}.
+
+
\subsection{La funzione \func{prctl}}
\label{sec:process_prctl}