(che in seguito incontreremo a più riprese), è mostrato in
fig.~\ref{fig:proc_task_struct}.
-\begin{figure}[htb]
- \centering
- \includegraphics[width=14cm]{img/task_struct}
+\begin{figure}[!htb]
+ \centering \includegraphics[width=14cm]{img/task_struct}
\caption{Schema semplificato dell'architettura delle strutture usate dal
kernel nella gestione dei processi.}
\label{fig:proc_task_struct}
\func{getppid}, vedi sez.~\ref{sec:proc_pid}) per cui si usa il valore nullo,
che non è il \acr{pid} di nessun processo.
-\begin{figure}[!htb]
+\begin{figure}[!htbp]
\footnotesize \centering
- \begin{minipage}[c]{15cm}
+ \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth}
\includecodesample{listati/ForkTest.c}
\end{minipage}
\normalsize
\const{WCONTINUED}& Ritorna anche quando un processo figlio che era stato
fermato ha ripreso l'esecuzione.\footnotemark \\
\hline
- \const{\_\_WCLONE}& Attende solo per i figli creati con \func{clone},
- vale a dire processi che non emettono nessun segnale
- o emettono un segnale diverso da \const{SIGCHL} alla
+ \const{\_\_WCLONE}& Attende solo per i figli creati con \func{clone}
+ (vedi sez.~\ref{sec:process_clone}), vale a dire
+ processi che non emettono nessun segnale
+ o emettono un segnale diverso da \const{SIGCHLD} alla
terminazione. \\
\const{\_\_WALL} & Attende per qualunque processo figlio. \\
\const{\_\_WNOTHREAD}& Non attende per i figli di altri \textit{thread}
indicato dall'argomento \param{path}, che viene interpretato come il
\itindex{pathname} \textit{pathname} del programma.
-\begin{figure}[htb]
- \centering
- \includegraphics[width=12cm]{img/exec_rel}
+\begin{figure}[!htb]
+ \centering \includegraphics[width=12cm]{img/exec_rel}
\caption{La interrelazione fra le sei funzioni della famiglia \func{exec}.}
\label{fig:proc_exec_relat}
\end{figure}
debba essere assegnato all'interno di un intervallo fra un massimo ed un
minimo che nel caso di Linux sono rispettivamente 1 e 99.
-\begin{figure}[!bht]
+\begin{figure}[!htbp]
\footnotesize \centering
- \begin{minipage}[c]{15cm}
+ \begin{minipage}[c]{\textwidth}
\includestruct{listati/sched_param.c}
\end{minipage}
\normalsize
utilizzo non avrà alcun effetto.} Dato che non esiste una interfaccia
diretta nelle \acr{glibc} per queste due funzioni occorrerà invocarle tramite
la funzione \func{syscall} (come illustrato in
-sez.~\ref{sec:intro_syscall}). Le due funzioni sono \funcd{ioprio\_get} ed
+sez.~\ref{sec:proc_syscall}). Le due funzioni sono \funcd{ioprio\_get} ed
\funcd{ioprio\_set}; i rispettivi prototipi sono:
\begin{functions}
\headdecl{linux/ioprio.h}
l'introduzione del supporto del kernel per i \textit{thread} (vedi
cap.~\ref{cha:threads}), si è avuta la necessità di una interfaccia che
consentisse un maggiore controllo sulla modalità con cui vengono creati nuovi
-processi, che poi è stata utilizzata anche per fornire ulteriore supporto per
-le tecnologie di virtualizzazione dei processi (i cosidetti
-\textit{container}).
+processi, che poi è stata utilizzata anche per fornire supporto per le
+tecnologie di virtualizzazione dei processi (i cosiddetti \textit{container}).
Per questo l'interfaccia per la creazione di un nuovo processo è stata
-delegata ad una nuova \textit{system call}, \texttt{sys\_clone}, che consente
-di reimplementare anche la tradizionale \func{fork}. In realtà in questo caso
-più che di nuovi processi si può parlare della creazioni di nuovi
+delegata ad una nuova \textit{system call}, \func{sys\_clone}, che consente di
+reimplementare anche la tradizionale \func{fork}. In realtà in questo caso più
+che di nuovi processi si può parlare della creazioni di nuovi
``\textit{task}'' del kernel che possono assumere la veste sia di un processo
-vero e proprio come quelli trattati finora, che di un \textit{thread}, come
-quelli che vedremo in sez.~\ref{sec:linux_thread}, in cui la memoria viene
-condivisa fra il processo chiamante ed il nuovo processo creato. Per evitare
-confusione fra \textit{thread} e processi ordinari, abbiamo deciso di usare la
+classico come quelli trattati finora, che di un \textit{thread}, come quelli
+che vedremo in sez.~\ref{sec:linux_thread}, in cui la memoria viene condivisa
+fra il processo chiamante ed il nuovo processo creato. Per evitare confusione
+fra \textit{thread} e processi ordinari, abbiamo deciso di usare la
nomenclatura \textit{task} per indicare la unità di esecuzione generica messa
a disposizione del kernel che \texttt{sys\_clone} permette di creare.
+Oltre a questo la funzione consente, ad uso delle nuove funzionalità di
+virtualizzazione dei processi, di creare nuovi \textit{namespace} per una
+serie di proprietà generali dei processi (come l'elenco dei PID, l'albero dei
+file, dei \textit{mount point}, della rete, ecc.), che consentono di creare
+gruppi di processi che vivono in una sorta di spazio separato dagli altri, che
+costituisce poi quello che viene chiamato un \textit{container}.
+
La \textit{system call} richiede soltanto due argomenti: il
primo, \param{flags}, consente di controllare le modalità di creazione del
nuovo \textit{task}, il secondo, \param{child\_stack}, imposta l'indirizzo
dello \itindex{stack} \textit{stack} per il nuovo \textit{task}, e deve essere
indicato quando si intende creare un \textit{thread}. L'esecuzione del
-programma creato da \param{child\_stack} riprende, come per \func{fork}, da
+programma creato da \func{sys\_clone} riprende, come per \func{fork}, da
dopo l'esecuzione della stessa.
La necessità di avere uno \itindex{stack} \textit{stack} alternativo c'è solo
quando si intende creare un \textit{thread}, in tal caso infatti il nuovo
\textit{task} vede esattamente la stessa memoria del \textit{task}
``\textsl{padre}'',\footnote{in questo caso per padre si intende semplicemente
- il \textit{task} che ha eseguito \texttt{sys\_clone} rispetto al
- \textit{task} da essa creato, senza nessuna delle implicazioni che il
- concetto ha per i processi.} e nella sua esecuzione alla prima chiamata di
-una funzione andrebbe a scrivere sullo \textit{stack} usato anche dal padre
-(si ricordi quanto visto in sez.~\ref{sec:proc_mem_layout} riguardo all'uso
-dello \textit{stack}).
+ il \textit{task} che ha eseguito \func{sys\_clone} rispetto al \textit{task}
+ da essa creato, senza nessuna delle implicazioni che il concetto ha per i
+ processi.} e nella sua esecuzione alla prima chiamata di una funzione
+andrebbe a scrivere sullo \textit{stack} usato anche dal padre (si ricordi
+quanto visto in sez.~\ref{sec:proc_mem_layout} riguardo all'uso dello
+\textit{stack}).
Per evitare di doversi garantire contro la evidente possibilità di
-\itindex{race~condition} \textit{race conditions} che questa situazione
-comporta è necessario che il chiamante allochi preventivamente un'area di
-memoria (in genere lo si fa con una \func{malloc}) che la funzione imposterà
-come \textit{stack} del nuovo processo, avendo ovviamente cura di non
-utilizzarla direttamente. In questo modo i due \textit{task} avranno degli
-\textit{stack} indipendenti e non si dovranno affrontare problematiche di
-\itindex{race~condition} \textit{race conditions}. Si tenga presente inoltre
-che in molte architetture lo \textit{stack} cresce verso il basso, pertanto in
-tal caso non si dovrà specificare per \param{child\_stack} il puntatore
-restituito da \func{malloc}, ma un puntatore alla fine del buffer con essa
-allocato.
+\itindex{race~condition} \textit{race condition} che questa situazione
+comporta (vedi sez.~\ref{sec:proc_race_cond} per una spiegazione della
+problematica) è necessario che il chiamante allochi preventivamente un'area di
+memoria. In genere lo si fa con una \func{malloc} che allochi un buffer che
+la funzione imposterà come \textit{stack} del nuovo processo, avendo
+ovviamente cura di non utilizzarlo direttamente nel processo chiamante. In
+questo modo i due \textit{task} avranno degli \textit{stack} indipendenti e
+non si dovranno affrontare problematiche di \itindex{race~condition}
+\textit{race condition}. Si tenga presente inoltre che in molte architetture
+di processore lo \textit{stack} cresce verso il basso, pertanto in tal caso
+non si dovrà specificare per \param{child\_stack} il puntatore restituito da
+\func{malloc}, ma un puntatore alla fine del buffer da essa allocato.
Dato che tutto ciò è necessario solo per i \textit{thread} che condividono la
memoria, la \textit{system call}, a differenza della funzione di libreria che
Dato che l'uso principale della nuova \textit{system call} è quello relativo
alla creazione dei \textit{thread}, le \acr{glibc} definiscono una funzione di
-libreria
+libreria con una sintassi diversa, orientata a questo scopo, e la
+\textit{system call} resta accessibile solo se invocata esplicitamente come
+visto in sez.~\ref{sec:proc_syscall}.\footnote{ed inoltre per questa
+ \textit{system call} non è disponibile la chiamata veloce con
+ \texttt{vsyscall}.} La funzione di libreria si chiama semplicemente
+\funcd{clone} ed il suo prototipo è:
+\begin{functions}
+ \headdecl{sys/sched.h}
+
+ \funcdecl{int clone(int (*fn)(void *), void *child\_stack, int
+ flags, void *arg, ... \\
+ /* pid\_t *ptid, struct user\_desc *tls, pid\_t *ctid */)}
+
+ Crea un nuovo processo o \textit{thread} eseguendo la funzione \param{fn}.
+
+ \bodydesc{La funzione ritorna al chiamante il \textit{Thread ID} assegnato
+ al nuovo processo in caso di successo e $-1$ in caso di errore, nel qual
+ caso \var{errno} può assumere i valori:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EAGAIN}] sono già in esecuzione troppi processi.
+ \item[\errcode{EINVAL}] si è usata una combinazione non valida di flag o
+ un valore nullo per \param{child\_stack}.
+ \item[\errcode{ENOMEM}] non c'è memoria sufficiente per creare una nuova
+ \struct{task\_struct} o per copiare le parti del contesto del chiamante
+ necessarie al nuovo \textit{task}.
+ \item[\errcode{EPERM}] non si hanno i privilegi di amministratore
+ richiesti dai flag indicati.
+ \end{errlist}
+ }
+\end{functions}
+
+La funzione prende come primo argomento il puntatore alla funzione che verrà
+messa in esecuzione nel nuovo processo, che può avere un unico argomento di
+tipo puntatore a \ctyp{void}, il cui valore viene passato dal terzo
+argomento \param{arg}; per quanto il precedente prototipo possa intimidire
+nella sua espressione, in realtà l'uso è molto semplice basterà definire una
+qualunque funzione \param{fn} del tipo indicato, e \code{fn(arg)} sarà
+eseguita in un nuovo processo.
-\funcd{clone}
+Il nuovo processo resterà in esecuzione fintanto che la funzione \param{fn}
+non ritorna, o esegue \func{exit} o viene terminata da un segnale. Il valore
+di ritorno della funzione (o quello specificato con \func{exit}) verrà
+utilizzato come stato di uscita della funzione.
+
+I tre argomenti \param{ptid}, \param{tls} e \param{ctid} sono opzionali e sono
+presenti solo a partire dal kernel 2.6.
+
+Il comportamento di \func{clone}, che si riflette sulle caratteristiche del
+nuovo processo da essa creato, è controllato dall'argomento \param{flags},
+
+\begin{basedescript}{\desclabelstyle{\pushlabel}}
+
+\item[\const{CLONE\_CHILD\_CLEARTID}]
+\item[\const{CLONE\_CHILD\_SETTID}]
+\item[\const{CLONE\_FILES}]
+\item[\const{CLONE\_FS}]
+\item[\const{CLONE\_IO}]
+\item[\const{CLONE\_NEWIPC}]
+\item[\const{CLONE\_NEWNET}]
+\item[\const{CLONE\_NEWNS}]
+\item[\const{CLONE\_NEWPID}]
+\item[\const{CLONE\_NEWUTS}]
+\item[\const{CLONE\_PARENT}]
+\item[\const{CLONE\_PARENT\_SETTID}]
+\item[\const{CLONE\_PID}]
+\item[\const{CLONE\_PTRACE}]
+\item[\const{CLONE\_SETTLS}]
+\item[\const{CLONE\_SIGHAND}]
+\item[\const{CLONE\_STOPPED}]
+\item[\const{CLONE\_SYSVSEM}]
+\item[\const{CLONE\_THREAD}]
+\item[\const{CLONE\_UNTRACED}]
+\item[\const{CLONE\_VFORK}]
+\item[\const{CLONE\_VM}]
+\end{basedescript}
\subsection{La funzione \func{prctl}}
Da fare
+% TODO: trattare PTRACE_SEIZE, aggiunta con il kernel 3.1
+
+
\subsection{L'accesso alle porte di I/O}
\label{sec:process_io_port}
% LocalWords: SIGKILL static RLIMIT preemption PREEMPT VOLUNTARY IDLE RTPRIO
% LocalWords: completely fair compat uniform CFQ queuing elevator dev cfq RT
% LocalWords: documentation block syscall ioprio IPRIO CLASS class best effort
-% LocalWords: refresh semop dnotify MADV DONTFORK prctl WCLONE SIGCHL WALL big
-% LocalWords: WNOTHREAD DUMPABLE KEEPCAPS IRIX CAPBSET endianess endian
-% LocalWords: little PPC PowerPC FPEMU NOPRINT SIGFPE FPEXC point FP SW
+% LocalWords: refresh semop dnotify MADV DONTFORK prctl WCLONE WALL big
+% LocalWords: WNOTHREAD DUMPABLE KEEPCAPS IRIX CAPBSET endianess endian flags
+% LocalWords: little PPC PowerPC FPEMU NOPRINT SIGFPE FPEXC point FP SW malloc
% LocalWords: exception EXC ENABLE OVF overflow UND underflow RES INV DISABLED
-% LocalWords: NONRECOV ASYNC KEEP securebits NAME NUL PDEATHSIG SECCOMP
-% LocalWords: secure computing sigreturn TIMING STATISTICAL TSC MCE
+% LocalWords: NONRECOV ASYNC KEEP securebits NAME NUL PDEATHSIG SECCOMP VM
+% LocalWords: secure computing sigreturn TIMING STATISTICAL TSC MCE conditions
% LocalWords: timestamp Stamp SIGSEGV UNALIGN SIGBUS MCEERR AO failure early
%%% Local Variables: