convenzione che il primo argomento (\var{arg0} o \var{argv[0]}) viene usato
per indicare il nome del file che contiene il programma che verrà eseguito.
-
\begin{table}[!htb]
\footnotesize
\centering
La seconda differenza fra le funzioni riguarda le modalità con cui si
specifica il programma che si vuole eseguire. Con lo mnemonico \func{p} si
-indicano le due funzioni che necessitano del \textit{pathname} assoluto del
-programma come valore del parametro \var{path}. Le altre quattro funzioni
-invece usano come parametro \var{file} un nome che viene cercato
-automaticamente fra i file presenti nella lista di directory specificate dalla
-variabile di ambiente \var{PATH}.
+indicano le due funzioni che replicano il comportamento della shell nello
+specificare il comando da eseguire; quando il parametro \var{file} non
+contiene una \file{/} esso viene considerato come un nome di programma, e
+viene eseguita automaticamente una ricerca fra i file presenti nella lista di
+directory specificate dalla variabile di ambiente \var{PATH}. Il file che
+viene posto in esecuzione è il primo che viene trovato. Se si ha un errore di
+permessi negati (cioè l'esecuzione della sottostante \func{execve} ritorna un
+\macro{EACCESS}), la ricerca viene proseguita nelle eventuali ulteriori
+directory indicate nel \var{PATH}, solo se non viene trovato nessun altro file
+viene finalmente restituito \macro{EACCESS}.
+
+Le altre quattro funzioni si limitano invece a cercare di eseguire il file
+indicato dal parametro \var{path}, che viene interpretato come il
+\textit{pathname} del programma.
+
+\begin{figure}[htb]
+ \centering
+ \includegraphics[width=8cm]{img/exec_rel.eps}
+ \caption{La inter-relazione fra le sei funzioni della famiglia \func{exec}}
+ \label{fig:proc_exec_relat}
+\end{figure}
+
+
+La terza differenza è come viene passata la lista delle variabili di ambiente.
+Con lo mnemonico \func{e} vengono indicate quelle funzioni che necessitano di
+un vettore di parametri \var{envp[]} analogo a quello usato per gli argomenti
+a riga di comando (terminato quindi da un \macro{NULL}), le altre usano il
+valore della variabile \var{environ} (vedi \secref{sec:proc_environ}) del
+processo di partenza per costruire l'ambiente.
+
+Oltre a mantenere lo stesso \acr{pid}, il nuovo programma fatto partire da
+\func{exec} assume anche una serie di altre proprietà del processo chiamante;
+la lista completa è la seguente:
+\begin{itemize}
+\item il \textit{process ID} (\acr{pid}) ed il \textit{parent process ID}
+ (\acr{ppid}).
+\item il \textit{real user ID} ed il \textit{real group ID} (vedi
+ \secref{sec:proc_user_group}).
+\item i \textit{supplementary group ID} (vedi \secref{sec:proc_user_group}).
+\item il \textit{session ID} ed il \textit{process group ID} (vedi
+ \secref{sec:sess_xxx}).
+\item il terminale di controllo (vedi \secref{sec:sess_xxx}).
+\item il tempo restante ad un allarme.
+\item la directory radice e la directory di lavoro corrente (vedi
+ \secref{sec:file_work_dir}).
+\item la maschera di creazione dei file (\var{umask}, vedi
+ \secref{sec:file_umask}) ed i \textit{lock} sui file (vedi
+ \secref{sec:file_xxx}).
+\item i segnali sospesi (\textit{pending}) e la maschera dei segnali (si veda
+ \secref{sec:sig_xxx}).
+\item i limiti sulle risorse (vedi \secref{sec:limits_xxx})..
+\item i valori delle variabili \var{tms\_utime}, \var{tms\_stime},
+ \var{tms\_cutime}, \var{tms\_ustime} (vedi \secref{sec:xxx_xxx})..
+\end{itemize}
+
+Oltre a questo i segnali che sono stati settati per essere ignorati nel
+processo chiamante mantengono lo stesso settaggio pure nuovo programma, tutti
+gli altri segnali vengono settati alla loro azione di default. Un caso
+speciale è il segnale \macro{SIGCHLD} che, quando settato a \macro{SIG\_IGN}
+può anche non essere resettatto a \macro{SIG\_DFL} (si veda
+\secref{sec:sig_xxx}).
+
+La gestione dei file aperti dipende dal valore del flag di
+\textit{close-on-exec} per ciascun file descriptor (si veda
+\secref{sec:file_xxx}); i file per cui è settato vengono chiusi, tutti gli
+altri file restano aperti. Questo significa che il comportamento di default è
+che i file restano aperti attraverso una \func{exec}, a meno di una chiamata
+esplicita a \func{fcntl} che setti il suddetto flag.
+Per le directory lo standard POSIX.1 richiede che esse vengano chiuse, in
+genere questo è fatto automaticamente dalla funzione \func{opendir} che
+effettua il settaggio del flag in maniera trasparente all'utente.
-La terza differenza è .