+In generale non ci si deve preoccupare della \textit{endianness} all'interno
+di un programma fintanto che questo non deve generare o manipolare dei dati
+che sono scambiati con altre macchine, ad esempio tramite via rete o tramite
+dei file binari. Nel primo caso la scelta è già stata fatta nella
+standardizzazione dei protocolli, che hanno adottato il \textit{big endian}
+(che viene detto anche per questo \textit{network order} e vedremo in
+sez.~\ref{sec:sock_func_ord} le funzioni di conversione che devono essere
+usate.
+
+Nel secondo caso occorre sapere quale \textit{endianness} è stata usata nei
+dati memorizzati sul file e tenerne conto nella rilettura e nella
+manipolazione e relativa modifica (e salvataggio). La gran parte dei formati
+binari standardizzati specificano quale \textit{endianness} viene utilizzata e
+basterà identificare qual'è, se se ne deve definire uno per i propri scopi
+basterà scegliere una volta per tutte quale usare e attenersi alla scelta.
+
+\itindend{endianness}