loro prototipi sono i seguenti:
\begin{functions}
\headdecl{stdlib.h}
-\funcdecl{void *calloc(size\_t size)}
- Alloca \param{size} byte nello heap. La memoria viene inizializzata a 0.
+\funcdecl{void *calloc(size\_t nmemb, size\_t size)}
+ Alloca nello heap un'area di memoria per un vettore di \param{nmemb} membri
+ di \param{size} byte di dimensione. La memoria viene inizializzata a 0.
La funzione restituisce il puntatore alla zona di memoria allocata in caso
di successo e \val{NULL} in caso di fallimento, nel qual caso
bloccare, ad esempio limitandosi a tutte le pagine allocate a partire da un
certo momento.
-In ogni caso un processo real-time che deve entrare in una sezione critica
-deve provvedere a riservare memoria sufficiente prima dell'ingresso, per
-scongiurare l'occorrenza di un eventuale \textit{page
- fault}\itindex{page~fault} causato dal meccanismo di \textit{copy on
- write}\itindex{copy~on~write}. Infatti se nella sezione critica si va ad
-utilizzare memoria che non è ancora stata riportata in RAM si potrebbe avere
-un \itindex{page~fault}\textit{page fault} durante l'esecuzione della stessa,
-con conseguente rallentamento (probabilmente inaccettabile) dei tempi di
-esecuzione.
+In ogni caso un processo real-time che deve entrare in una
+\index{sezione~critica} sezione critica deve provvedere a riservare memoria
+sufficiente prima dell'ingresso, per scongiurare l'occorrenza di un eventuale
+\textit{page fault}\itindex{page~fault} causato dal meccanismo di \textit{copy
+ on write}\itindex{copy~on~write}. Infatti se nella \index{sezione~critica}
+sezione critica si va ad utilizzare memoria che non è ancora stata riportata
+in RAM si potrebbe avere un \itindex{page~fault}\textit{page fault} durante
+l'esecuzione della stessa, con conseguente rallentamento (probabilmente
+inaccettabile) dei tempi di esecuzione.
In genere si ovvia a questa problematica chiamando una funzione che ha
allocato una quantità sufficientemente ampia di variabili automatiche, in modo