gestione ordinaria è in un'altra occorre usare quello che viene chiamato un
\textsl{salto non-locale}. Il caso classico in cui si ha questa necessità,
citato sia da \cite{APUE} che da da \cite{glibc}, è quello di un programma nel
-ccui corpo principale in cui viene letto un input del quale viene eseguita
+cui corpo principale in cui viene letto un input del quale viene eseguita
attraverso una serie di funzioni di analisi una scansione dei contenuti da cui
ottenere le indicazioni per l'esecuzione di opportune operazioni.
Quando viene eseguita direttamente la funzione ritorna sempre zero, un valore
diverso da zero viene restituito solo quando il ritorno è dovuto ad una
-chiamata di \func{longjmp} in un'altra parte del programa. Si tenga conto che
+chiamata di \func{longjmp} in un'altra parte del programma. Si tenga conto che
il contesto salvato in \param{env} viene invalidato se la routine che ha
chiamato \func{setjmp} ritorna, nel qual caso l'uso di \func{longjmp} può
comportare conseguenze imprevedibili (e di norma fatali per il processo).
comunque restituito 1 al suo posto.
In sostanza un \func{longjmp} è analogo ad un \code{return}, solo che invece
-di ritornare alla riga succesiva della funzione chiamante, il programma
+di ritornare alla riga successiva della funzione chiamante, il programma
ritorna alla posizione della relativa \func{setjmp}, ed il ritorno può essere
effettuato anche attraverso diversi livelli di funzioni annidate.