all'utente, avere la possibilità di effettuare automaticamente la chiamata ad
una funzione che effettui tali operazioni all'uscita dal programma. A questo
scopo lo standard ANSI C prevede la possibilità di registrare un certo numero
-funzioni che verranno eseguite all'uscita dal programma (sia per la chiamata
-ad \func{exit} che per il ritorno di \func{main}). La prima funzione che si
-può utilizzare a tal fine è \funcd{atexit} il cui prototipo è:
+di funzioni che verranno eseguite all'uscita dal programma (sia per la
+chiamata ad \func{exit} che per il ritorno di \func{main}). La prima funzione
+che si può utilizzare a tal fine è \funcd{atexit} il cui prototipo è:
\begin{prototype}{stdlib.h}{void atexit(void (*function)(void))}
Registra la funzione \param{function} per la chiamata all'uscita dal
programma.
\end{prototype}
\noindent la funzione richiede come argomento l'indirizzo di una opportuna
funzione di pulizia da chiamare all'uscita del programma, che non deve
-prendere argomenti e non deve ritornare niente (deve essere essere cioè
-definita come \code{void function(void)}).
+prendere argomenti e non deve ritornare niente (deve essere cioè definita come
+\code{void function(void)}).
Un'estensione di \func{atexit} è la funzione \funcd{on\_exit}, che le
\acr{glibc} includono per compatibilità con SunOS, ma che non è detto sia
normale pensare di poter effettuare questa operazione.
In generale però possono esistere anche realizzazioni diverse, per questo
-motivo \macro{va\_list} è definito come \textsl{tipo opaco}\index{tipo opaco}
+motivo \macro{va\_list} è definito come \textsl{tipo opaco}\index{tipo!opaco}
e non può essere assegnato direttamente ad un'altra variabile dello stesso
tipo. Per risolvere questo problema lo standard ISO C99\footnote{alcuni
sistemi che non hanno questa macro provvedono al suo posto
\func{longjmp}, ma quelli delle variabili automatiche (o di quelle dichiarate
\direct{register}\footnote{la direttiva \direct{register} del compilatore
chiede che la variabile dichiarata tale sia mantenuta, nei limiti del
- possibile, all'interno di un registro del processore. Questa direttiva
- origina dai primi compilatori, quando stava al programmatore scrivere codice
- ottimizzato, riservando esplicitamente alle variabili più usate l'uso dei
- registri del processore. Oggi questa direttiva oggi è in disuso dato che
- tutti i compilatori sono normalmente in grado di valutare con maggior
- efficacia degli stessi programmatori quando sia il caso di eseguire questa
- ottimizzazione.}) sono in genere indeterminati.
+ possibile, all'interno di un registro del processore. Questa direttiva è
+ originaria dell'epoca dai primi compilatori, quando stava al programmatore
+ scrivere codice ottimizzato, riservando esplicitamente alle variabili più
+ usate l'uso dei registri del processore. Oggi questa direttiva è in disuso
+ dato che tutti i compilatori sono normalmente in grado di valutare con
+ maggior efficacia degli stessi programmatori quando sia il caso di eseguire
+ questa ottimizzazione.}) sono in genere indeterminati.
Quello che succede infatti è che i valori delle variabili che sono tenute in
memoria manterranno il valore avuto al momento della chiamata di