Le funzioni previste dallo standard ANSI C per la gestione della memoria sono
quattro, i prototipi sono i seguenti:
-\begin{prototypes}
+\begin{functions}
\headdecl{stdlib.h}
\funcdecl{void *calloc(size\_t size)}
Alloca \texttt{size} bytes nello heap. La memoria viene inizializzata a 0.
Disalloca lo spazio di memoria puntato da \texttt{ptr}.
La funzione non ritorna nulla.
-
-\end{prototypes}
-\begin{prototype}{stdlib.h}{void *calloc(size\_t size)}
- Alloca \texttt{size} bytes nello heap. La memoria viene inizializzata a 0.
-
- La funzione restituisce il puntatore alla zona di memoria allocata in caso
- di successo e \texttt{NULL} in caso di fallimento, nel qual caso
- \texttt{errno} viene settata a \texttt{ENOMEM}.
-\end{prototype}
-\begin{prototype}{stdlib.h}{void *malloc(size\_t size)}
- Alloca \texttt{size} bytes nello heap. La memoria non viene inizializzata.
-
- La funzione restituisce il puntatore alla zona di memoria allocata in caso
- di successo e \texttt{NULL} in caso di fallimento, nel qual caso
- \texttt{errno} viene settata a \texttt{ENOMEM}.
-\end{prototype}
-\begin{prototype}{stdlib.h}{void free(void *ptr)}
- Disalloca lo spazio di memoria puntato da \texttt{ptr}.
-
- La funzione non ritorna nulla.
-\end{prototype}
-\begin{prototype}{stdlib.h}{void *realloc(void *ptr, size\_t size)}
- Cambia la dimensione del blocco allocato all'indirizzo \texttt{ptr}
- portandola a \texttt{size}.
-
- La funzione restituisce il puntatore alla zona di memoria allocata in caso
- di successo e \texttt{NULL} in caso di fallimento, nel qual caso
- \texttt{errno} viene settata a \texttt{ENOMEM}.
-\end{prototype}
-
+\end{functions}
Il puntatore che le funzioni di allocazione ritornano è garantito essere
sempre correttamente allineato per tutti i tipi di dati; ad esempio sulle
macchine a 32 bit in genere è allineato a multipli di 4 bytes e sulle macchine
richiedono il blocco di alcune pagine di memoria.
\end{itemize}
+Il meccanismo che previene la paginazione di parte della memoria virtuale di
+un processo è chiamato \textit{memory locking} (blocco della memoria), il
+blocco è sempre associato alle pagine della memoria virtuale del processo, non
+con il segmento reale di ram su cui essa viene mantenuta.
+
+La regola è che se un segmento di ram fa da supporto ad almeno una pagina
+bloccata allora esso viene escluso dal meccanismo della paginazione. I blocchi
+non si accumulano, se si blocca due volte la stessa pagina non è necessario
+sbloccarla due volte, una pagina o è bloccata o no.
+
+Il blocco di memoria persiste fintanto che il processo che lo detiene la
+memoria bloccata non la sblocca. Chiaramente la terminazione del processo
+comporta anche la fine dell'uso della sua memoria virtuale, e quindi anche di
+tutti i blocchi di memoria.
+
+I memory lock non sono ereditati dai processi figli\footnote{ma siccome Linux
+ usa il copy on write gli indirizzi virtuali del figlio sono mantenuti sullo
+ stesso segmento di ram del padre, quindi usufruiscono dei memory lock di
+ questo}. Siccome la presenza di memory lock ha un impatto sugli altri
+processi solo root ha la capacità di bloccare una pagina, ogni processo può
+però sbloccare le sue pagine. Il sistema pone dei limiti all'ammontare di
+memoria di un processo che può essere bloccata e al totale di memoria fisica
+che può dedicare a questo.
+
+
+
+
\section{Il controllo di flusso non locale}
\label{sec:proc_longjmp}
efficiente, quello dell'uscita in caso di errore.
Il C però non consente di effettuare un salto ad una label definita in
-un'altra funzione, per cui se l'errore avviene in funzioni profondamente
-annidate
+un'altra funzione, per cui se l'errore avviene in funzioni profondamente
+annidate occorre usare la funzione \func{longjump}.
\section{La gestione di parametri e opzioni}