funzione chiude tutti i file descriptor appartenenti al processo, cosa che
però non comporta il salvataggio dei dati eventualmente presenti nei buffer
degli \textit{stream}, (torneremo sulle due interfacce dei file in
-cap.~\ref{cha:files_std_interface} e
-cap.~\ref{cha:file_unix_interface})). Infine fa sì che ogni figlio del
-processo sia adottato da \cmd{init} (vedi sez.~\ref{sec:proc_termination}),
-manda un segnale \signal{SIGCHLD} al processo padre (vedi
+sez.~\ref{sec:file_unix_interface} e
+sez.~\ref{sec:files_std_interface}). Infine fa sì che ogni figlio del processo
+sia adottato da \cmd{init} (vedi sez.~\ref{sec:proc_termination}), manda un
+segnale \signal{SIGCHLD} al processo padre (vedi
sez.~\ref{sec:sig_job_control}) e ritorna lo stato di uscita specificato
in \param{status} che può essere raccolto usando la funzione \func{wait} (vedi
sez.~\ref{sec:proc_wait}).
programma,\footnote{nel caso di \func{atexit} lo standard POSIX.1-2001
richiede che siano registrabili almeno \const{ATEXIT\_MAX} funzioni (il
valore può essere ottenuto con \func{sysconf}, vedi
- sez.~\ref{sec:sys_sysconf}).} sia per la chiamata ad \func{exit} che per il
+ sez.~\ref{sec:sys_limits}).} sia per la chiamata ad \func{exit} che per il
ritorno di \code{main}. La prima funzione che si può utilizzare a tal fine è
\funcd{atexit}, il cui prototipo è:
-\begin{funcproto}{ \fhead{stdlib.h} \fdecl{void (*function)(void)}
- \fdesc{Registra la funzione \param{function} per la chiamata all'uscita
- dal programma.} } {La funzione ritorna $0$ in caso di successo e
- $-1$ per un errore, \var{errno} non viene modificata.}
+\begin{funcproto}{
+\fhead{stdlib.h}
+\fdecl{int atexit(void (*function)(void))}
+\fdesc{Registra la funzione \param{function} per la chiamata all'uscita
+ dal programma.}
+}
+{La funzione ritorna $0$ in caso di successo e $-1$ per un errore, \var{errno}
+ non viene modificata.}
\end{funcproto}
La funzione richiede come argomento \param{function} l'indirizzo di una
\begin{funcproto}{
\fhead{stdlib.h}
-\fdecl{void (*function)(int , void *), void *arg)}
+\fdecl{int on\_exit(void (*function)(int, void *), void *arg))}
\fdesc{Registra la funzione \param{function} per la chiamata all'uscita dal
programma.}
}
\begin{itemize*}
\item se la variabile è posta a $0$ gli errori vengono ignorati;
\item se la variabile è posta a $1$ viene stampato un avviso sullo
- \textit{standard error} (vedi sez.~\ref{sec:file_std_stream});
+ \textit{standard error} (vedi sez.~\ref{sec:file_fd});
\item se la variabile è posta a $2$ viene chiamata la funzione \func{abort}
(vedi sez.~\ref{sec:sig_alarm_abort}), che in genere causa l'immediata
terminazione del programma;
prima volta che cercherà di accedere alla memoria non effettivamente
disponibile.
+
+\index{segmento!dati|(}
+
Le due funzioni seguenti\footnote{le due funzioni sono state definite con BSD
4.3, sono marcate obsolete in SUSv2 e non fanno parte delle librerie
standard del C e mentre sono state esplicitamente rimosse dallo standard
\end{funcproto}
La funzione è un'interfaccia all'omonima \textit{system call} ed imposta
-l'indirizzo finale del \index{segmento!dati} segmento dati di un processo (più
-precisamente dello \itindex{heap} \textit{heap}) all'indirizzo specificato
+l'indirizzo finale del segmento dati di un processo (più precisamente dello
+\itindex{heap} \textit{heap}) all'indirizzo specificato
da \param{addr}. Quest'ultimo deve essere un valore ragionevole, e la
dimensione totale non deve comunque eccedere un eventuale limite (vedi
sez.~\ref{sec:sys_resource_limit}) imposto sulle dimensioni massime del
-\index{segmento!dati} segmento dati del processo.
+segmento dati del processo.
Il valore di ritorno della funzione fa riferimento alla versione fornita dalla
\acr{glibc}, in realtà in Linux la \textit{system call} corrispondente
-restituisce come valore di ritorno il nuovo valore della fine del
-\index{segmento!dati} segmento dati in caso di successo e quello corrente in
-caso di fallimento, è la funzione di interfaccia usata dalla \acr{glibc} che
-fornisce i valori di ritorno appena descritti; se si usano librerie diverse
-questo potrebbe non accadere.
+restituisce come valore di ritorno il nuovo valore della fine del segmento
+dati in caso di successo e quello corrente in caso di fallimento, è la
+funzione di interfaccia usata dalla \acr{glibc} che fornisce i valori di
+ritorno appena descritti; se si usano librerie diverse questo potrebbe non
+accadere.
-Una seconda funzione per la manipolazione diretta delle dimensioni
-\index{segmento!dati} del segmento dati\footnote{in questo caso si tratta
- soltanto di una funzione di libreria, anche se basata sulla stessa
- \textit{system call}.} è \funcd{sbrk}, ed il suo prototipo è:
+Una seconda funzione per la manipolazione diretta delle dimensioni del
+segmento dati\footnote{in questo caso si tratta soltanto di una funzione di
+ libreria, anche se basata sulla stessa \textit{system call}.} è
+\funcd{sbrk}, ed il suo prototipo è:
\begin{funcproto}{
\fhead{unistd.h}
\type{intptr\_t}, ma a seconda della versione delle librerie e del sistema può
essere indicato con una serie di tipi equivalenti come \type{ptrdiff\_t},
\type{ssize\_t}, \ctyp{int}. Se invocata con un valore nullo la funzione
-permette di ottenere l'attuale posizione della fine del \index{segmento!dati}
-segmento dati.
+permette di ottenere l'attuale posizione della fine del segmento dati.
Queste due funzioni sono state deliberatamente escluse dallo standard POSIX.1
dato che per i normali programmi è sempre opportuno usare le funzioni di
per proprio conto un diverso meccanismo di gestione della memoria del segmento
dati.
+\index{segmento!dati|)}
+
\subsection{Il controllo della memoria virtuale}
\label{sec:proc_mem_lock}
\end{itemize*}
Per ottenere informazioni sulle modalità in cui un programma sta usando la
-memoria virtuale è disponibile una apposita funzione, \funcd{mincore}, che
-però non è standardizzata da POSIX e pertanto non è disponibile su tutte le
-versioni di kernel unix-like;\footnote{nel caso di Linux devono essere
- comunque definite le macro \macro{\_BSD\_SOURCE} e \macro{\_SVID\_SOURCE}.}
-il suo prototipo è:
+memoria virtuale è disponibile una apposita funzione di sistema,
+\funcd{mincore}, che però non è standardizzata da POSIX e pertanto non è
+disponibile su tutte le versioni di kernel unix-like;\footnote{nel caso di
+ Linux devono essere comunque definite le macro \macro{\_BSD\_SOURCE} e
+ \macro{\_SVID\_SOURCE}.} il suo prototipo è:
\begin{funcproto}{
\fhead{unistd.h}
però diversi processi bloccano la stessa pagina questa resterà bloccata
fintanto che ci sarà almeno un processo che la blocca.
-Le funzioni per bloccare e sbloccare la \index{paginazione} paginazione di
-singole sezioni di memoria sono rispettivamente \funcd{mlock} e
+Le funzioni di sistema per bloccare e sbloccare la \index{paginazione}
+paginazione di singole sezioni di memoria sono rispettivamente \funcd{mlock} e
\funcd{munlock}; i loro prototipi sono:
-% \begin{functions}
-% \headdecl{sys/mman.h}
-
-% \funcdecl{int mlock(const void *addr, size\_t len)}
-% Blocca la paginazione su un intervallo di memoria.
-
-% \funcdecl{int munlock(const void *addr, size\_t len)}
-% Rimuove il blocco della paginazione su un intervallo di memoria.
-
-% \bodydesc{Entrambe le funzioni ritornano 0 in caso di successo e $-1$ in
-% caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei
-% valori:
-% \begin{errlist}
-% \item[\errcode{ENOMEM}] alcuni indirizzi dell'intervallo specificato non
-% corrispondono allo spazio di indirizzi del processo o si è ecceduto
-% il numero massimo consentito di pagine bloccate.
-% \item[\errcode{EINVAL}] \param{len} non è un valore positivo.
-% \item[\errcode{EPERM}] con un kernel successivo al 2.6.9 il processo non è
-% privilegiato e si un limite nullo per \const{RLIMIT\_MEMLOCK}.
-% \end{errlist}
-% e, per \func{mlock}, anche \errval{EPERM} quando il processo non ha i
-% privilegi richiesti per l'operazione.}
-% \end{functions}
\begin{funcproto}{
\fhead{sys/mman.h}
pagine di memoria, pertanto se si ha a cuore la portabilità si deve avere cura
di allinearne correttamente il valore.
-Altre due funzioni, \funcd{mlockall} e \funcd{munlockall}, consentono di
-bloccare genericamente la \index{paginazione} paginazione per l'intero spazio
-di indirizzi di un processo. I prototipi di queste funzioni sono:
+Altre due funzioni di sistema, \funcd{mlockall} e \funcd{munlockall},
+consentono di bloccare genericamente la \index{paginazione} paginazione per
+l'intero spazio di indirizzi di un processo. I prototipi di queste funzioni
+sono:
\begin{funcproto}{
\fhead{sys/mman.h}
Nonostante la scarsa leggibilità del prototipo si tratta semplicemente di
definire una funzione di tipo \code{void abortfn(enum mcheck\_status status)},
che non deve restituire nulla e che deve avere un unico argomento di tipo
-\type{mcheck\_status}. In caso di errore la funzione verrà eseguita ricevendo
+\code{mcheck\_status}. In caso di errore la funzione verrà eseguita ricevendo
un opportuno valore di \param{status} che è un tipo enumerato che può assumere
soltanto i valori di tab.~\ref{tab:mcheck_status_value} che indicano la
tipologia di errore riscontrata.
\textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
\hline
\hline
- \const{MCHECK\_OK} & riportato a \func{mprobe} se nessuna
+ \const{MCHECK\_OK} & Riportato a \func{mprobe} se nessuna
inconsistenza è presente.\\
- \const{MCHECK\_DISABLED}& riportato a \func{mprobe} se si è chiamata
+ \const{MCHECK\_DISABLED}& Riportato a \func{mprobe} se si è chiamata
\func{mcheck} dopo aver già usato
\func{malloc}.\\
- \const{MCHECK\_HEAD} & i dati immediatamente precedenti il buffer sono
+ \const{MCHECK\_HEAD} & I dati immediatamente precedenti il buffer sono
stati modificati, avviene in genere quando si
decrementa eccessivamente il valore di un
puntatore scrivendo poi prima dell'inizio del
buffer.\\
- \const{MCHECK\_TAIL} & i dati immediatamente seguenti il buffer sono
+ \const{MCHECK\_TAIL} & I dati immediatamente seguenti il buffer sono
stati modificati, succede quando si va scrivere
oltre la dimensione corretta del buffer.\\
- \const{MCHECK\_FREE} & il buffer è già stato disallocato.\\
+ \const{MCHECK\_FREE} & Il buffer è già stato disallocato.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori dello stato dell'allocazione di memoria ottenibili dalla
un'altra funzione, per cui se l'errore avviene in una funzione, e la sua
gestione ordinaria è in un'altra, occorre usare quello che viene chiamato un
\textsl{salto non-locale}. Il caso classico in cui si ha questa necessità,
-citato sia in \cite{APUE} che in \cite{glibc}, è quello di un programma nel
+citato sia in \cite{APUE} che in \cite{GlibcMan}, è quello di un programma nel
cui corpo principale vengono letti dei dati in ingresso sui quali viene
eseguita, tramite una serie di funzioni di analisi, una scansione dei
contenuti, da cui si ottengono le indicazioni per l'esecuzione di opportune
all'indietro di tutti gli errori rilevabili dalle funzioni usate nelle fasi
successive. Questo comporterebbe una notevole complessità, mentre sarebbe
molto più comodo poter tornare direttamente al ciclo di lettura principale,
-scartando l'input come errato.\footnote{a meno che, come precisa \cite{glibc},
- alla chiusura di ciascuna fase non siano associate operazioni di pulizia
- specifiche (come deallocazioni, chiusure di file, ecc.), che non potrebbero
- essere eseguite con un salto non-locale.}
+scartando l'input come errato.\footnote{a meno che, come precisa
+ \cite{GlibcMan}, alla chiusura di ciascuna fase non siano associate
+ operazioni di pulizia specifiche (come deallocazioni, chiusure di file,
+ ecc.), che non potrebbero essere eseguite con un salto non-locale.}
Tutto ciò può essere realizzato proprio con un salto non-locale; questo di
norma viene realizzato salvando il contesto dello \itindex{stack}