-Uno dei punti critici dei salti non-locali è quello del valore delle
-variabili, ed in particolare quello delle variabili automatiche della funzione
-a cui si ritorna. In generale le variabili globali e statiche mantengono i
-valori che avevano al momento della chiamata di \func{longjmp}, ma quelli
-delle variabili automatiche (o di quelle dichiarate \code{register}) sono in
-genere indeterminati.
+Uno dei punti critici dei salti non-locali\index{salto non-locale} è quello
+del valore delle variabili, ed in particolare quello delle variabili
+automatiche della funzione a cui si ritorna. In generale le variabili globali
+e statiche mantengono i valori che avevano al momento della chiamata di
+\func{longjmp}, ma quelli delle variabili automatiche (o di quelle dichiarate
+\direct{register}\footnote{la direttiva \direct{register} del compilatore
+ chiede che la variabile dichiarata tale sia mantenuta, nei limiti del
+ possibile, all'interno di un registro del processore. Questa direttiva
+ origina dai primi compilatori, quando stava al programmatore scrivere codice
+ ottimizzato, riservando esplicitamente alle variabili più usate l'uso dei
+ registri del processore. Oggi questa direttiva oggi è in disuso dato che
+ tutti i compilatori sono normalmente in grado di valutare con maggior
+ efficacia degli stessi programmatori quando sia il caso di eseguire questa
+ ottimizzazione.}) sono in genere indeterminati.