\end{figure}
-Una coda di messaggi è costituita da una \textit{linked list};\footnote{una
- \textit{linked list} è una tipica struttura di dati, organizzati in una
- lista in cui ciascun elemento contiene un puntatore al successivo. In questo
- modo la struttura è veloce nell'estrazione ed immissione dei dati dalle
- estremità dalla lista (basta aggiungere un elemento in testa o in coda ed
- aggiornare un puntatore), e relativamente veloce da attraversare in ordine
- sequenziale (seguendo i puntatori), è invece relativamente lenta
- nell'accesso casuale e nella ricerca.} i nuovi messaggi vengono inseriti in
-coda alla lista e vengono letti dalla cima, in fig.~\ref{fig:ipc_mq_schema} si
-è riportato lo schema con cui queste strutture vengono mantenute dal
-kernel.\footnote{lo schema illustrato in fig.~\ref{fig:ipc_mq_schema} è in
- realtà una semplificazione di quello usato effettivamente fino ai kernel
- della serie 2.2.x, nei kernel della serie 2.4.x la gestione delle code di
- messaggi è stata modificata ed è effettuata in maniera diversa; abbiamo
- mantenuto lo schema precedente in quanto illustra comunque in maniera più
- che adeguata i principi di funzionamento delle code di messaggi.}
+Una coda di messaggi è costituita da una
+\index{\textit{linked~list}}\textit{linked list};\footnote{una \textit{linked
+ list} è una tipica struttura di dati, organizzati in una lista in cui
+ ciascun elemento contiene un puntatore al successivo. In questo modo la
+ struttura è veloce nell'estrazione ed immissione dei dati dalle estremità
+ dalla lista (basta aggiungere un elemento in testa o in coda ed aggiornare
+ un puntatore), e relativamente veloce da attraversare in ordine sequenziale
+ (seguendo i puntatori), è invece relativamente lenta nell'accesso casuale e
+ nella ricerca.} i nuovi messaggi vengono inseriti in coda alla lista e
+vengono letti dalla cima, in fig.~\ref{fig:ipc_mq_schema} si è riportato lo
+schema con cui queste strutture vengono mantenute dal kernel.\footnote{lo
+ schema illustrato in fig.~\ref{fig:ipc_mq_schema} è in realtà una
+ semplificazione di quello usato effettivamente fino ai kernel della serie
+ 2.2.x, nei kernel della serie 2.4.x la gestione delle code di messaggi è
+ stata modificata ed è effettuata in maniera diversa; abbiamo mantenuto lo
+ schema precedente in quanto illustra comunque in maniera più che adeguata i
+ principi di funzionamento delle code di messaggi.}
\begin{figure}[!htb]
\footnotesize \centering
fig.~\ref{fig:ipc_shmem_layout} (per la comprensione del resto dello schema si
ricordi quanto illustrato al proposito in sez.~\ref{sec:proc_mem_layout}). In
particolare l'indirizzo finale del segmento dati (quello impostato da
-\func{brk}, vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_sbrk}) non viene influenzato. Si tenga
-presente infine che la funzione ha successo anche se il segmento è stato
-marcato per la cancellazione.
+\func{brk}, vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_sbrk_alloca}) non viene influenzato.
+Si tenga presente infine che la funzione ha successo anche se il segmento è
+stato marcato per la cancellazione.
\begin{figure}[htb]
\centering
\bodydesc{La funzione restituisce 0 in caso di successo, e -1 in caso di
errore, la funzione fallisce solo quando non c'è un segmento agganciato
- all'indirizzo \func{shmaddr}, con \var{errno} che assume il valore
+ all'indirizzo \param{shmaddr}, con \var{errno} che assume il valore
\errval{EINVAL}.}
\end{functions}