+\item Come canale di comunicazione fra un client ed un server (il modello
+ \textit{client-server} è illustrato in \secref{sec:net_cliserv}).
+\end{itemize}
+
+Nel primo caso quello che si fa è creare tante pipe quanti sono i processi a
+cui i vogliono inviare i dati, da usare come standard input per gli stessi; una
+volta che li si saranno posti in esecuzione ridirigendo lo standard input si
+potrà eseguire il processo iniziale replicandone, con il comando \cmd{tee},
+l'output sulle pipe.
+
+Il secondo caso è relativamente semplice qualora si debba comunicare con un
+processo alla volta (nel qual caso basta usare due pipe, una per leggere ed
+una per scrivere), le cose diventano invece molto più complesse quando si
+vuole effettuare una comunicazione fra il server ed un numero imprecisato di
+client; se il primo infatti può ricevere le richieste attraverso una fifo
+``nota'', per le risposte non si può fare altrettanto, dato che, per la
+struttura sequenziale delle fifo, i client dovrebbero sapere, prima di
+leggerli, quando i dati inviati sono destinati a loro.
+
+Per risolvere questo problema, si può usare un'architettura come quella
+illustrata da Stevens in \cite{APUE}, in cui le risposte vengono inviate su
+fifo temporanee identificate dal \acr{pid} dei client, ma in ogni caso il
+sistema è macchinoso e continua ad avere vari inconvenienti\footnote{lo stesso
+ Stevens nota come sia impossibile per il server sapere se un client è andato
+ in crash, con la possibilità di far restare le fifo temporanee sul
+ filesystem, come sia necessario intercettare \macro{SIGPIPE} dato che un
+ client può terminare dopo aver fatto una richiesta, ma prima che la risposta
+ sia inviata, e come occorra gestire il caso in cui non ci sono client attivi
+ (e la lettura dalla fifo nota restituisca al serve un end-of-file.}; in
+generale infatti l'interfaccia delle fifo non è adatta a risolvere questo tipo
+di problemi, che possono essere affrontati in maniera più semplice ed efficace
+o usando i \textit{socket}\index{socket} (che tratteremo in dettaglio a
+partire da \capref{cha:socket_intro}) o ricorrendo a diversi meccanismi di
+comunicazione, come quelli che esamineremo in \secref{sec:ipc_sysv}.
+
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