-originarie del codice a barre e produce un JPEG delle dimensioni adeguate.
-
-Questo però ci porta a scontrarci con una caratteristica peculiare delle pipe,
-che a prima vista non è evidente. Per poter effettuare la conversione di un
-PDF infatti è necessario, per la struttura del formato, dover eseguire delle
-\func{lseek} sul file da convertire; se si esegue \cmd{gs} su un file regolare
-non ci sono problemi, ma una pipe però è rigidamente sequenziale, ed il
-tentativo di eseguire detta operazione su una pipe comporta l'immediato
-fallimento con un errore di \macro{ESPIPE}. Questo ci dice che in generale la
-concatenazione di vari programmi funzionerà soltanto quando tutti prevedono
-una lettura sequenziale del loro input.
-
-Per questo motivo si è dovuto utilizzare una strada diversa, che prevede la
-conversione attraverso \cmd{gs} del PS in un altro formato intermedio, il
-PPM,\footnote{il \textit{Portable PixMap file format} è un formato usato
- spesso come formato intermedio per effettuare conversioni, è estremamente
- inefficiente, ma molto facile da manipolare dato che usa caratteri ASCII per
- memorizzare le immagini.} dal quale poi si può ottenere un'immagine di
-dimensioni corrette attraverso vari programmi di manipolazione (\cmd{pnmcrop},
-\cmd{pnmmargin}) che può essere infine trasformata in PNG (con \cmd{pnm2png}).
+originarie del codice a barre e produce un JPEG di dimensioni corrette.
+
+Questo approccio però non funziona, per via di una delle caratteristiche
+principali delle pipe. Per poter effettuare la conversione di un PDF infatti è
+necessario, per la struttura del formato, potersi spostare (con \func{lseek})
+all'interno del file da convertire; se si eseguela conversione con \cmd{gs} su
+un file regolare non ci sono problemi, una pipe però è rigidamente
+sequenziale, e l'uso di \func{lseek} su di essa fallisce sempre con un errore
+di \macro{ESPIPE}, rendendo impossibile la conversione. Questo ci dice che in
+generale la concatenazione di vari programmi funzionerà soltanto quando tutti
+prevedono una lettura sequenziale del loro input.
+
+Per questo motivo si è dovuto utilizzare un procedimento diverso, eseguendo
+prima la conversione (sempre con \cmd{gs}) del PS in un altro formato
+intermedio, il PPM,\footnote{il \textit{Portable PixMap file format} è un
+ formato usato spesso come formato intermedio per effettuare conversioni, è
+ infatti molto facile da manipolare, dato che usa caratteri ASCII per
+ memorizzare le immagini, anche se per questo è estremamente inefficiente.}
+dal quale poi si può ottenere un'immagine di dimensioni corrette attraverso
+vari programmi di manipolazione (\cmd{pnmcrop}, \cmd{pnmmargin}) che può
+essere infine trasformata in PNG (con \cmd{pnm2png}).