+Il contenuto di ciascuna operazione deve essere specificato attraverso una
+opportuna struttura \var{sembuf} (la cui definizione è riportata in
+\figref{fig:ipc_sembuf}) che il programma chiamante deve avere cura di
+allocare in un opportuno vettore. La struttura permette di indicare il
+semaforo su cui operare, il tipo di operazione, ed un flag di controllo.
+Il campo \var{sem\_num} serve per indicare a quale semaforo dell'insieme fa
+riferimento l'operazione; si ricordi che i semafori sono numerati come in un
+vettore, per cui il primo semaforo corrisponde ad un valore nullo di
+\var{sem\_num}.
+
+Il campo \var{sem\_flg} è un flag, mantenuto come maschera binaria, per il
+quale possono essere impostati i due valori \macro{IPC\_NOWAIT} e
+\macro{SEM\_UNDO}. Impostando \macro{IPC\_NOWAIT} si fa si che, invece di
+bloccarsi (in tutti quei casi in cui l'esecuzione di una operazione richiede
+che il processo vada in stato di \textit{sleep}), \func{semop} ritorni
+immediatamente con un errore di \macro{EAGAIN}. Impostando \macro{SEM\_UNDO}
+si richiede invece che l'operazione venga registrata in modo che il valore del
+semaforo possa essere ripristinato all'uscita del processo.
+
+Infine \var{sem\_op} è il campo che controlla l'operazione che viene eseguita
+e determina il comportamento della chiamata a \func{semop}; tre sono i casi
+possibili:
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}}
+\item[\var{sem\_op}$>0$] In questo caso il valore di \var{sem\_op} viene
+ aggiunto al valore corrente di \var{semval}. La funzione ritorna
+ immediatamente (con un errore di \macro{ERANGE} qualora si sia superato il
+ limite \macro{SEMVMX}) ed il processo non viene bloccato in nessun caso.
+ Specificando \macro{SEM\_UNDO} si aggiorna il contatore per il ripristino
+ del valore del semaforo. Al processo chiamante è richiesto il privilegio di
+ alterazione (scrittura) sull'insieme di semafori.
+
+\item[\var{sem\_op}$=0$] Nel caso \var{semval} sia zero l'esecuzione procede
+ immediatamente. Se \var{semval} è diverso da zero il comportamento è
+ controllato da \var{sem\_flg}, se è stato impostato \macro{IPC\_NOWAIT} la
+ funzione ritorna con un errore di \macro{EAGAIN}, altrimenti viene
+ incrementato \var{semzcnt} di uno ed il processo resta in stato di
+ \textit{sleep} fintanto che non si ha una delle condizioni seguenti:
+ \begin{itemize*}
+ \item \var{semval} diventa zero, nel qual caso \var{semzcnt} viene
+ decrementato di uno.
+ \item l'insieme di semafori viene rimosso, nel qual caso \func{semop} ritorna
+ un errore di \macro{EIDRM}.
+ \item il processo chiamante riceve un segnale, nel qual caso \var{semzcnt}
+ viene decrementato di uno e \func{semop} ritorna un errore di
+ \macro{EINTR}.
+ \end{itemize*}
+ Al processo chiamante è richiesto il privilegio di lettura dell'insieme dei
+ semafori.
+
+\item[\var{sem\_op}$<0$] Nel caso in cui \var{semval} è maggiore o uguale del
+ valore assoluto di \var{sem\_op} (se cioè la somma dei due valori resta
+ positiva o nulla) i valori vengono sommati e la funzione ritorna
+ immediatamente; qualora si sia impostato \macro{SEM\_UNDO} viene anche
+ aggiornato il contatore per il ripristino del valore del semaforo. In caso
+ contrario (quando cioè la somma darebbe luogo ad un valore di \var{semval}
+ negativo) se si è impostato \macro{IPC\_NOWAIT} la funzione ritorna con un
+ errore di \macro{EAGAIN}, altrimenti viene incrementato di uno \var{semncnt}
+ ed il processo resta in stato di \textit{sleep} fintanto che non si ha una
+ delle condizioni seguenti:
+ \begin{itemize*}
+ \item \var{semval} diventa maggiore o uguale del valore assoluto di
+ \var{sem\_op}, nel qual caso \var{semncnt} viene decrementato di uno, il
+ valore di \var{sem\_op} viene sommato a \var{semval}, e se era stato
+ impostato \macro{SEM\_UNDO} viene aggiornato il contatore per il
+ ripristino del valore del semaforo.
+ \item l'insieme di semafori viene rimosso, nel qual caso \func{semop} ritorna
+ un errore di \macro{EIDRM}.
+ \item il processo chiamante riceve un segnale, nel qual caso \var{semncnt}
+ viene decrementato di uno e \func{semop} ritorna un errore di
+ \macro{EINTR}.
+ \end{itemize*}
+ Al processo chiamante è richiesto il privilegio di alterazione (scrittura)
+ sull'insieme di semafori.
+\end{basedescript}
+
+In caso di successo della funzione viene aggiornato di \var{sempid} per ogni
+semaforo modificato al valore del \acr{pid} del processo chiamante; inoltre
+vengono pure aggiornati al tempo corrente i campi \var{sem\_otime} e
+\var{sem\_ctime}.
+
+Dato che, come già accennato in precedenza, in caso di uscita inaspettata i
+semafori possono restare occupati, abbiamo visto come \func{semop} permetta di
+attivare un meccanismo di ripristino attraverso l'uso del flag
+\macro{SEM\_UNDO}. Il meccanismo è implementato tramite una apposita struttura
+\var{sem\_undo}, associata ad ogni processo per ciascun semaforo che esso ha
+modificato; all'uscita i semafori modificati vengono ripristinati, e le
+strutture disallocate. Per mantenere coerente il comportamento queste
+strutture non vengono ereditate attraverso una \func{fork} (altrimenti si
+avrebbe un doppio ripristino), mentre passano inalterate nell'esecuzione di
+una \func{exec} (altrimenti non si avrebbe ripristino).
+
+Tutto questo però ha un problema di fondo. Per capire di cosa si tratta
+occorre fare riferimento all'implementazione usata in Linux, che è riportata
+in maniera semplificata nello schema di \figref{fig:ipc_sem_schema}. Si è
+presa come riferimento l'architettura usata fino al kernel 2.2.x che è più
+semplice (ed illustrata in dettaglio in \cite{tlk}); nel kernel 2.4.x la
+struttura del \textit{SysV IPC} è stata modificata, ma le definizioni relative
+a queste strutture restano per compatibilità.\footnote{in particolare con le
+ vecchie versioni delle librerie del C, come le libc5.}
+
+\begin{figure}[htb]
+ \centering \includegraphics[width=15cm]{img/semtruct}
+ \caption{Schema della struttura di un insieme di semafori.}
+ \label{fig:ipc_sem_schema}
+\end{figure}
+
+Alla creazione di un nuovo insieme viene allocata una nuova strutture
+\var{semid\_ds} ed il relativo vettore di strutture \var{sem}. Quando si
+richiede una operazione viene anzitutto verificato che tutte le operazioni
+possono avere successo; se una di esse comporta il blocco del processo il
+kernel crea una struttura \var{sem\_queue} che viene aggiunta in fondo alla
+coda di attesa associata a ciascun insieme di semafori\footnote{che viene
+ referenziata tramite i campi \var{sem\_pending} e \var{sem\_pending\_last}
+ di \var{semid\_ds}.}. Nella struttura viene memorizzato il riferimento alle
+operazioni richieste (nel campo \var{sops}, che è un puntatore ad una
+struttura \var{sembuf}) e al processo corrente (nel campo \var{sleeper}) poi
+quest'ultimo viene messo stato di attesa e viene invocato lo
+scheduler\index{scheduler} per passare all'esecuzione di un altro processo.
+
+Se invece tutte le operazioni possono avere successo queste vengono eseguite
+immediatamente, dopo di che il kernel esegue una scansione della coda di
+attesa (a partire da \var{sem\_pending}) per verificare se qualcuna delle
+operazioni sospese in precedenza può essere eseguita, nel qual caso la
+struttura \var{sem\_queue} viene rimossa e lo stato del processo associato
+all'operazione (\var{sleeper}) viene riportato a \textit{running}; il tutto
+viene ripetuto fin quando non ci sono più operazioni eseguibili o si è
+svuotata la coda.
+
+Per gestire il meccanismo del ripristino tutte le volte che per un'operazione
+si è specificato il flag \macro{SEM\_UNDO} viene mantenuta per ciascun insieme
+di semafori una apposita struttura \var{sem\_undo} che contiene (nel vettore
+puntato dal campo \var{semadj}) un valore di aggiustamento per ogni semaforo
+cui viene sommato l'opposto del valore usato per l'operazione.
+
+Queste strutture sono mantenute in due liste,\footnote{rispettivamente
+ attraverso i due campi \var{id\_next} e \var{proc\_next}.} una associata
+all'insieme di cui fa parte il semaforo, che viene usata per invalidare le
+strutture se questo viene cancellato o per azzerarle se si è eseguita una
+operazione con \func{semctl}; l'altra associata al processo che ha eseguito
+l'operazione;\footnote{attraverso il campo \var{semundo} di
+ \var{task\_struct}, come mostrato in \ref{fig:ipc_sem_schema}.} quando un
+processo termina, la lista ad esso associata viene scandita e le operazioni
+applicate al semaforo.
+
+Siccome un processo può accumulare delle richieste di ripristino per semafori
+differenti chiamate attraverso diverse chiamate a \func{semop}, si pone il
+problema di come eseguire il ripristino dei semafori all'uscita del processo,
+ed in particolare se questo può essere fatto atomicamente. Il punto è cosa
+succede quando una delle operazioni previste per il ripristino non può essere
+eseguita immediatamente perché ad esempio il semaforo è occupato; in tal caso
+infatti, se si pone il processo in stato di \textit{sleep} aspettando la
+disponibilità del semaforo (come faceva l'implementazione originaria) si perde
+l'atomicità dell'operazione. La scelta fatta dal kernel è pertanto quella di
+effettuare subito le operazioni che non prevedono un blocco del processo e di
+ignorare silenziosamente le altre; questo però comporta il fatto che il
+ripristino non è comunque garantito in tutte le occasioni.
+
+Come esempio di uso dell'interfaccia dei semafori vediamo come implementare
+con essa dei semplici \textit{mutex} (cioè semafori binari), tutte le funzioni
+relative sono definite come \ctyp{inline}\footnote{la direttiva \func{inline}
+ viene usata per dire al compilatore di non trattare la funzione cui essa fa
+ riferimento come una funzione, ma di inserire il codice direttamente nel
+ testo del programma. Anche se i compilatori più moderni sono in grado di
+ effettuare da soli queste manipolazioni (impostando le opportune
+ ottimizzazioni) questa è una tecnica usata per migliorare le prestazioni per
+ le funzioni piccole ed usate di frequente, in tal caso infatti le istruzioni
+ per creare un nuovo frame nello stack per chiamare la funzione
+ costituirebbero una parte rilevante del codice, appesantendo inutilmente il
+ programma. Originariamente questa era fatto utilizzando delle macro, ma
+ queste hanno tutta una serie di problemi di sintassi nel passaggio degli
+ argomenti (si veda ad esempio \cite[oullaine]) che in questo modo possono
+ essere evitati.} nel file \file{wrappers.h}. In
+\secref{fig:ipc_mutex_create} si è riportata la definizione delle due funzioni
+che permettono di acquisire il \textit{mutex}; la prima è \func{MutexCreate}
+che crea il semaforo usato per il mutex e lo inizializza, restituendone
+l'identificatore; la seconda è \func{MutexFind}, che data una chiave
+restitituisce l'identificatore del semaforo ad essa associato.
+
+\begin{figure}[!bht]
+ \footnotesize \centering
+ \begin{minipage}[c]{15cm}
+ \begin{lstlisting}{}
+/*
+ * Function MutexCreate:
+ *
+ * Input: an IPC key value (to create an unique semaphore)
+ * Return: the semaphore id#
+ */
+const union semun semunion={1}; /* semaphore union structure */
+inline int MutexCreate(key_t ipc_key)
+{
+ int sem_id;
+ if( (sem_id=semget(ipc_key,1,IPC_CREAT|0666))<0 ){ /* get sem ID */
+ perror("cannot create semaphore"); /* a sem_id <0 is an error */
+ printf("semid=%d",sem_id);
+ exit(1);
+ }
+ if ( (semctl(sem_id,0,SETVAL,semunion)) < 0 ) {
+ perror("cannot init semaphore"); /* <0 is an error */
+ printf("on semid=%d",sem_id);
+ exit(1);
+ }
+ return sem_id;
+}
+/*
+ * Find Mutex
+ * get the semaphore/mutex Id given the IPC key value
+ *
+ * Input: an IPC key value
+ */
+inline int MutexFind(key_t ipc_key)
+{
+ int sem_id;
+ if( (sem_id=semget(ipc_key,1,0))<0 ){ /* find sem .ID */
+ perror("cannot find semaphore");
+ exit(1);
+ }
+ return sem_id;
+}
+ \end{lstlisting}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{Il codice delle funzioni che permettono di creare o recuperare
+ l'identificatore di un semaforo da utilizzare come \textit{mutex}.}
+ \label{fig:ipc_mutex_create}
+\end{figure}
+
+
+La prima funzione definita (\texttt{\small 8--22}) è \func{MutexCreate},
+anzitutto (\texttt{\small 11--15}) si chiama \func{semget} con
+\macro{IPC\_CREATE} per creare il semaforo qualora non esista, assegnandogli i
+privilegi di lettura e scrittura per l'utente. In caso di errore si
+scrive un errore e si esce.
+
+
+
+
+
+